Ambiente umano

Indice articolo

  1. Russia
  2. Spazio fisico
  3. Ambiente umano
  4. Economia
  5. Storia

Composizione etnica. La popolazione della Federazione Russa è composta da un centinaio di nazionalità. Il gruppo etnico principale è quello dei Grandi Russi (Slavi), che costituisce l'81,5% della popolazione totale. Le nazionalità minori (che spesso però sono anche di alcuni milioni di individui) comprendono popolazioni ugro-finniche come i Mari, i Mordvini (0,7%), i Comi, i Careli ecc.; popolazioni d'origine turca (o uralo-altajca) come i Tartari (3,8%), concentrati soprattutto nella Regione di Kazan, i Ciuvasci (1,2%) del medio Volga, i Calmucchi del basso Volga, i Baschiri (1%) degli Urali centro-meridionali; genti caucasiche come gli Osseti, i Ceceni (0,6%), gli Ingusci e i Dagestani; popolazioni mongole e tunguse come i Buriati e gli Jacuti, e paleosiberiane come i Cukci, i Coriacchi, gli Jukagiri. Numerosi anche gli Ebrei, sparsi un po' ovunque e in parte concentrati in una provincia autonoma in una zona della Siberia orientale (Birobidzan).

 

Distribuzione. La Russia è di gran lunga la meno densamente abitata fra le grandi potenze mondiali (USA, Germania, Giappone). Al suo interno poi la popolazione è distribuita in modo tutt'altro che uniforme: oltre i 3/4 circa degli abitanti sono concentrati nella parte europea, che rappresenta solo 1/4 del territorio complessivo, con una densità di 27 abitanti/km², mentre nella parte asiatico-siberiana (i 3/4 del territorio russo) la densità crolla a 3 abitanti/km², nonostante in epoca sovietica il governo abbia favorito con ogni mezzo lo spostamento di popolazione verso la Siberia dove sono sorti i nuovi insediamenti pionieristici. L'urbanesimo non solo si è diffuso su tutto il territorio ma tende anche al gigantismo, con la crescita continua dei centri meglio favoriti e divenuti nodi di base di tutta l'organizzazione territoriale.

 

Mosca e San Pietroburgo. La città maggiore, capitale della Russia, è Mosca, che è anche una delle grandi metropoli del mondo. Ricca di monumenti, musei, istituti culturali, memorie della storia russa, è grandiosa e asiatica nella sua architettura e nella sua urbanistica, che ha un impianto radiale, con al centro il celebre Cremlino, la medievale cittadella dalle possenti mura. Mosca è il massimo nodo delle comunicazioni aeree, stradali e ferroviarie della Russia e per la sua funzione di capitale richiama popolazioni da ogni parte del vasto dominio ex sovietico. La capitale è al centro di un'area urbanizzata che si sta espandendo a macchia d'olio e che attrae numerose industrie, prevalentemente di tipo leggero. Le buone comunicazioni, tra le quali la stessa Moscova, canalizzata e ben inserita nel grande sistema idroviario detto dei "cinque mari" (Baltico, Bianco, d'Azov, Nero e Caspio), favoriscono la metropoli moscovita che si integra in una sorta di conurbazione con le non lontane città industriali dell'area volgaica superiore, come Jaroslavl, Ivanovo ecc. Seconda città della Russia è San Pietroburgo , l'ex capitale voluta da Pietro il Grande come "finestra sul Baltico", nobilitata da questa funzione in un'epoca di notevole splendore della Russia zarista, rievocata dai grandiosi palazzi ospitanti spesso famosi musei (basti pensare all'Ermitage), dalle belle strade, dallo spirito dichiaratamente "europeo" che dalla nascita l'improntò; oltre che attivissimo porto, il principale del Paese, ha notevoli e molteplici funzioni industriali (chimiche, meccaniche, alimentari ecc.).

 

Porti e città industriali. Porti attivissimi, tra i maggiori della Russia, sono Arcangelo, sul Mar Bianco, e Murmansk, sul Mare di Barents, la più popolosa città della Terra a nord del Circolo Polare Artico, il cui porto, grazie alla corrente del Golfo, è libero tutto l'anno dai ghiacci. Il Volga, con le sue funzioni di poderosa arteria naturale, è uno degli assi fondamentali del tessuto territoriale della Russia. Nel suo bacino si trovano metropoli industriali sorte per attrazione del fiume, il quale è al servizio sia delle aree minerarie degli Urali sia delle zone di consumo più popolate del vasto territorio russo. Grosse città con funzioni eminentemente industriali sono, oltre ai centri del bacino fluviale superi ore come Nizni Novgorod, alla confluenza dell'Oka nel Volga, e Kazan, capitale della Repubblica autonoma dei Tartari, Samara, le cui molteplici industrie sono favorite dal gigantesco impianto idroelettrico, Saratov, Volgograd, vitalizzata anch'essa da un'enorme centrale idroelettrica e dall'apertura del Canale Volga-Don, Astrahan, sbocco portuale del Volga nel Caspio, ecc. Tutte queste città, tra le quali va inclusa anche Perm, nell'alto bacino del Kama, in un'area mineraria di carbone e ferro, nel loro insieme delineano una fascia ad alta urbanizzazione vitalizzata dalla ricca disponibilità di energia idroelettrica, oltre che dai giacimenti minerari e petroliferi del versante e del pedemonte occidentale degli Urali.

 

Altre città. Anche nella regione orientale della catena si trovano "grappoli" di città industriali poderos e come Ufa, capitale della Repubblica autonoma dei Baschiri, Ekaterinburg, massimo nodo ferroviario degli Urali, e Celjabinsk. Verso est le grandi città si trovano scaglionate lungo la Ferrovia Transiberiana, come Omsk e Novosibirsk : su quest'ultima, "capitale" della Siberia, importante centro di ricerca scientifica e città che ha conosciuto uno sviluppo eccezionale (alla fine del XIX secolo era solo un grosso villaggio), gravita il grande bacino minerario e industriale del Kuzbass che accoglie un gran numero di grosse città, costituenti una sorta di conurbazione in fieri, tra cui le maggiori sono Novokuzneck, Prokopjevsk, Kemerovo ecc. Più oltre, sempre sull'asse della Ferrovia Transiberiana, si trovano Krasnojarsk, Irkutsk, massimo centro della Regione del Bajkal, e più oltre ancora Ulan-Ude, dove s'innesta la Ferrovia Transmongolica, Habarovsk e infine Vladivostok, capolinea della linea ferroviaria e attivo porto sul Pacifico. Nella regione siberiana i veri centri pionieri sono però oggi nuove città situate sui grandi fiumi, teste di ponte di vaste aree ricche di minerali la cui valorizzazione è ancora all'inizio; una delle maggiori è Jakutsk sulla Lena.