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Spazio fisico
Morfologia. Il paesaggio appare composito per la presenza di due unità regionali, ben distinte strutturalmente e morfologicamente. La sezione occidentale del Paese è occupata dalla Boemia, vasto quadrilatero di alte terre rialzato ai bordi e inserito nell'area dell'Europa ercinica; la porzione orientale corrisponde alla Moravia, sorta di corridoio pianeggiante inclinato verso il Danubio. Il rilievo cominciò a delinearsi nel Paleozoico, quando si sollevò l'Horst boemo, compatto tavolato di rocce cristalline; peneplanato e logorato dall'erosione, fu poi sommerso dal mare mesozoico, che ricoprì di marne, argille e arenarie i graniti e gli scisti paleozoici (che oggi affiorano dove la coltre sedimentaria è stata distrutta dall'erosione). L'intera regione fu poi nuovamente sollevata e ringiovanita durante l'orogenesi alpina, che vistosamente fratturò i rilievi periferici: a nord-ovest i Monti Metalliferi, che declinano verso la Germania ma presentano un pendio interno assai ripido, precipitando sulla fossa tettonica percorsa dal fiume Ohre; a nord-est i Sudeti, che si sviluppano per circa 300 km ma non formano un sistema unitario, bensì si frammentano in più catene, tra cui si interpongono conche e depressioni che ne facilitano l'attraversamento, e culminano a 1.602 m nello Snezka, nei Monti dei Giganti; a sud-ovest la Selva Boema , regione ricoperta da una fitta vegetazione boschiva; a sud-est infine le Alture Morave (o di Moravia), dorsali collinari elevate in media 500-600 m, che sovrastano le pianure della Moravia. In conseguenza dell'orogenesi alpina si ebbero anche vistose manifestazioni vulcaniche, specie nel versante interno dei Monti Metalliferi, dove la presenza di numerose sorgenti calde ha fatto nascere celebri stazioni termali, come Karlovy Vary e Mariánské Lázne. La Boemia venne così ad assumere il suo generale carattere di bacino, dolcemente inclinato verso nord e sovrastato da irregolari dorsali e da cime isolate; esso presenta un compatto blocco di rocce antiche nella sezione meridionale, mentre a nord depressioni più o meno ampie sono state colmate da depositi cretacei, come nella valle dell'Elba, e cenozoici, originando aree assai adatte allo sfruttamento agricolo. Una diminuzione delle spinte verificatasi nelle ultime fasi dell'orogenesi alpina determinò la formazione della depressione morava, area di subsidenza tra il blocco ercinico e quello alpino-carpatico. Ricoperta da sedimenti cenozoici e neozoici, sui quali si è deposi tato un fertile strato di löss, la Moravia rappresenta una sorta di collegamento tra le basse terre danubiane e quelle dei bacini dell'Oder e della Vistola, benché allineamenti collinari e la dorsale di Chriby interrompano la continuità delle distese pianeggianti, originando un seguito di bacini (di Olomouc, Zlín, Brno, Hodonín) sempre più ampi da nord a sud. A nord-est la Moravia è chiusa da un orlo montuoso, corrispondente all'ex porzione austriaca della Slesia e che, estendendosi dai Monti Jeseník (Sudeti) a ovest ai primi contrafforti dei Beskidi (Carpazi) a est, costituisce un'area di raccordo tra i rilievi ercinici e quelli cenozoici; si tratta inoltre di una regione di grande importanza economica per i suoi ricchi giacimenti carboniferi
Clima. Data la posizione nel cuore del continente, la Repubblica Ceca presenta un clima continentale temperato, non dimenticando però che la presenza dei rilievi è causa di sensibili differenze climatiche da zona a zona. D'inverno la Repubblica Ceca è soprattutto soggetta all'influsso delle masse d'aria anticicloniche di nord-est, sicché si determina una stagione fredda e asciutta; a partire dalla primavera sino all'autunno si hanno invece manifestazioni cicloniche, provenienti da ovest e da sud, e di conseguenza condizioni di clima più mite ma più piovoso rispetto a quello delle aree sarmatiche. La continentalità è espressa dalle rilevanti escursioni termiche annue (a Praga la media annua è di 9 °C, con medie estive in luglio di 18 °C e invernali in gennaio di 1 °C), che tendono ad aumentare verso est. Al pari della temperatura, la piovosità è largamente condizionata dal rilievo, ma in complesso non è mai particolarmente elevata. Sui monti, peraltro investiti dai venti atlantici, le precipitazioni sono più copiose, superando ovunque i 1.000 mm annui; nei bacini interni, riparati dalle masse d'aria marittima, le piogge sono invece scarse: a Praga per esempio la media annua è di 500 mm, a Brno di 600
Flora. La copertura vegetale, pur rispecchiando le varie condizioni climatiche, è largamente influenzata nelle diverse zone dal tipo di popolamento, più o meno antico e più o meno denso. Così il manto forestale è profondamente alterato in Boemia, dove la copertura o riginaria è ormai limitata alle alte terre periferiche. Scarsa è invece generalmente la vegetazione nei bassopiani, assumendo caratteri decisamente steppici nelle aree più interne della Moravia
Idrografia. Il territorio ha un'idrografia complessa e invia le sue acque al Mar Nero tramite il Danubio per il 54,3%, al Mare del Nord con l'Elba per il 38,5%. La Boemia corrisponde a un'unità idrografica ben individuata; i fiumi scendono dai rilievi periferici e tendono a confluire al centro, dove sfociano nella Moldava, come la Berounka e la Sázava, o direttamente nell'Elba, come l'Ohre, che, nata dai Monti dei Giganti, scorre in territorio ceco per 256 km, quindi esce dal "quadrilatero" attraverso le spettacolari Gole di Decín, nei Monti Metalliferi. Il fiume boemo per eccellenza è però la Moldava (Vltava), che ha origine dalla Selva Boema, solca la regione da sud a nord, bagnando Praga, e confluisce dopo oltre 440 km nell'Elba a Melník. La Moravia appartiene quasi interamente al bacino del Danubio, cui scende la Morava, che nasce dai Sudeti e attraversa il territorio da nord a sud. La Slesia tributa invece all'Oder , che ha in Moravia il tratto iniziale del suo corso