www.unimondo.org/Paesi/Europa/Europa-occidentale/Svizzera/Ambiente-umano
Ambiente umano
Sviluppo demografico. Mancano notizie precise sull'entità numerica della popolazione elvetica fino al XVI secolo, nel quale, secondo valutazioni dell'epoca, gli abitanti raggiungevano il milione. I primi dati precisi ci provengono dal primo censimento federale del 1850: allora la Svizzera si estendeva su un territorio pari a quello attuale e contava 2,3 milioni di abitanti. L'aumento della popolazione si è poi effettuato con un ritmo piuttosto intenso (nel 1930 si superavano i 4 milioni), grazie alla prosperità economica derivata dalla politica di neutralità e al successivo processo d'industrializzazione del Paese; all'incremento ha contribuito sensibilmente la grande immigrazione di manodopera richiesta da un'economia che, ricca di capitali, mancava soprattutto di forze di lavoro. Oggi si tende non solo a ridurre l'immigrazione ma anche il numero degli stranieri che vivono in Svizzera, pari al 19% della complessiva popolazione, tra cui predominano nettamente gli Italiani.
Distribuzione. La densità della popolazione è elevatissima per un territorio così montagnoso. La distribuzione è molto ineguale, soprattutto in rapporto ai diversi sviluppi dell'urbanesimo e dell'industrializzazione, nonché naturalmente alle condizioni ambientali. Queste determinano le basse densità delle zone alpine, poco abitate anche in passato, cui fa riscontro la continua espansione demografica del Mittelland, ma ovunque è preponderante l'influenza dei centri urbani e delle zone più dinamiche industrialmente: Basilea-Città e Campagna, Ginevra, Zurigo. Nella gerarchia urbana al di sotto di queste città vi sono i centri a livello di cantone che non superano i 100.000 abitanti e quelli cui fa capo l'organizzazione rurale, centrata sui piccoli nuclei cantonali.
Insediamenti rurali. L'insediamento sparso, quantunque meno diffuso che in altri Paesi, si riscontra specialmente nella regione alpina, dove masi e piccoli nuclei dispersi sono sorti in relazione alle esigenze dell'allevamento del bestiame che sottrae sempre maggior spazio all'agricoltura, limitata per lo più ai fondivalle, mentre gli alti pascoli sono legati all'alpeggio estivo e alla fienagione. L'organizzazione rurale ha conservato molto bene le sue tradizionali caratteristiche: fattorie generalmente costituite da un edificio di grandi dimensioni che di solito congloba gli ambienti a uso abitazione e quelli accessori, fra i quali ha sempre posizione preminente il fienile, spesso su palafitte. Insuperabili per eleganza sono le case rurali del Bernese, interamente costruite in legno, con le pareti esterne decorate con sculture lignee. Ma la Svizzera è altresì un Paese di antiche strutture urbane, la maggior parte originatesi nel Medioevo attorno a monasteri e castelli; centri di mercato si andarono articolando sulle più agevoli vie di comunicazioni, fluviali o lacuali, del Mittelland: così Basilea sul Reno, Zurigo, Ginevra, Lucerna sui laghi omonimi ecc.
Centri urbani. Il forte addensamento urbano è un prodotto dell'industrializzazione e come tale un fenomeno del nostro secolo, tanto che prima del 1900 nessuna città toccava i 100.000 abitanti; oggi se ne annoverano, considerato l'agglomerato urbano, nove (Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna, Losanna, Lucerna, Lugano, San Gallo e Winterthur ), che raccolgono quasi i 2/5 dell'intera popolazione elvetica. Tutte hanno un centro storico ben differenziato dai quartieri moderni, ma ciascuna ha del resto una fisionomia propria.
Città della Svizzera tedesca. La città più popolata è Zurigo, una antica città-mercato, oggi la "capitale" economica dello Stato, situata sull'estremità settentrionale del lago omonimo; essa si è prodigiosamente sviluppata in virtù della sua posizione centrale alla convergenza di facili itinerari dall'Italia, dalla Francia e dalla Germania (è il principale nodo ferroviario del Paese) e soprattutto del vigoroso impulso delle industrie, delle attività bancarie, finanziarie e commerciali, che ne hanno fatto un centro degli affari di portata mondiale. Poco a nord di Zurigo è Winterthur, città eminentemente industriale pur conservando un interessante nucleo storico. Seconda città svizzera, a brevissima distanza tanto dal confine francese quanto da quello tedesco, è Basilea, con poderose industrie soprattutto chimiche; è anch'essa primario nodo ferroviario e stradale, nonché importante porto fluviale sulla destra del Reno. Basilea vanta altresì un'intensa vita culturale (celebri sono i suoi musei), turistica e artistica. Analogo connubio presenta Lucerna, che è sede di parecchi complessi industriali (metalmeccanici, grafici, tessili), ma che per la sua splendida posizione all'angolo nord-occidentale del Lago dei Quattro Cantoni, per la bellezza dei suoi antichi edifici e l'amenità dei suoi dintorni è diventata uno dei più frequentati ed eleganti centri turistici del Paese. In prossimità ormai della Svizzera francese è la mistilingue Berna; nata come piazzaforte medievale su una penisoletta circondata per tre lati da un meandro dell'Aare, divenne capitale della Confederazione nel 1848, svolgendo soprattutto vita politica e amministrativa, ma anche industriale e naturalmente turistica.
Centri della Svizzera francese. Massimi centri della Svizzera francese sono, entrambe sul Lemano, Ginevra e Losanna. Ginevra, attraversata dal Rodano, che qui esce dal lago, è la città cosmopolita per eccellenza, secondo una tradizione risalente all'epoca delle più accese lotte di religione tra cattolici e protestanti, quando, costituitasi in città libera, divenne rifugio dei perseguitati di tutt'Europa. È attivo centro commerciale e industriale (oreficeria), nonché località turistica e di soggiorno di gran lusso. Città viva ed elegante è del pari Losanna, sede altresì di molteplici industrie (orologeria, strumenti ottici, meccanica di precisione ecc.). Centri di rilievo, tutti nell'area del Giura, dove è particolarmente diffusa l'industria dell'orologeria, sono La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, Biel, mentre principale città della Svizzera orientale, situata nei pressi del Lago di Costanza, è San Gallo, sviluppatasi intorno a una famosa abbazia benedettina, tuttora centro culturale con una reputata università ma attivata anche da una sviluppata industria tessile e dell'abbigliamento (da cui proviene il ben noto pizzo San Gallo). Innumerevoli sono le cittadine svizzere ricche di storia, di insigni monumenti, spesso anche di un urbanesimo di tradizioni antiche, come Friburgo, Coira, Bellinzona, Locarno, Sion ecc., così come non meno numerose sono le località di villeggiatura, turismo, alpinismo, sport della neve: tra le più universalmente celebri si ricordano St. Moritz, nell'Engadina, Interlaken ai piedi della Jungfrau, nelle Alpi Bernesi, e Zermatt , nel Vallese.