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Aspetti economici
Sviluppatesi in funzione imperiale, le strutture economiche dell'Austria subirono un grave contraccolpo dalla perdita di un dominio vasto, ricco di miniere e di aree agricole, che Vienna aveva saputo organizzare in modo efficiente; la giovane Repubblica si ritrovò priva sia di mercati per i suoi prodotti industriali, sia di fonti per l'approvvigionamento di materie prime e di prodotti agricoli. Cospicui aiuti stranieri ricevuti negli anni tra le due guerre mondiali resero possibile la rinascita economica del Paese. Nel 1946-47 furono nazionalizzate le compagnie di navigazione, le miniere di carbone e le industrie di base e il governo divenne il principale imprenditore, operando mediante la Österreichische Industrieund Bergbau-Verwaltungsgesellschaft (Società austriaca per l'Amministrazione delle Miniere e delle Industrie), creata nel 1956. L'industria, agevolata dalla partecipazione del Paese all'EFTA, sta alla base dell'economia austriaca. Dopo la recessione del 1994, il Paese è in ripresa economica e ha raggiunto un tasso di disoccupazione inferiore a quello europeo.
Agricoltura, allevamento e foreste. L'agricoltura rimane ancora importante, benché possa contare su una non rilevante superficie coltivabile (circa il 18%). Prevalgono il frumento, il mais e i cereali d'ambiente montano (orzo, segale, avena); coltura diffusissima è la patata e importante ai fini industriali la barbabietola da zucchero. Ottimamente sviluppata è la frutticoltura e non manca infine la viticoltura. Non meno rilevante è l'allevamento, fatto spiegabile in un Paese alpino, che dispone di vaste aree a prato e pascolo permanente; prevalgono nelle aree montane i bovini, tra cui di particolare rilievo le mucche lattifere, e in quell e di pianura i suini. Di rilievo è anche lo sfruttamento del patrimonio forestale, rappresentato essenzialmente da conifere; specie in Stiria e in Carinzia si è sviluppata una poderosa industria della carta e della cellulosa.
Risorse minerarie. L'Austria è anche un Paese minerario; si estraggono in abbondanza lignite, ferro (per lo più presso Eisenerz), piombo e zinco dalla Carinzia, minerali di rame presso Salisburgo, antimonio nel Burgenland, grafite in Stiria e Bassa Austria e soprattutto magnesite, estratta da varie località (Veitsch, Trieben, Breitenau ecc.) della Stiria. Nel 1932 fu scoperto a Zistersdorf il petrolio; l'attuale produzione proviene però per l'80% dai pozzi di Matzen. Altre fonti energetiche sono il gas naturale e le risorse idroelettriche. A Zwentendorf è stata costruita una centrale nucleare che, in seguito alle proteste degli ecologisti, sicuramente verrà smantellata.
Industrie. Il quadro delle attività industriali è abbastanza vario, anche se non particolarmente ricco e con una progressiva tendenza al potenziamento delle piccole industrie altamente specializzate. Occupano un posto preminente i settori siderurgico (con complessi a Linz, Leoben-Donawitz e Kapfenberg) e metallurgico, specie dell'alluminio; sviluppata è inoltre l'industria meccanica, che produce macchine utensili di vario genere, materiale ferroviario, con stabilimenti soprattutto localizzati a Graz, Vienna, Linz. Altri importanti settori industriali sono quello citato dei derivati del legno (alcune vallate alpine, come quella dell'Enns, si tramandano la lavorazione, in parte ancora artigianale, di mobili e giocattoli in legno), quello chimico (fertilizzanti azotati, materie plastiche), petrolchimico (raffinerie a Drösing, Ebensee, Schwechat e in altre località presso Vienna) e tessile, che dipende quasi interamente dall'estero per le materie prime; si ricordano ancora le produzioni di strumenti musicali (specie pianoforti), del vetro, della birra e la manifattura del tabacco, monopolio statale.
Comunicazioni e commercio. Per la sua posizione geografica l'Austria è sempre stata un importante nodo delle comunicazioni dell'Europa e se le direttrici longitudinali non presentano gravi ostacoli naturali, quelle trasversali devono superare la catena alpina, dove già dal secolo scorso sono stati aperti vari trafori, tra cui il Semmering (primo del mondo) e l'Arlberg. Soprattutto buone sono le comunicazioni, sia stradali sia ferroviarie, con l'Italia e la Germania, con le quali è anche collegata la rete autostradale. Occupa un posto di rilievo, specie per il trasporto dei minerali, la navigazione sulle acque interne, soprattutto sul Danubio. Vienna è un importante nodo di comunicazioni aeree. La struttura economica dell'Austria si basa, come si è detto, su un intenso interscambio commerciale. Le importazioni concernono soprattutto materie prime, generi alimentari e prodotti semilavorati; sono invece esportati prodotti siderurgici, legname e derivati, macchinari, prodotti tessili e dell'abbigliamento, energia elettrica e bestiame. Gli scambi si svolgono principalmente con la Germania, seguita da Italia e Svizzera.