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Spazio fisico
Geomorfologia. Il Paese è per gran parte montuoso e occupa l'ampio e complesso versante del sistema dinarico che si affaccia al Mare Adriatico in corrispondenza del Canale d'Otranto. Una serie di elevati massicci forma il confine naturale verso est; si tratta in generale di grandi anticlinali calcaree, tra le quali però sono emersi alcuni nuclei cristallini. Da nord a sud i principali gruppi montuosi sono quelli che costituiscono le cosiddette Alpi Albanesi (massima cima il monte Jezercès, 2.694 m) e quelli del Korab (2.764 m) e dei Tomorit (2.416 m). Tra le montagne si aprono profondi solchi vallivi che tendono alla costa adriatica, ma che hanno un andamento tortuoso in quanto le linee di frattura presentano una direzione contrastante rispetto a quella generale del sistema dinarico, che ha proprio in Albania uno dei suoi nodi orografici. Queste valli si ampliano notevolmente verso la costa, dove hanno dato origine, con i loro riporti alluvionali, a una fascia pianeggiante, un tempo paludosa e malarica, che forma una sezione ben distinta del Paese (Bassa Albania), anche se in alcuni punti interrotta dalle ultime propaggini dei rilievi interni. Le principali vallate, che costituiscono altrettanti assi di popolamento, sono quelle del Drin, che si apre nell'Albania settentrionale sfociando nella piana di Scutari, del Mat e del Semani nella sezione centrale, della Voiussa in quella meridionale. Esse sono percorse dai fiumi omonimi, che rappresentano i maggiori corsi d'acqua albanesi, perenni ma dal regime assai irregolare, con magre estive e piene autunnali e invernali. Il Drin nasce dal Lago di Ocrida, che è solo in parte albanese, così come il vicino Lago di Prespa e quello di Scutari , tutti di origine tettonica.
Clima e flora. Tra la fascia costiera e l'interno esistono differenze ambientali notevoli in rapporto soprattutto all'altitudine, che determina rilevanti variazioni nel clima. Questo è tipicamente mediterraneo nella regione costiera e assume via via caratteri più continentali verso le montagne interne, dove le temperature invernali si abbassano sensibilmente, anche per gli influssi delle masse d'aria continentale balcanico-sarmatiche. In rapporto alla configurazione del Paese, le isoterme si dispongono parallele alla costa, dove in luglio e gennaio si hanno medie rispettivamente di 25 °C e 10 °C, mentre a Coriza, posta a 900 m circa d'altitudine, sono di 19 °C e di -2 °C. Le isoiete hanno un andamento più complesso: le precipitazioni in generale diminuiscono da nord a sud e toccano i valori più elevati sulle Alpi Albanesi, dove si registrano annualmente circa 2.200 mm di precipitazioni, in parte nevose; sulla costa cadono non più di 600 mm di piogge, esclusivamente invernali. La vegetazione si adegua alle variazioni climatiche e altitudinali; boschi di conifere ammantano le montagne più elevate, cedendo man mano al bosco di querce (Quercus macedonica) e di carpini e, infine, sulla costa e sui rilievi collinari, alle specie mediterranee, cui si alternano estesi uliveti e colture fruttifere varie.