Storia

I resti umani più antichi della Cina sono probabilmente i due incisivi di Yuanmou, attribuiti a Homo erectus, per i quali si ha una datazione, messa peraltro in discussione, di 1,7 milioni di anni. La sequenza archeologica della Cina settentrionale, secondo alcuni autori cinesi, inizia con il sito di Gongwangling, dove è stato rinvenuto un cranio fossile simile a quello di Lanthian; seguono il sito con fauna e scarsa industria litica di Chenjiawo, nello Shensi, la località n. 1 di Chu ku'tien, i cui livelli paleolitici con fossili umani sono compresi tra 500.000 e 200.000 anni fa, e il cranio rinvenuto a Tali (Shensi) datato a ca. 200.000 anni fa. Industrie simili a quelle più arcaiche di Chu ku'tien si trovano anche a Kehe in un riempimento riferito al Pleistocene medio. Dal sito di Mapa (fine Pleistocene medio – inizio Pleistocene superiore) proviene un cranio umano incompleto, attribuito ai gruppi asiatici corrispondenti ai neandertaliani. Sull'altopiano dell'Ordos (Mongolia Interna), diversi ritrovamenti sono riferiti al Paleolitico medio e superiore, analogamente alle industrie di Sjara-osso-gol e della località 13 di Chu ku'tien. Copiosi sono i resti di insediamenti del periodo neolitico la cui diffusione era favorita dalle vaste pianure fertili di Löss, specialmente dei territori settentrionali ricchi di corsi d'acqua. La base economica di molte di queste culture sarà costituita dalla coltivazione del miglio, del riso e dell'orzo, e dall'allevamento di bovini, suini, ovini, del cane e del baco da seta. Per citarne alcune, si ricordano le culture di Cishan (VI millennio), di Hue (V-III millennio), di Hongshan e di Sungari (IV-III millennio), di Liangzhu (seconda metà del IV millennio-III millennio), di Yangshao (VI-II millennio) e di Lung Shan (III-I millennio). Con l'Età del Bronzo, l'apparizione della scrittura preannuncia ormai i tempi protostorici. Di questo periodo si ricordano le culture di Erlitou (1500 a. C.), di Erligang (Erlikang) e di Anyang (1300-1030 a. C.).