Storia

Il territorio siriano fu sicuramente abitato fin dai più remoti tempi paleolitici: lo attestano soprattutto i resti dei livelli più bassi della stratigrafia messa in evidenza nella località di Jabrud. Numerose sono le testimonianze relative al Paleolitico inferiore, con diversi giacimenti in cui è stato possibile stabilire una sequenza dell'evoluzione dell'Acheuleano, in cui sono presenti complessi dell'Acheuleano antico, come a Sitt Markho nella bassa valle del Nahr el Kebir; dell'Acheuleano medio, come a Berzine e a Latamne a nord di Hama; dell'Acheuleano superiore e finale, come a Gharmachi e Douara, non lontano dall'oasi di Palmira, a Abou Jamaa sull'Eufrate e in alcuni dei ripari dell'Uadi Skifta, vicino a Jabrud. Seguono lo Jabrudiano, industria su scheggia e bifacciali con datazioni comprese intorno a 150.000 anni da oggi, noto in diverse località tra cui El Kowm, e lo Hummaliano, industria su grandi lame datata intorno a 100.000 anni. Livelli musteriani, talvolta di tecnica levallois, sono noti a Douara, El Kowm e nell'Uadi Skifta e in qualche altra località. Nei due ultimi siti citati, sono stati studiati complessi del Paleolitico superiore ed epipaleolitici (Kebariano geometrico), questi ultimi datati tra circa 12.000 e 10.500 anni da oggi.

Non meno copiose le testimonianze risalenti a tempi neolitici, per i quali può distinguersi, oltre a una ricca facies del Natufiano (IX-VIII millennio a. C.), individuata soprattutto negli importanti scavi di Mureybet, un periodo preceramico, risalente agli inizi del VII millennio a. C., messo in luce a Tel Ramad e a Ras Shamra, e un successivo neolitico evidenziato in queste e in altre località, specialmente della zona di Antiochia, in cui la varietà dei prodotti fittili consente la distinzione di aspetti culturali diversi. Per il successivo periodo eneolitico di particolare rilievo sono le scoperte fatte ad Halaf, un tell delle regioni settentrionali. Nel IV millennio si nota, in tutta la regione, l'influenza della cultura mesopotamica di Obeid.