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Spazio fisico
Morfologia. Paese vasto, ma in massima parte arido e povero, l'Oman forma una specie di grande arco all'estremità sud-orientale della Penisola Arabica, affacciandosi al golfo omonimo e al Mar Arabico tra il Capo Masandam, sullo Stretto di Hormuz, e il Capo Dharbat Ali, per circa 1.600 km. Esso include varie regioni stori co-geografiche, tra cui essenzialmente a nord il Mascate (stretta fascia per lo più montuosa fronteggiante il Golfo di Oman), e al centro l'assai più esteso Oman propriamente detto, territorio in prevalenza pianeggiante, chiuso a nord dai rilievi del Mascate e ampiamente affacciato a est al Mar Arabico, mentre a ovest, dove i confini sono imprecisi, si distende verso la depressione desertica del Rub' al Khali; all'estremità meridionale è infine il Zufar (o Dhofar), regione montuosa affacciata al Mar Arabico tra i capi Naws e Dharbat Ali, e confinante con lo Yemen. Dal punto di vista geografico l'elemento principale e più interessante del Paese è costituito dai rilievi del Mascate, tettonicamente estranei alla Penisola Arabica e che piuttosto si possono ascrivere al sistema montuoso iraniano, dal quale sono divisi mediante il Golfo di Oman. Si presentano con una serie di pieghe, disposte secondo l'andamento della costa, con potenti sedimentazioni, per lo più calcaree, sovrapposte a rocce archeozoiche; si sviluppano per circa 600 km, con forme però raramente erte o accidentate, assimilabili a quelle di un vasto altopiano. Il sistema, che in genere si mantiene su altitudini di 1.200-1.500 m, tocca i 3.017 m nel Gebel Sham. Il rilievo discende ripido alla costa, percorsa da un'esigua piana (Al Batinah), dove si succedono numerosi centri, anche portuali; esso digrada invece più dolcemente all'interno nella regione di Dhahirah, solcata dagli uidian che si disperdono nelle aree saline del Rub' al Khali: lungo questi corsi d'acqua temporanei sorgono parecchie oasi, sicché anche il Dhahirah è discretamente popolato. Dopo le monotone distese della regione omanica, il Paese torna a farsi accidentato nel Dhufar. Orlo rialzato dell'immenso tavolato ar abico, i Monti del Zufar (Gebel al Qamar, Gebel al Qara') segnano l'estremo tratto orientale del rilievo costiero dell'Arabia meridionale, che assai più vigorosamente è rappresentato, nella cuspide occidentale della penisola, dai Monti dello Yemen. La presenza dei rilievi, che toccano i 1.463 m nel Gebel Simhan, favorisce anche nel Zufar l'insediamento umano, per le migliori condizioni idro-climatiche: sulla costa infatti si trovano numerose oasi, alimentate dagli uidian che scendono dai monti.
Clima e flora. Attraversato dal Tropico del Cancro, l'Oman ha un clima tropicale caldo e asciutto; le scarsissime precipitazioni, in media 100 mm annui, sono apportate dai monsoni: solo sul Gebel al Akhdar si raggiungono i 300 mm annui di pioggia. L'altitudine, oltre a "catturare" l'umidità delle masse d'aria, interviene a mitigare le temperature, ma nella maggior parte del Paese si hanno valori assai elevati: a Mascate la media annua è di ben 28 °C, con inverni caldi (23 °C) ed estati torride (34 °C), rese più gravose dall'altissima percentuale di umidità dell'aria. D'estate inoltre l'interno dell'Oman può essere investito da venti caldi e asciutti, tra cui il simun, che proviene dal deserto. Se si eccettuano le oasi, cui un prezioso sistema di canali sotterranei fornisce acqua d'irrigazione, la vegetazione si riduce a un magro mantello di graminacee che cede alle distese desertiche del Rub' al Khali; sui fianchi dei monti più esposti alle masse d'aria umide si hanno verdi praterie e macchie boschive.