Economia

Rimasto sino agli anni Settanta praticamente ai margini della moderna economia mondiale, l'Oman è uscito da una secolare situazione di grave arretratezza grazie al petrolio, da cui proviene quasi l'80% delle entrate statali.

 

Agricoltura, allevamento e pesca. L'agricoltura è praticata soprattutto nelle oasi, dove si coltivano palme da dattero, cereali (sorgo, miglio, orzo) e tabacco; la frutticoltura ha antiche tradizioni, specie la coltivazione degli agrumi. Particolarmente curato è l'allevamento di ovini e caprini, di bovini, presenti nel Zufar, e di cammelli. Maggior importanza ha però la pesca, soprattutto delle sardine, che costituiscono la principale risorsa economica per buona parte delle popolazioni costiere e che sono anche in buona parte esportate. Si raccolgono ancora per antichissima consuetudine le ostriche perlifere.

 

Industria. L'attività di tipo industriale è per lo più rivolta al settore delle costruzioni, pur prosperando un vivace artigianato. Ma la scoperta del petrolio (anche se allo stato attuale i giacimenti omaniti, che hanno pozzi a Fahud, Yibal, Natih, Al Huwaisa, Lekhawair, Ghaba, Habur e nel Zufar, sono molto meno ricchi di quelli dei vicini Stati del Golfo) ha indotto una serie di fondamentali trasformazioni nel tessuto socio-economico del Paese. Con i proventi delle royalties sul petrolio (estratto a partire dal 1967 per conto della Petroleum Development Oman Co. , per il 60% di proprietà governativa) sono stati soprattutto potenziati i servizi sociali, scuole e ospedali in primo luogo, nonché le infrastrutture viarie e delle comunicazioni in genere. Dal 1982 è in funzione la prima raffineria a Mina al Fahal, che con i suoi 60.000 barili quotidiani soddisfa l'esigenza nazionale. Importante anche l'estrazione di gas naturale, rame, cromite, oro e argento. Le industrie operano nei settori metallurgico (rame) e del cemento.

 

Comunicazioni e commercio. Il sistema stradale (26.000 km), notevolmente incrementato negli ultimi decenni, si avvale soprattutto della superst rada che collega Mascate con il vicino Stato di Dubai; le altre principali arterie raccordano Matrah con l'oasi di Nazwa e la città di Salalah con Raysut, nel Dhufar. L'Oman dispone degli aeroporti internazionali di Seeb presso Mascate e di Salalah (il Paese possiede insieme al Bahrein, al Qatar e agli Emirati Arabi Uniti la compagnia aerea Gulf Air), nonché del nuovo porto di Qabus, presso Matrah, cui si aggiunge il terminal petrolifero di Mina al Fahal, collegato per oleodotto ai principali giacimenti petroliferi. Il commercio internazionale, più che decuplicato in pochi anni, è basato sull'esportazione del petrolio; per il resto il Paese esporta rame, manufatti, datteri, agrumi, pesce, tabacco. Le importazioni sono eminentemente rappresentate da macchinari e mezzi da trasporto, prodotti industriali vari, generi alimentari. Grazie al petrolio, la bilancia commerciale è attiva; gli scambi più intensi si svolgono con gli Emirati Arabi Uniti, il Giappone, l'Iran e gli Stati Uniti.