Ambiente umano

Popolazione. La popolazione della Giordania è composta quasi interamente da Arabi (98%, di cui una parte consistente è formata da beduini e past ori nomadi), cui si aggiungono piccole minoranze di Circassi (emigrati dal Caucaso nel XIX secolo durante le campagne di conquista della Russia zarista), Armeni, Turchi e Curdi. Gli antichi equilibri demografico-territoriali sono stati sconvolti dalle vi cende politiche che hanno interessato il Medio Oriente, e che hanno provocato l'ingresso nel Paese di grandi masse di profughi palestinesi provenienti in gran parte dai territori occupati da Israele. Si è così creato un sovrappopolamento della regione no rd-occidentale, l'unica che già in precedenza ospitava la maggior parte della popolazione, mentre il resto del Paese, deserto e arido, continua a rimanere praticamente spopolato. Contemporaneamente si è trasformato a fondo anche il tradizionale sistema i nsediativo, che era prevalentemente rurale e dipendeva dall'attività agricola e pastorale (in parte nomade), mentre i pochi centri urbani svolgevano funzione di mercato e costituivano punti di riferimento politico-religioso. L'equilibrio si è spezzato in favore di un urbanesimo accelerato e caotico, esasperando i problemi delle poche città raccolte in una esigua frazione del Paese.

 

Città. La capitale di antichissima origine, era la biblica Rabbath Ammon, centro del potere ammonita; ch iamata Philadelphia sotto il regno egiziano di Tolomeo II nel II secolo a.C., fu particolarmente prospera durante la dominazione romana e bizantina, ma si ridusse a povero borgo agricolo dopo la conquista araba. Una nuova fase di crescita iniziò nel 1921 , quando fu designata capitale dell'emirato di Transgiordania. Nel 1939 contava ancora soltanto poco più di 20.000 abitanti; nei decenni successivi, per la sua ubicazione sulle vie naturali di comunicazione, divenne il maggior centro industriale del Paese e si trovò a rappresentare un forte polo di attrazione per l'urbanizzazione interna e per l'immigrazione dei profughi, innescando una vera e propria esplosione demografica e urbanistica. In assenza di piani e di adeguate infrastrutture, l'espansione è avvenuta ricoprendo di improvvisati e disordinati sobborghi le pendici delle colline che circondano il centro. Ad Amman e nel suo territorio si concentra la maggior parte dell'attività industriale della Giordania. Pochi chilometri più a nord, sulle line e ferroviarie e stradali che collegano Amman e Damasco, si è sviluppata la seconda città industriale del Paese, Zarqa. Altro centro notevole è Irbid , che si trova nella zona più fertile e perciò sede di mercato agricolo e industrie alimentari.