Spazio fisico

Morfologia. Morfologicamente Cipro si ricollega ai corrugamenti che bordano il lato meridionale dell'Anatolia, in quanto si distaccò alla fine dell'era cenozoica dalla Catena del Tauro . Dal punto di vista strutturale si distingue un piegamento settentrionale (Monte Kyréneia o Pentadáutylos, 1.023 m), formato in gran parte da rocce sedimentarie del Mesozoico, che si protende verso est con la lunga penisola di Karpas, chiusa dal capo di Sant'Andrea; nella sezione meridionale dell'isola s'innalza un più imponente sistema montuoso, costituito principalmente da rocce eruttive effusive (nel Mesozoico si ebbe una ricorrente attività vulcanica) e culminante nei monti dell'Olimpo (Tróodos , 1.953 m), da cui si dipartono numerose dorsali e che l'incessante azione erosiva ha intensamente modellato, dando origine a creste frastagliate e a profondi solchi vallivi. Fra le due catene si apre un'ampia depressione, la Mesaria o Mesoaria, che costituisce l'unica area pianeggiante dell'isola ed è perciò la più popolata ed economicamente importante, benché la presenza di vaste distese calcaree renda ampie zone poco fertili. Vario è l'andamento costiero: rettilineo e uniforme a nord, il litorale si articola altrove in golfi e baie (di Famagosta, Lárnaca, Limassól, Episkopé, Mórfou).

Clima e flora. Il clima è di tipo mediterraneo con inverni miti ed estati assai calde, specie nella pianura centrale (a Nicosia si registrano 36 °C di media in luglio e 14,5 °C in gennaio). Le piogge non superano in genere i 500 mm annui; diminuiscono a 350 mm nella Mesaria, più chiusa agli influssi marittimi, mentre sui rilievi meridionali si possono raggiungere 1.000 mm annui. La vegetazione prevalente consiste nella macchia mediterranea; sulle aree montane si hanno però boschi di pini e cipressi.

Idrografia. Modesta è la rete idrografica; i corsi d'acqua hanno un regime torrentizio, in quanto sono unicamente alimentati dalle precipitazioni invernali, mentre sono pressoché asciutti d'estate. I più importanti, il fiume Pediaíos e lo Jalias, solcano la Mesaria: un tempo soggetti a piene e spesso a disastrose inondazioni all'epoca delle piogge, sono stati ormai in parte regolati mediante vari bacini artificiali, che hanno altresì permesso di irrigare vasti comprensori agricoli.