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Spazio fisico
Morfologia. Il territorio saudita, benché relativamente vario, ha una sua unità che trova ragione nella particolare struttura geologica della Penisola Arabica, formata sostanzialmente da vasti tavolati che poggiano su un sostrato cristallino, rigido, frammento basale del continente asiatico un tempo saldato all'Africa. La costa occidentale è orlata da rilievi che scendono al Mar Rosso con una ripida scarpata, mentre verso l'interno si distendono a formare vasti tavolati costituiti da formazioni paleozoiche, mesozoiche e cenozoiche, rotte da successivi gradini; nelle parti più depresse le formazioni cenozoiche sono sottoposte a sedimenti recenti, tra cui anche vaste coperture sabbiose, come quelle che formano il deserto del Rub' al Khali. Le formazioni sedimentarie, non avendo subito consistenti deformazioni, hanno permesso l'accumularsi di ricchi ammassi di petrolio nella sezione orientale del Paese.
Clima. Climaticamente l'Arabia Saudita è caratterizzata da una spiccata aridità, con temperature assai elevate (valori medi nella capitale di 34 °C nel mese più caldo e di 24 °C in quello più freddo). Le escursioni termiche sono sensibili nell'interno, e poco lungo le coste che presentano un'elevata umidità. Le precipitazioni si verificano soprattutto in una breve stagione (wasm) da ottobre a novembre; sono debolissime e non superano su gran parte del Paese i 100 mm annui, valore che aumenta fino a 200-250 mm sui rilievi occidentali.
Idrografia. Data l'aridità non esistono veri e propri fiumi, ma solo uidian che, secondo l'inclinazione generale dei tavolati, solcano il territorio da ovest a est; a essi si accompagnano numerose falde acquifere, che soprattutto nella sezione mediana del Paese, il Neged , danno origine a importanti oasi, come quella di Riyadh. Il manto vegetale è poverissimo, rappresentato per lo più da cespugli spinosi e, nelle aree più elevate, soprattutto lungo gli uidian , da tamerici, acacie e altre piante xerofile. Nelle oasi di tutto il Paese domina sovrana la palma da dattero.