Democrazia, dittature

Festeggiamenti per i 60 anni dell'indipendenza dell'India

 

Ambiente

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Foresta di mangrovie nella regione di Sundarbans

 

 

 

Alluvioni in Bangladesh

 

Nel bacino del Gange-Brahmaputra, il Bangladesh subisce gli effetti dei diversi modelli di sfruttamento del territorio applicati dai paesi a monte, Nepal, India e Bhutan. Questi modelli incidono direttamente o indirettamente sullo sviluppo del corso del fiume e sui processi geomorfologici correlati. In particolare, le alluvioni che regolarmente investono le zone del delta hanno tra le cause la deforestazione del bacino idrico dell'Himalaia che contribuisce all'erosione dei suoli e all'insabbiamento dei fiumi. La profondità dei fiumi si riduce e questi non sono in grado, durante la stagione monsonica, di contenere il carico idrico tracimando sulle pianure

 

Il Bangladesh è un territorio dotato di suoli fertili e di una ricca rete idrografica. La pianura bengalese è interessata dalle attività agricole, una delle principali cause dell'inquinamento delle acque (pesticidi). Anche l'arsenico naturalmente presente nel terreno, la deforestazione e lo sfruttamento del suolo sono fattori determinanti di rischio ambientale. Secondo la rivista scientifica britannica “The Lancet”, nell'acqua potabile del Bangladesh sarebbe contenuto talmente tanto arsenico da poter causare il peggior avvelenamento di massa della storia, che potrebbe coinvolgere 77 milioni di persone

 

Documenti Agenzie ONU

 

UNEP/ROAP (United Nations Environment Programme/Regional Office for Asia and the Pacific-Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente/Ufficio regionale per l'Asia e il Pacifico) - Profilo paese e stato dell'ambiente

 

UNDP (United Nations Development Programme/Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) - Profilo ambientale: programmi e documenti per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile e per l'energia e il cambiamento climatico

 

Documenti di altre Organizzazioni

Sundarbans

 

Ministero dell'Ambiente - Legislazione, politiche, piani e programmi in materia di ambiente e protezione delle foreste

 

Parks.it (il portale dei parchi italiani) - Parchi, riserve ed altre aree protette del Bangladesh. La Legge sulla Conservazione della Natura del Bangladesh (Bangladesh Wildlife Preservation Act) risale al 1974. Le aree protette sono 14 ed altre sono in via di istituzione. Una parte della foresta di Sundarbans (dal 1999 Patrimonio dell'Umanità UNESCO) e una parte di quella di Tanguar Haor sono stati dichiarati siti Ramsar

 

 

Allevamento intensivo di gamberi

 

CDCA (Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali) - Il Bangladesh è una terra ricca di fiumi, ma l'acqua potabile scarseggia. Il diboscamento incontrollato della foresta, la costruzione di dighe, la distruzione delle mangrovie (un tempo barriera naturale contro l'innalzamento delle maree) sono alcune delle azioni più pesanti subite dal territorio per la realizzazione di allevamenti di gamberi (e di pesce). Nella Shrimp region, la regione dei gamberi (a sud-ovest del Bangladesh), la crescente produzione di gamberi in allevamenti di acquicoltura ha comportato la distruzione di interi ecosistemi naturali. Del commercio del crostaceo non hanno beneficiato le comunità locali private delle loro terre e vittime di continue violazioni dei diritti umani. L’allevamento intensivo di gamberi ha portato a conflitti sociali e ambientali che vedono le comunità opporsi agli impatti derivanti dall’implementazione di questa attività produttiva

Area umida di Tanguar Haor

 

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Cambiamento climatico

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Villaggio indondato

 

Il Bangladesh ha quasi 170 milioni di abitanti, ma è responsabile di una quota irrilevante di emissioni di gas serra visto che la media delle emissioni annue pro capite nel paese è intorno a 200 kg (l'Italia è a 9 tonnellate). Però è fra i paesi che più stanno già soffrendo e soffriranno a causa del cambiamento climatico

 

 

Storm surge (anomalo consistente innalzamento del livello del mare) in Bangladesh

 

Il Bangladesh è uno dei paesi al mondo più esposto agli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute delle popolazioni e sui sistemi socio-economici. Le inondazioni del 1988 che hanno sommerso circa due terzi del paese e lo storm surge dell'aprile 1991 che ha ucciso circa 140.000 abitanti delle coste sono episodi sempre più spesso ricordati per evidenziare il grado di rischio al quale sono esposte le popolazioni. Cambiamenti climatici e innalzamento del livello del mare sono da considerarsi seriamente come fenomeni che determineranno lo sviuppo futuro del Bangladesh

 

 

Isola di South Talpatti o New Moore prima della scomparsa

 

Un esempio interessante dei rapidi cambiamenti del clima è la scomparsa dell'isola rocciosa di New Moore (per gli indiani) o isola di South Talpatti per i bengalesi, da quasi trent'anni contesa tra India e Bangladesh. La contesa è stata risolta dall'innalzamento del livello del mare che se ne è aggiudicato il controllo

 

Documenti Agenzie ONU

 

La gestione del cambiamento climatico è una questione etica prima che politica

 

UNFCCC (Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici) - Profilo del Paese relativamente alla convenzione; Prima comunicazione nazionale sui cambiamenti climatici (2002); Programma nazionale d'azione per l'adattamento ai cambiamenti climatici (2005)

 

FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione) - Rapporti e dati statistici sui cambiamenti climatici; pubblicazioni; carte

 

OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development/Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) - Il cambiamento climatico in Bangladesh ha effetti particolarmente devastanti sulle zone costiere dove l'azione antropica è più pesante (diboscamento, acquacultura industriale, inquinamento idrico) e le frequenti inondazioni si trasfromano in catastrofi umanitarie; la zona della foresta di Sundarbans è sensibilemente toccata da questi fenomeni

 

Banca Mondiale - Lo studio dell'economia dell'adattamento ai cambiamenti climatici è uno strumento supplementare per capire i costi globali dell'adattamento ai cambiamenti climatici e aiutare i decisori politici ad adottare strategie sempre più efficaci da integrare nei budget e nei piani di sviluppo. In Bangladesh, il costo annuale diretto dei disastri degli ultimi dieci anni è stimato tra lo 0,5% e l'1% del PIL del paese. Si suppone che gli impatti economici dei cambiamenti climatici futuri possano essere più pesanti e invertire lo stato di avanzamento dello sviluppo

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati sul clima e le emissioni di CO2 in Bangladesh

 

Ministero dell'Ambiente - Strategie e piano d'azione per lottare contro i cambiamenti climatici (2008)

 

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Inquinamento

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Inquinamento del fiume Buriganga nei pressi di Dacca

 

Le acque fluviali hanno da sempre rappresentato una risorsa fondamentale, se non unica, per gran parte del paese. L'inquinamento di queste acque significava per le popolazioni un problema ambientale e sanitario gravissimo. Negli anni '70 del Novecento per risolvere la situazione vennero costruiti, in tutto il territorio, pozzi che avrebbero dovuto rifornire la popolazione di acqua potabile. Nel ventennio successivo, però, fu scoperto che molti di questi pozzi erano contaminati da arsenico, un veleno naturalmente presente nei suoli alluvionali del Bangladesh

 

In Bangladesh, l'arsenico è naturalmente presente nel suolo. Il rischio di avvelenamento è una delle principali preoccupazioni del paese. Secondo la rivista scientifica britannica “The Lancet”, nell'acqua potabile del Bangladesh sarebbe contenuto talmente tanto arsenico da poter causare il peggior avvelenamento di massa della storia, che potrebbe coinvolgere 77 milioni di persone

 

 

A differenza del cotone e di altre colture per l'esportazione, la iuta è una fibra tessile naturale ricavata da una canna che predilige terreni umidi e climi caldi soggetti ad inondazioni e che non richiede l'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi. Circa l'80% della produzione mondiale di iuta è concentrata nel delta del Gange a cavallo tra India e Bangladesh. Una delle produzioni più tipiche e importanti per il Bangladesh, fino agli anni Settanta la iuta costituiva una delle voci più importanti per l'economia del Paese, ma subì un crollo a causa dell'adozione della plastica come materiale da imballaggio e trasporto

 

Il bollettino sanitario 2009 del Bangladesh ha rivelato che l'avvelenamento da pesticidi (largamente utilizzati in agricoltura) è una delle principali cause di morte nel Paese asiatico. L'inchiesta del governo di Dacca rappresenta una novità rispetto a quella del 2008 che non prendeva nemmeno in considerazione la morte da avvelenamento come emergenza sanitaria

 

Il Bangladesh ha quasi 170 milioni di abitanti, ma è responsabile di una quota irrilevante di emissioni di gas serra visto che la media delle emissioni annue pro capite nel paese è intorno a 200 kg (l'Italia è a 9 tonnellate). Però è fra i paesi che più stanno già soffrendo e soffriranno a causa del cambiamento climatico

 

Discarica nella città di Dacca

 

Secondo l'indagine sulla qualità della vita nelle città del mondo (che esamina inquinamento, sistema di smaltimento rifiuti, servizi ospedalieri, focolai infettivi e potabilità dell’acqua), Dacca, la popolosissima capitale del Bangladesh con i suoi oltre dieci milioni di abitanti è costantemente minacciata dall'inquinamento dell'acqua, pericolosamente ricca di batteri e sostanze tossiche contenute nei pesticidi a uso commerciale.

Le principali municipalità del Bangladesh stanno valutando dei sistemi di recupero e riciclo dei rifiuti che potrebbero diventare delle risorse economiche per il paese. La gestione comunitaria dei rifiuti solidi urbani potrebbe essere sostenuta da un partenariato tra settore pubblico, settore privato e comunità locali

 

L'inquinamento acustico è causa di morte, in particolare l'inalazione del cadmio attraverso lo smog delle città. Numerosi bambini, bambini di strada, prostitute e autisti di risciò della città di Dacca sono sensibilmente esposti ai rischi dell'inquinamento dell'aria

 

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Impronta Ecologica

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Documenti Agenzie ONU

 

GVU-UNU (Global Virtual University-United Nations University) - Dati (relativi al Living Planet Report, 2002) e grafici sull'impronta ecologica attraverso gli indicatori della biocapacità

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

Global Footprint Network - Rete che promuove l’economia sostenibile utilizzando l’impronta ecologica come strumento principe per misurare la sostenibilità

 

WWF (World Wildlife Fund - organizzazione internazionale per la protezione della natura) - L'organizzazione pubblica il Living Planet Report nel quale viene monitorata e analizzata la capacità del pianeta di mantenere e riprodurre la diversità biologica (il Living Planet Index misura questa capacità)

 

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Foreste/Deserti

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Mangrovie nella foresta di Sundarbans

 

La copertura boschiva protetta rappresenta lo 0,70% della superficie del paese. Il Bangladesh possiede tre siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, tra cui la foresta del Sundarbans, una vasta estensione ricoperta di mangrovie situata sul delta del fiume Gange

 

La foresta di Sundarbans è una delle più grandi foreste di mangrovie al mondo situata tra Bangladesh ed India (Parco Nazionale di Sundarbans). La foresta è la casa della tigre reale del Bengala

 

Tra le cause della deforestazione e del degrado della copertura forestale si annoverano l'industrializzazione (possesso illegale delle terre), le piantagioni commerciali (gomma, acacia, eucalipto, ananas, banana, cassava e piante medicinali), la militarizzazione del territorio (realizzazione di basi aere e campi di addestramento) e le politiche forestali (silvicoltura sociale). In particolare, la silvicoltura sociale - che ha significato grossi finanziamenti provenienti da istituzioni internazionali - ha giocato un ruolo particolare e curioso nel processo di deforestazione. La pratica di piantare un'unica specie arborea è stata fatta passare come silvicoltura "sociale", "comunitaria", "partecipativa". Questa ha però causato la rapida distruzione della vegetazione nativa e dell'annessa biodiversità nelle foreste pubbliche

 

Il potenziamento dell'industria del pesce da esportazione e dell'acquacoltura commerciale (in particolare, l'allevamento dei gamberi) è uno dei processi che ha maggiormente contribuito al danneggiamento e in alcuni casi alla scomparsa delle foreste di mangrovie, naturali barriere contro l'innalzamento delle maree e la salinizzazione del suolo, rifugio della biodiversità costiera in termini di fauna acquatica.

Vandana Shiva spiega molto bene l'importante ruolo di questi alberi acquatici (Tratto da: Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, 2004):

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Le mangrovie assorbono parte dell'energia delle onde e delle maree, proteggendo la terra retrostante; gli alberi formano anche una barriera contro il vento. La distruzione delle Mangrovie nell'Orissa ha permesso alle tempeste e ai venti ciclonici di seminare la devastazione nella regione. Nel 1991, un'ondata di marea ha causato la morte di migliaia di persone in Bangladesh a causa delle vasche per l'acquacoltura. Nel 1960 un'ondata simile non aveva neppure danneggiato i villaggi, grazie alle mangrovie che a quel tempo proteggevano l'entroterra

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Documenti Agenzie ONU

 

FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Dati ed informazioni sul settore forestale

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

 

Copertura forestale

 

EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati su foreste, praterie e zone aride in Bangladesh

 

Ministero dell'Ambiente/Direzione delle Foreste -Il territorio nazionale è così ripartito: oltre il 65% territorio agricolo, 17% foresta, 8% areee urbane; acque e altri usi del suolo occupano il restante 10% circa. L'area forestale include terre demaniali classificate e non, foreste delle fattorie, giardini del te. Nel caso di foreste private, i dati rappresentano le aree coperte di alberi. Dei 2,52 milioni di ettari di foresta, la Direzione delle Foreste ne gestisce 1,52 milioni di ettari che comprendono riserve forestali, foreste protette e acquisite, foreste di mangrovie. Le foreste di villaggio (terre delle fattorie) rappresentano le risorse arboree più produttive e coprono circa 0,27 milioni di ettari

 

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Acqua

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Rete idrografica del Bangladesh

 

La rete idrografica del Bangladesh segna la geomorfologia del paese e la vita delle popolazioni. Sono circa 700 i fiumi che generalmente scorrono verso sud gettandosi nel Golfo del Bengala drenando gli eccessi delle precipitazioni monsoniche. I corsi d'acqua maggiori sono la fonte idrica del settore agricolo e le principali arterie per il trasporto di merci. Le inondazioni, durante la stagione monsonica, sono la causa di enormi disagi e perdite economiche, ma i depositi limosi rigenerano i suoli agricoli eccessivamente sfruttati

 

Nel 2004, il 98% della popolazione del Bangladesh aveva accesso a servizi idrici e igienici adeguati, se non fosse che il 97% delle fonti di approvvigionamento idrico (acque sotterranee) delle zone rurali, ma in larga parte anche di quelle urbane, risultava inquinato da arsenico

 

 

 

Installazione di uno strumento di rilevamento della qualità dell'acqua in una risaia in Bangladesh. Una ricerca del Massachusetts Institute of Technology ha mostrato come le risaie, irrigate con acqua ricca di arsenico, si comportino come una sorta di filtro naturale

 

In Bangladesh, l'arsenico è naturalmente presente nel suolo. Il rischio di avvelenamento è una delle principali preoccupazioni del paese. Secondo la rivista scientifica britannica “The Lancet”, nell'acqua potabile del Bangladesh sarebbe contenuto talmente tanto arsenico da poter causare il peggior avvelenamento di massa della storia, che potrebbe coinvolgere 77 milioni di persone.

 

 

Pozzo dal quale viene pompata l'acqua per uso domestico

 

Il settore dell'acqua è uno dei più esposti ai meccanismi di corruzione; il Global Corruption Report 2008, presentato da Transparency International, è dedicato al settore idrico. La corruzione nel settore dell'acqua ha conseguenze molto negative soprattutto nei paesi più vulnerabili dove l'80 per cento dei problemi di salute è collegato alla mancanza di acqua potabile e servizi igienici adeguati. In Bangladesh, la gravità è estrema, perchè questo Paese è anche afflitto da un'annosa e irrisolta emergenza arsenico

 

 

 

 

 

 

 

Gamberi

 

Il Bangladesh vanta una tradizione secolare di coltivazione dei gamberi. Solo negli anni '70 del Novecento, su iniziativa della Banca Mondiale e di altre istituzioni internazionali, del governo e dell'industria del pesce, è stata introdotta l'acquacoltura commerciale. Il Bangladesh è oggi il quinto esportatore mondiale di gamberi di mare

 

Raccoglitori di gamberi in un allevamento

 

Il Bangladesh è una terra ricca di fiumi, ma l'acqua potabile scarseggia. Il diboscamento incontrollato della foresta, la costruzione di dighe, la distruzione delle mangroviesono alcune delle azioni più pesanti subite dal territorio per la realizzazione di allevamenti di gamberetti. Nella Shrimp region, la regione dei gamberi (a sud-ovest del Bangladesh), la crescente produzione di gamberi in allevamenti di acquicoltura ha comportato la distruzione di interi ecosistemi naturali. Del commercio del crostaceo non hanno beneficiato le comunità locali private delle loro terre e vittime di continue violazioni dei diritti umani. L’allevamento intensivo di gamberi ha portato a conflitti sociali e ambientali che vedono le comunità opporsi agli impatti derivanti dall’implementazione di questa attività produttiva

 

 

Il fiume Buriganga è uno dei principali corsi d'acqua nei pressi di Dhaka: è diventato uno dei maggiormente inquinati dell'intero Paese a causa della sporcizia e dei rifiuti. Gli inquinanti hanno sottratto tutto l'ossigeno tanto da decretare la morte biologica del del fiume

 

Documenti Agenzie ONU

 

FAO/AQUASTAT - Informazioni su acqua e agricoltura in Bangladesh

 

UNICEF (United Nations Children's Fund/Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) - Lo spettro dell'arsenico sui pozzi del Bangladesh (video)

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati sulle risorse idriche e gli ecosistemi d'acqua dolce in Bangladesh

 

La pesca è una delle attività più praticate insieme all'agricoltura

 

Ministero dell'Acqua - Legislazione, politiche, piani e programmi relativi alla gestione della risorsa idrica

 

BWDB (Bangladesh Water Development Board) - L'ente governativo si occupa dal 1959 della gestione delle risorse idriche del Paese, in particolare di controllo delle inondazioni, drenaggio e progetti di irragazione al fine di aumentare la produttività nel settore agricolo e della pesca

 

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Biodiversita

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Sundarban

 

Il delta del Gange, tra Bangladesh e India è un'area in cui si incrociano terra, acqua e detriti portati non solo dal fiume sacro, ma anche da altri due corsi d'acqua, il Meghna e il Brahmaputra. In questa zona ricchissiam di biodiversità si trova una delle foreste di mangrovie più grandi del pianeta: Sundarbans ("magnifica foresta", in lingua bengali) dove vive la Tigre del Bengala (Panthera tigris tigris). La biodiversità della foresta di Sundarbans è minacciata dalle attività antropiche (diboscamento , allevamento industriale di gamberi, inquinamento) e dagli effetti del cambiamento climatico (inondazioni, cicloni, innalzamento delle maree) e molti sono i progetti di protezione e conservazione degli ecosistemi

 

Le isole off-shore del Bangladesh rappresentano un tesoro per la biodiversità del Paese da proteggere

 

Documenti Agenzie ONU

Tigre nella regione di Sundarbans

 

CBD (Convenzione sulla Biodiversità) - Informazioni generali e documentazione su regole e strategie relative alla biodiversità

 

FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione) - Rapporti e dati statistici sulla biodiversità; pubblicazioni

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati sulla biodiversità e le aree protette

 

WTB (Wildlife Trust of Bangladesh) - Istituzione nazionale impegnata nella salvaguardia della biodiversità del Bangladesh, uno dei paesi più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico. Nel corso degli anni, il Bangladesh ha perso parte dei suoi ecosistemi terrestri ed acquatici e le forme di vita in essi contenute. Oggi molte specie vegetali ed animali sono a rischio di estinzione e in alcuni casi già estinte come pavoni, coccodrilli, lupi, bufali, antilopi nilgau (Boselaphus tragocamelus, o antilope azzurra) e rinoceronti.

 

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Biotecnologie

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Biotecnologie in Bangladesh

 

Il primo programma di biotecnologie vegetali è stato avviato alla fine degli anni '70 del Novecento nel Dipartimento di Botanica dell'Università di Dacca con la coltura di un tessuto di iuta; da qui ha preso avvio la storia delle biotecnologie e della loro applicazione. Quale futuro hanno le biotecnologie in un paese come il Bangladesh?

 

Il settore delle sementi - dominato dalle multinazionali - è particolarmente toccato dalla rapida ascesa delle biotecnologie. In Bangladesh, i semi più sensibili e soggetti a modificazioni genetiche sono riso (la principale coltura cerealicola del paese) e cotone. Come nel caso dell'India, fa molto discutere l'introduzione della melanzana transgenica, detta BT brinjal

 

Documenti Agenzie ONU

 

FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Dati ed informazioni sul settore delle biotecnologie

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

Ministero della Scienza, dell'Informazione e della Comunicazione tecnologica - Legislazione, politiche, piani e programmi in materia di scienza e tecnologia.

 

BAPTC&B (Bangladesh Association for Plant Tissue Culture & Biotechnology) / Dipartimento di Botanica dell'Università di Dacca - L'interesse dell'associazione verte sullo sviluppo della coltura dei tessuti vegetali sia dal punto di vista teorico che applicato

 

NIB (National Institut of Biotechnology) - L'istituto funge da centro di coordinamento per la ricerca biotecnologica in Bangladesh, come pure da centro di risorse per il transfer tecnologico e per lo sviluppo delle risorse umane in settori emergenti delle biotecnologie (biotecnologia animale, vegetale, ambientale, microbica e biologia molecolare). L'istituto è l'autorità competente per stabilire i parametri di ammissione degli organismi geneticamente modificati

 

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MDG

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Documenti Agenzie ONU

Documenti di altre Organizzazioni

 

Carte tematiche:

Guerre dimenticate

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Documenti Agenzie ONU

 

 

Nell'arena internazionale ci sono regole per disciplinare i rapporti tra gli stati, anche quando essi siano in guerra. Esiste una serie di norme che regola la condotta in guerra degli eserciti, siano essi regolari o meno, ed è chiamato Diritto Umanitario. Questo s'inquadra nel più ampio Diritto Internazionale, insieme di norme ed accordi tra Stati che definiscono, tra le altre cose, quali siano i diritti umani o chi sia un rifugiato o un profugo.

 

UN Peacekeeping - il Peacekeeping delle Nazioni Unite è uno strumento creato dall'Organizzazione per contribuire a creare condizioni di pace duratura laddove sia scoppiato un conflitto. Il termine non trova posto nella Carta delle Nazioni unite ed è stato coniato dal secondo segretario delle Nazioni Unite, Dag Hammaskjold all'epoca dell'attivazione delle prime missioni di Peacekeeping.Questa mappa visualizza le missioni attuali dei Caschi Blu ONU, ma il Peacekeeping è stato utilizzato anche nel passato.

 

Documenti di altre organizzazioni

Department of Peace and Conflict Research Uppsala University - database dei conflitti attuali e passati per macroregione. Vengono rilevati sia i conflitti interstatali che i conflitti armati minori e le "one sided violence" cioè le violenze scatenate da gruppi etnici, clan, tribù nei confronti di minoranze, quasi sempre impossibilitate a difendersi. Scheda Paese

 

Peacereporter - Il mondo in guerra: database dei conflitti armati in corso nell'anno. Consente di visualizzare un planisfero dei conflitti armati nell'anno in corso.

 

 

Guide tematiche:

Nuovi conflitti

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Documenti ONU

UNEP (United Nations Environment Programme/Programma Ambientale delle Nazioni Unite) - portale regionale dell'ufficio di collegamento per le iniziative di monitoraggio e gestione ambientale per l'Africa. UNEP si occupa del sostegno e della pianificazione di interventi per la cura dell'ecosistema del pianeta.

UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime/ Ufficio delle Nazioni Unite competente su Droga e Criminalità) - ufficio di supporto alla lotta al crimine internazionale portata avanti dai governi nazionali. Monitora costantemente le principali direttrici del traffico degli stupefacenti ed elabora le mappe mondiali relative: qui le mappe sui principali flussi di eroina e cocaina. UNODC è presente in numerosi Paesi: mappa globale degli uffici UNODC.

Documenti altre organizzazioni

 

 

I conflitti, spesso ignorati o dimenticati dai massa media, che infiammano tutto il mondo lasciano dietro sé una scia mortale di Mine Antiuomo che continuano a mietere vittime a distanza di anni dalla fine delle ostilità, soprattutto tra coloro che la guerra nemmeno la hanno combattuta. E-Mine promuove la messa al bando delle mine antiuomo e la messa in sicurezza dei territori minati (mappa in pdf). Scheda Paese sulle azioni intraprese da E-Mine.

 

CDCA (Centro Documentazione Conflitti Ambientali) - centro di studi che raccoglie informazioni sui conflitti ambientali nel mondo. Il materiale è suddiviso per area geografica o per area tematiche: biodiversità, idrocarburi, miniere, foreste, acqua.

Pacific Institute - World's Water - pagina informativa sulle riserve mondiali di acqua dolce, presenta una mappa interattiva e una cronologia dei conflitti legati alla risorsa destinata a scarseggiare sempre più nei prossimi anni.

American University - The Mandala Project - progetto educativo di studio per grandi tematiche trasversali portato avanti dalla American University del Massachussets - articoli-Paese nelle tematiche TED (Trade and Environment Database) e ICE (Inventory of Conflict and Environment Database)

 

Guide tematiche:

Democrazia, dittature

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Operazioni di voto in Bangladesh

 

 

Documenti Agenzie ONU

 

ONU in India - Programmi e attività delle Nazioni Unite in India

 

Documenti di altre Organizzazioni

 

Parlamento dell'India - Sito del Parlamento indiano

 

Freedom House - Profilo Paese - Breve presentazione sulla situazione politica dell'India

 

Democrazia in India - In questi tre testi (testo 1, testo 2, testo 3) si analizzano le caratteristiche principali del sistema politico dell'India

scuola secondo grado