www.unimondo.org/Paesi/Asia/Asia-meridionale/Afghanistan/Spazio-fisico
Spazio fisico
Morfologia. I caratteri salienti del territorio afghano si collegano essenzialmente a un elemento morfologico e a un elemento climatico. Il primo è costituito dalla presenza di un'imponente catena montuosa che si erge al centro del Paese con direzione est-ovest; il secondo è caratterizzato dall'aridità, cui supplisce però una certa ricchezza di acque fluviali provenienti dalle catene montuose. Queste appartengono al sistema dell'Hindukush, che nella sezione più orientale, dove si ha l'allacciamento con il Pamir e il Karakoram, si spinge sin oltre i 7.000 m d'altezza, assumendo forme maestose, con estesi fenomeni glaciali; nella sezione centrale il massiccio del Koh-i-Baba (5.143 m) funge da château-d'eaux, centro e vertice del Paese. Verso ovest la catena è formata da digitazioni via via più aperte e digradanti nelle pianure alluvionali che, a sud e a nord rispettivamente, rappresentano la continuazione dell'Altopiano Iranico e della cosiddetta Battriana, la regione solcata dall'Amudarja. L'ulteriore prolungamento verso ovest della catena (Paropamisus) continua strutturalmente nel Kopet Dag, in Iran. Altri rilievi chiudono a est e sud-est il Paese: sono i Monti dell'Indo. Tra le catene montuose dell'Afghanistan troviamo i monti Sulaiman, fasci di pieghe che costituiscono il gradino morfologico tra Altopiano Iranico e pianure a piegamenti verificatisi tra il Secondario e il Terziario e si elevano tra le masse rigide peneplanate delle pianure. Vi si trovano formazioni diverse, ma soprattutto scistose; estesi sono anche i tavolati di arenarie mesozoiche. Grandi fratture sono all'origine delle vallate che solcano le catene, i cui valichi sono elevati ma non molto aspri, soprattutto a ovest.
Clima. L'aridità, come in tutta l'Asia sud-occidentale, è essenzialmente il risultato di un eccesso di continentalità. Alle alte pressioni dell'Asia centrale si deve anche il sad-u-bist ruz (vento dei 120 giorni) che spira costante e violento tra il Khorasan e il Sistan, nella parte sud-occidentale del Paese, alla fine dell'estate. Nei periodi invernale e primaverile, con lo spostamento zenitale del Sole e l'allentarsi delle alte pressioni, si verificano le precipitazioni. Esse però sono scarse: variano da 50 a 150 mm nelle pianure e si elevano fino a 300 mm sui rilievi e nella sezione orientale, marginalmente esposta agli influssi monsonici. Alla continentalità e all'altitudine generale del Paese si devono le forti escursioni termiche diurne e stagionali; la temperatura media è di 12-13 °C, passando, a Kabul, da una media invernale di 0 °C a una estiva di 25 °C. Nelle sezioni meridionali e orientali si ha un clima generalmente mite, che consente colture mediterranee.
Idrografia. Le valli sono generalmente ampie e percorse da fiumi che in primavera, allo scioglimento delle nevi, diventano tumultuosi. Essi fanno parte di tre distinti bacini, corrispondenti ai tre versanti che si pongono come prima divisione regionale del Paese: a nord si riversano nell'Amudarja, a est nella valle dell'Indo, a sud nell'Helmand , il maggior fiume dell'Afghanistan, o terminano in depressioni endoreiche, tra cui quella del Gaud-i-Zirreh occupata da estese paludi e laghi salati.