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Aspetti economici
Singapore è uno degli Stati economicamente più avanzati dell'Asia; se si escludono i Paesi Arabi produttori di petrolio e naturalmente il Giappone, esso presenta uno dei più alti redditi del continente.
Struttura dell'economia. Il grande sviluppo della moderna economia di Singapore iniziò verso la metà del secolo scorso grazie all'attività del suo porto che, sin dalle origini, ebbe una prevalente funzione di smistamento per i commerci del Sud-Est Asiatico. Un così organico e rapido sviluppo economico ha una prima e ben precisa giustificazione nella posizione geografica particolarmente favorevole del Paese, dato che il porto di Singapore è situato al punto d'incrocio di tutte le vie marittime dell'Oceania e dell'Estremo Oriente da e per l'Africa e l'Europa. Molte delle principali linee di navigazione mondiali passano per il porto di Singapore, che è uno dei più importanti del mondo. Avvantaggiato dall'ottima organizzazione di una struttura economica largamente basata sui traffici internazionali (tra l'altro Singapore svolge anche la funzione di sbocco commerciale di molti prodotti della Malaysia e in particolare è il massimo mercato mondiale per il caucciù e lo stagno), il Paese riuscì a passare relativamente indenne o comunque a riassorbire in breve arco di tempo le ripercussioni della gravissima crisi economica mondiale degli anni 1973-74; del pari il ritiro statunitense dal Viet Nam del Sud (1975), verso il quale Singapore aveva svolto in precedenza un intenso traffico d'esportazione, non influì in misura determinante sull'andamento commerciale del Paese.
Basi finanziarie. Grazie a una struttura economica molto elastica e contemporaneamente facendo il più ampio ricorso al capitale estero, Singapore ha inoltre potenziato le proprie basi produttive, sviluppando con enorme successo l'attività industriale. Numerose sono ormai le multinazionali che hanno installato nel piccolo Stato parte dei loro impianti, specie quelli riguardanti produzioni altamente qualificate, a cominciare dalle più avanzate industrie elettroniche. Fattori non meno importanti che hanno favorito l'ascesa economica di Singapore sono derivati da motivazioni finanziarie d'ordine internazionale. L'insediamento di numerose filiali delle maggiori banche mondiali ha fatto sì che il piccolo Stato sia divenuto un validissimo tramite finanziario tra i mercati occidentali da un lato e quelli orientali e dell'Australia dall'altro.
Agricoltura. Nell'ambito del settore primario, cui si dedica complessivamente solo lo 0,8% della popolazione attiva, l'agricoltura è praticata in modo intensivo, ma, data la ridottissima estensione del territorio e in particolare delle aree coltivabili, peraltro assai fertili, le produzioni sono ovviamente molto limitate. Oltre ai prodotti tipici locali (noci di cocco, patate dolci, manioca) si coltivano tabacco, ortaggi, frutta (banane, ananas, agrumi) e fiori (orchidee), mentre non mancano le piantagioni da cui si ricava la gomma naturale.
Allevamento. Quanto all'attività zootecnica, si pratica, come in tutto il Sud-Est Asiatico, l'allevamento dei suini e dei volatili da cortile, sia pure in numero ridotto rispetto al passato.
Pesca. Attività tradizionale è la pesca, ma la quantità del pescato è del tutto insufficiente al fabbisogno locale che per questo, come per altri generi alimentari, deve ricorrere agli acquisti dall'estero. Un settore particolare è quello dei pesci ornamentali da acquario.
Industrie. L'industria è in continuo sviluppo, tanto da contribuire ormai per circa il 33,2% alla formazione del prodotto nazionale; primeggiano i settori chimico e petrolchimico, cantieristico, elettronico, meccanico e tessile, basati essenzialmente sulla trasformazione di materie prime d'importazione. Così, per esempio, il Paese, pur privo di risorse petrolifere (oltre che minerarie in genere), ha nell'isola di Bukum una delle più grandi raffinerie del mondo; utilizzano petrolio d'importazione anche le centrali termiche; del pari varie industrie chimiche lavorano caucciù di provenienza malese. L'elevato movimento portuale ha favorito il sorgere, soprattutto a Jurong, dove si trova la massima concentrazione industriale dello Stato, di poderosi complessi meccanici (motori, macchinari di vario tipo) e cantieristici; questi ultimi sono adibiti, oltre che alla riparazione e alla manutenzione delle navi, a lavorazioni assai specializzate, come quelle relative alle piattaforme galleggianti per le ricerche petrolifere. Non mancano settori, essi pure fiorenti, di più tradizionale impianto, come il tessile, l'alimentare (oleifici, birrifici, conservifici ecc.), quelli delle manifatture di tabacchi e dei cementifici e così via; registrano particolare dinamismo l'industria elettronica e la meccanica di precisione, in cui operano aziende importantissime, specie giapponesi, come la Mitsubishi, la Hitachi ecc.
Comunicazioni e commercio . Per quanto riguarda le comunicazioni, Singapore presenta un'efficientissima rete stradale che si sviluppa per circa 3.000 km; un ponte sullo Stretto di Johor, su cui passano un'autostrada e una linea ferroviaria raccordata con la ferrovia malaysiana, congiunge l'isola alla penisola di Malacca. Del movimento portuale già si è detto; Singapore dispone tra l'altro di un'ottima marina mercantile. Molto attivo è anche il traffico aereo che si avvale dal 1981 del modernissimo aeroporto di Changi. Gli scambi commerciali sono naturalmente assai intensi e si svolgono essenzialmente con il Giappone, gli Stati Uniti, la Malaysia e, per quanto riguarda l'importazione di petrolio, l'Arabia Saudita . Una voce assai importante nell'economia nazionale è data dal turismo, che ha registrato negli scorsi anni una crescente espansione.