Ambiente umano

Etnie e distribuzione. Il 77% della popolazione è formata da Cinesi; si annoverano inoltre Malesi (14%) e Indiani (7,7%); il rimanente è costituito soprattutto da Europei. La città di Singapore, situata nella parte meridionale dell'isola omonima, ospita la maggior parte della popolazione; per il resto si hanno in genere grossi villaggi (spesso palafitticoli quelli costieri) come Bedok, Changin e Nee Soon.

 

Singapore città. La città di Singapore rimase un povero villaggio di pescatori fino al 1819, anno in cui il sultano dello Johor la vendette al generale inglese T. San Raffles, emissario della Compagnia delle Indie Orientali, che voleva farne una base di appoggio e rifornimento per le navi britanniche. Grazie alla sua posizione strategica al centro delle vie di comunicazione tra Oriente e Occidente e allo statuto di porto libero, Singapore conobbe subito un fiorente sviluppo commerciale attirando un'imponente immigrazione di Cinesi, che si assicurarono il controllo dell'economia locale e in pratica sommersero l'originaria popolazione. Ma contemporaneamente la Gran Bretagna volle farne una delle sue più munite basi militari navali (dal secondo dopoguerra anche aerea), anello fondamentale di quella catena di postazioni tra il mondo arabo e l'Estremo Oriente cui fu imprescindibilmente legato il colonialismo britannico. All'inizio del secolo Singapore era veramente lo specchio di tale colonialismo; attiva e cosmopolita, anche per l'importante cantiere navale connesso alla base militare, aveva già una popolazione di oltre 300.000 abitanti. Dopo la decolonizzazione lo sviluppo demografico si è mantenuto costante. La città di Singapore, essendosi plasmata, come si è detto, sotto popolazioni di diverse culture, ha un aspetto alquanto eterogeneo e al tempo stesso affascinante, con un centro storico d'impronta coloniale e i quartieri moderni occidentali, dove trovano sede i grattacieli delle grandi compagnie commerciali e industriali e i lussuosi alberghi del turismo internazionale.