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Spazio fisico
Morfologia. Il territorio birmano ha le sue strutture fondamentali negli allineamenti montuosi che, allacciati alla catena himalayana con il nodo orografico del Kachin, nel nord del Paese, si aprono e si distendono verso sud, continuando poi nella dorsale su cui sorgono le isole Andamane e Nicobare. Il più marcato di questi allineamenti è quello dei Monti Arakan, che separa il Golfo del Bengala dalla pianura dell'Irrawaddy, delimitata a est dai Monti Pegu. Verso nord le catene si stringono, elevandosi alquanto e culminando nel massiccio del Hkakabo Razi (5.881 m). Strutturalmente distinto dal resto del Paese è l'altopiano degli Shan, nel Myanmar orientale: si tratta infatti di una zolla antica nella quale si ha un sostrato archeozoico ricoperto da rocce del Paleozoico, che a loro volta sopportano strati calcarei mesozoici. Negli Arakan compaiono le formazioni mesozoiche, emergenti dai suoli cenozoici che coprono tutta la sezione centrale e meridionale del Paese, dove però sono anch'essi largamente sottoposti ad alluvioni fluviali più recenti. Queste occupano soprattutto la valle e il delta dell'Irrawaddy (o Ayeyarwadi) e le pianure affacciate al Golfo del Bengala che i moti eustatici hanno in parte frammentato in isole basse e pianeggianti (le maggiori sono Ramree e Cheduba). Una più vistosa frammentazione costiera si ha nel Tenasserim (o Tanintharyi ), con il vasto arcipelago di Mergui.
Clima e flora. Il clima è legato al meccanismo monsonico, ma notevole incidenza hanno i fattori locali; così per esempio tra le facciate costiere e l'interno variano sensibilmente le condizioni di piovosità e di temperatura. Nelle pianure centrali, che data la presenza dei Monti Arakan si trovano al riparo dagli influssi marini di sud-ovest, si ha un clima tendenzialmente continentale, rispecchiato dalle relativamente basse precipitazioni (per esempio meno di 900 mm annui a Mandalay) e dalle medie termiche, che nella stessa località sono di 21 °C in gennaio e di 30 °C in luglio; queste caratteristiche sono ancor più accentuate nell'altopiano degli Shan, su cui cadono solo 200-300 mm annui. Nelle zone costiere si hanno invece medie estive più basse e invernali più elevate e precipitazioni assai più abbondanti; Moulmein (o Mawlamyine), per esempio, registra pressoché tutto l'anno una temperatura media di 24 Co ed essendo esposta al soffio del monsone di mare riceve anche 5.000 mm di piogge. Sui rilievi settentrionali oltre i 3.000 m le precipitazioni nevose danno luogo alle nevi perenni. Come in tutta la regione soggetta al clima monsonico le precipitazioni si concentrano tra giugno e ottobre, cui succede tra ottobre e febbraio una stagione asciutta, seguita da un'altra calda ma poco umida. La vegetazione varia secondo l'altitudine e la piovosità. La tipica foresta monsonica, ricca di essenze pregiate, si trova sui versanti più piovosi degli Arakan; in molte zone essa appare però degradata ed è sostituita da una savana dominata da felci e bambù e da una tipica erba, l'alang-alang , delle Arundinacee. Sui rilievi, al di sopra della foresta monsonica, si stende il bosco di querce e più sopra ancora, oltre i 2.000 m, quello di conifere (cedri ecc.), mentre formazioni di mangrovie orlano le coste.
Idrografia. La rete idrografica ha il suo grande asse nell'Irrawaddy (o Ayeyarwadi) che attraversa da nord a sud tutta la Myanmar scendendo verso le pianure centrali e poi verso le piane comprese tra i monti Arakan e Pegu, al termine delle quali ha costruito il suo ampio delta aggettante nel Mar delle Andamane; con eguale direzione scende fino allo stesso tratto costiero il Sittang, il cui bacino si stende tra i Monti Pegu e l'altopiano degli Shan, e il cui delta è pratica mente unito a quello dell'Irrawaddy. Esso è molto più breve del precedente ma attraversando una delle zone più piovose del mondo è sempre ricco di acque. Più lungo dell'Irrawaddy, ma economicamente meno importante, è invece il Salween, che sfocia sulla costa del Tenasserim (o Tanintharyi).