Spazio fisico

Geomorfologia della penisola. La Malaysia Peninsulare occupa la parte terminale della penisola malese, per una lunghezza di circa 750 km e una larghezza massima di 350 km; l'ossatura del rilievo è costituita dall'appendice meridionale della catena, formatasi durante il Mesozoico, che serpeggia lungo la penisola allacciandosi a nord alla dorsale che interessa la sezione centrale dell'Indocina. Il basamento è prevalentemente costituito da calcari scistosi e marnosi del Paleozoico; durante il Mesozoico si ebbero episodi di sommersione di cui sono testimonianza le cospicue coltri sedimentarie, soprattutto a renacee, diffuse nella regione centro-meridionale, più depressa, e si manifestarono gli ultimi piegamenti, accompagnati da vaste e potenti intrusioni magmatiche. A queste risalite, per lo più granitiche, si deve la formazione di alcuni dei principali mas sicci. Nel Cenozoico, per i contraccolpi dell'orogenesi alpino-himalayana, si manifestò un generale sollevamento disturbato e complicato dallo sviluppo di numerose faglie, che determinarono la frammentazione del rilievo in blocchi rialzati o abbassati. L'allineamento montuoso più sviluppato, per quanto discontinuo, noto come Catena Centrale (Central Range), corre da nord-ovest a sud-est per oltre 450 km, con una larghezza massima di 70 km e un'altezza che quasi sempre oltrepassa i 1.000 m. Più che di una vera catena si tratta di una successione di tavolati granitici man mano digradanti verso le coste; le cime più alte si trovano spostate a est e toccano i 2.190 m col picco quarzitico di Gunong Tahan . Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose, orlate da piane alluvionali più o meno ampie, spesso paludose per l'ostacolo al deflusso delle acque offerto da cordoni litorali. La Penisola di Malacca è bagnata da mari poco profondi: durante il Pleistocene Sumatra e la Malacca furono spesso unite; resti di questo collegamento sono le numerosissime isolette che a sud di Singapore costituiscono l'Arcipelago di Riau, appartenente all'Indonesia. La Penisola di Malacca e il Borneo sono collegati senza soluzione di continuità dalla piattaforma continentale da cui affiorano diverse isole, delle quali solo le più occidentali appartengono alla Malaysia come Perhentian Besar, Redang, Tenggol, Tioman e Aur. Tra le piccole isole della costa occidentale, lungo lo Stretto di Malacca, le più estese sono Langkawi, quasi al confine con la Thailandia, e Pinang.

Malaysia Orientale. La Malaysia Orientale occupa gran parte della fascia settentrionale dell'isola del Borneo, costituita dal versante volto al Mar Cinese Meridionale delle catene che si succedono prevalentemente in direzione sud-ovest/nord-est (monti Kapuas, Iran, Penambo) formando l'ossatura centrale dell'isola, e dalla porzione terminale degli stessi allineamenti che si affacciano al Mar di Sulu aprendosi a ventaglio. Lo spartiacque di regola rappresenta il confine col Borneo indonesiano o Kalimantan. Il Sarawak, a ovest, e il Sabah, a est, sono separati da una catena costiera, la Crocker Range. I rilievi maggiori sono elevati in media sui 1.500-2.500 m e presentano forme non meno aspre: paleozoici, sono stati coinvolti nell'orogenesi cenozoica che ha provocato fratture e dislocazioni, accompagnate nel settore di nord-est, dove si eleva l'imponente Horst granitico del Kinabalu (4.101 m), massima elevazione dell'isola, da manifestazioni magmatiche. Le coste, per lo più basse e ricoperte da fitte formazioni di mangrovie, si presentano talvolta intagliate da profondi estuari e fronteggiate da numerosi isolotti.

Clima. Il clima è di tipo equatoriale con temperature elevate, pressoché uniformi tutto l'anno (25-28 °C); le precipitazioni sono abbondanti con una media annua di 3.000 mm: i valori massimi si registrano sulle alteterre centrali con punte fino a 6.500 mm. Le piogge non hanno una distribuzione del tutto uniforme nel corso dell'anno per via dell'influsso dei monsoni: al monsone di sud-est, che si avverte particolarmente nell'area sud-occidentale e occidentale della Malaysia Peninsulare, si deve l'accentuarsi delle precipitazioni tra aprile e agosto, mentre quello di nord-est interessa, tra ottobre e gennaio-febbraio, la parte orientale della Malaysia Peninsulare e il Borneo.

Flora. Date le condizioni climatiche, la copertura vegetale prevalente è la rigogliosa e ricchissima foresta pluviale, che riveste le pendici montane fino ai 1.800 m per la Malaysia Peninsulare, ai 2.500 per i territori nel Borneo; il sottobosco, fittissimo, abbonda di epifite: ospita tra l'altro oltre 800 specie di orchidee. Diffusissimi sono il bambù , il pandanus e il rotang, una palma rampicante. In molte zone l'intervento dell'uomo ha degradato la foresta pluviale al cui posto sono subentrate le colture, la savana o la foresta secondaria. Lungo le coste e le fasce fluviali hanno note vole sviluppo le formazioni di mangrovie.

Idrografia. La Malaysia Peninsulare ha fiumi ricchi d'acqua ma dal breve corso. I bacini più estesi si aprono sulla costa orientale: il maggiore appartiene al fiume noto come Pahang nel tratto terminale solcante la piana omonima, Jelai nella sezione mediana attraversante la Catena Centrale, Telon all'inizio. Sul versante occidentale il fiume maggiore è il Perak, che per un lungo tratto corre tra la Catena Centrale e le alture di Larut; la sezione meridionale della penisola infine è attraversata dal fiume Johore, che sfocia con un ampio estuario di fronte all'isola di Singapore. Ricchi d'acqua sono anche i fiumi della Malaysia Orientale, ma non favoriscono la penetrazione verso l'interno o per la presenza di rapide o perché la loro foce è sbarrata da banchi di sabbia; comunque il Rajang (tributario del Mar Cinese Meridionale) è navigabile per 100 km da piccoli battelli e il Kinabatangan (Mar di Sulu) per 200 km da canotti.