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Ambiente umano
Composizione etnica. Alla posizione geografica, che la rende agevole ponte tra il continente e l'Arcipelago della Sonda , si deve la complessa composizione etnica della Malaysia. Anche se oggi 3 sono i gruppi di maggior consistenza e peso politico-economico, i Malesi (60%), i Cinesi (30%) e gli Indiani (9%), numerosi sono quelli minori, dovuti a molteplici ondate migratorie e a più o meno marcate mescolanze etniche. I più antichi abitatori comprendo no circa 2.000 Semang, negritos affini agli Aeta delle Filippine, rifugiatisi nelle foreste settentrionali dove conducono vita nomade; a questi si sovrapposero i Senoi, scesi dal nord, di origine mongolica e linguisticamente appartenenti al Mon-Khmer, dediti al ladang, l'agricoltura itinerante, e infine i proto-Malesi, originari forse di Sumatra, di pelle più scura dei veri e propri Malesi (o deutero, cioè secondi, Malesi), cui si deve l'introduzione della risicoltura e delle attività marinare. Sono per lo più insediati nella parte meridionale della penisola, dove conducono vita sedentaria lavorando nelle piantagioni, a eccezione dei cosiddetti Oranglaut (uomini del mare) che vivono sulla costa occidentale dello Johor. Sostanzialmente risultato di incroci diversi è il maggior gruppo etnico, quello dei Malesi, particolarmente dediti all'agricoltura e alla pesca: vivono in piccoli villaggi in prossimità della costa, o lungo i corsi d'acqua e le vie di comunicazione, si considerano i soli autoctoni e detengono il potere politico.
Profilo sociale. La società malese è tradizionalmente divisa in due classi: l'aristocratica, formata dai componenti le famiglie dei sultani regnanti, e la contadina, tributaria della prima. Nelle città inoltre si è venuta formando anche una borghesia musulmana di lingua malese che però ha per lo più matrice araba o indiana. Gli altri due maggiori gruppi etnici, i Cinesi e gli Indiani, hanno avuto uno sviluppo sensibi le solo in tempi recenti. Solo dalla metà del secolo scorso infatti l'immigrazione cinese si è sviluppata, richiamata prima dallo sfruttamento delle miniere di stagno e poi dallo sviluppo delle piantagioni, per cessare infine dal 1950, mentre un gran numero di Indiani, specie del sud, è stato fatto affluire dagli Inglesi sul finire del secolo scorso per colmare la carenza di personale nelle piantagioni e in vari settori dell'amministrazione pubblica. I Cinesi si dedicano per lo più ad attività commerciali e industriali e vivono prevalentemente nelle città; gli Indiani sono ancora oggi fortemente rappresentati tra il personale delle piantagioni e inoltre sono attivi nell'amministrazione pubblica, nelle ferrovie, nella polizia e nel piccolo commercio.
Distribuzione. La Malaysia Peninsulare ospita circa l'80% dell'intera popolazione; nella Malaysia Orientale i Malesi predominano (60%) nel Sabah e rappresentano poco più del 20% nel Sarawak, mentre i Cinesi costituiscono il 20% della popolazione del Sabah e il 30% di quella del Sarawak; per il resto si hanno popolazioni paleoindonesiane il cui nucleo più forte è formato dai Dayak (Daiacchi), soprattutto numerosi nel Sarawak, dove costituiscono il maggior gruppo etnico, dediti, nell'interno del Paese, alla caccia, alla raccolta e al ladang e, sulle coste, alla pesca. Nella Malaysia Peninsulare la zona più popolata è la fascia occidentale, mentre l'area orientale è popolata in modo discontinuo.
Centri urbani. La vita si svolge prevalentemente in piccoli villaggi: solo un terzo dei Malaysiani vive in centri di oltre 5.000 abitanti. I centri più importanti della penisola si trovano nella parte occidentale e sono di sviluppo recente, a parte la città un tempo più nota, Malacca (Melaka), fondata dagli Arabi e a lungo il porto principale dell'intera area malese-indonesiana; decaduta per la concorrenza di Singapore, conta meno di 300.000 abitanti ed è un vivace porto commerciale e peschereccio. La capitale, Kuala Lumpur , sorge a 40 km dalla costa occidentale all'incrocio delle principali vie di comunicazione ed è servita dall'attivo porto di Kelang o Klang. Centro portuale è anche Pinang (George Town), nell'isola di Pinang: caratterizzato da un'urbanistica di modello occidentale, svolge intense attività industriali e commerciali, tra cui fondamentale la lavorazione dei minerali di stagno in raffinerie tra le più grandi del mondo. In rapido sviluppo è Ipoh, centro minerario tra la Catena Centrale e le alture di Larut; Johor Baharu deve invece la sua importanza all'essere situata nella più ricca regione risicola del Paese. Nel Sabah centri di rilievo sono il capoluogo, Kota Kinabalu, e Sandakan, mentre nel Sarawak prevalgono Kuching , il capoluogo, e Sibu.