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Spazio fisico
Morfologia. Territorialmente la Cambogia ha una sua relativa unità fisica. Essa è centrata su un'ampia depressione, che per gran parte rientra nel bacino inferiore del Mekong, ed è compresa tra le propaggini meridionali della Catena Annamitica a est e alcuni bassi rilievi (Catena dei Dangrek e Monti Cardamomi ) che la cingono rispettivamente a nord-ovest e a sud-ovest, dove il Paese spinge i suoi confini sino alla costa del Golfo del Siam. Nei rilievi affiorano le antiche formazioni paleozoiche, sovrastate da lembi del Mesozoico: questi ultimi rappresentano i resti delle coperture sedimentarie accumulatesi quando la depressione cambogiana era occupata dal mare. Per l'80% della sua superficie il territorio cambogiano, elevato pochi metri sul livello del mare, è coperto dalle recenti alluvioni fluviali del Mekong, qui attratto dalla depressione, strutturalmente un'ampia sinclinale. Essa ha la sua parte più depressa nel Tonle Sap, una superficie lacustre dai contorni mutevoli, invasa stagionalmente dalle acque del Mekong, attraverso un ramo che si distacca presso Phnom Penh dal corso principale del fiume.
Clima e flora. Alle inondazioni stagionali contribuiscono anche le piogge monsoniche, che sono copiose su tutto il territorio. Le precipitazioni più elevate si hanno sui rilievi, come sui Monti Cardamomi, dove, sul versante marittimo, si raggiungono i 5.000 mm annui; all'interno della depressione, riparata dalle alte terre periferiche, non si superano mediamente i 1.500 mm, che a Phnom Penh si abbassano a ca. 1.000 mm. Le piogge cadono tra maggio e ottobre, cui succede la stagione secca da novembre a febbraio. Nel periodo che prelude alla stagione piovosa si registrano i più alti valori della temperatura, con medie a Phnom Penh di ca. 28 °C; i valori minimi si hanno in gennaio, e naturalmente sui rilievi (circa 15 °C). Il clima, complessivamente umido e piovoso, si rispecchia nella fitta vegetazione forestale che ammanta in particolar modo i Monti Cardamomi, ricchi di essenze pregiate; su vaste aree però la foresta è stata degradata dall'uomo e al suo posto si hanno distese savaniche. Nella depressione, occupata in gran parte dalle risaie, la foresta sopravvive in lembi più o meno estesi lungo i corsi d'acqua.
Idrografia. Idrograficamente il Paese è quasi tutto legato al Mekong. Alimentato dalle piogge monsoniche, esso ha una portata massima (in ottobre) di 60.000 m³/s, che si riducono a 15.000 m³/s nel periodo di magra. Durante la piena il fiume inonda la pianura, d eposita fertile limo e irriga le risaie; esso riversa una parte delle sue acque nel Tonle Sap , la cui superficie, che in fase di secca è di 250 km 2 , aumenta sino a 10.000 km 2 .