Spazio fisico

Morfologia. L'isola di Hispaniola costituisce il maggior nodo orografico della regione insulare delle Grandi Antille. La conformazione morfologica del territorio haitiano rispecchia chiaramente la struttura dell'intero sistema caribico: gli allineamenti montuosi sono orientati approssimativamente secondo i paralleli con una marcata tendenza a convergere verso il massiccio montuoso della Cordigliera Centrale, in territorio dominicano. Le due catene principali si spingono dal centro dell'isola verso ovest, protendendosi vistosamente verso la Sierra Maestra di Cuba e la dorsale giamaicana, quasi a sottolineare la connessione diretta. Le due lunghe penisole montuose, così originate, abbracciano un'ampia insenatura, il Golfo della Gonâve, aperta a ovest: nel cuore del golfo sorge l'Isola della Gonâve, orientata in direzione nord-ovest/sud-est e separata dall'Isola di Hispaniola da due bracci di mare, il Canal de Saint-Marc e il Canal du Sud o Canal de la Gonâve. La parte centrale del territorio haitiano si presenta come una successione di allineamenti montuosi e di depressioni più o meno vaste: le principali catene sono qui le Montagnes Noires e la Chaîne de Matheaux, disposte in direzione nord-ovest/sud-est, fra le quali si apre il bacino dell'Artibonite. Fra le Montagnes Noires e la catena settentrionale si stende il Plateau Central, mentre a nord del Massiccio de la Selle, alla base della penisola sud-occidentale, si apre l'ampio e lungo corridoio d'origine tettonica, denominato Cul-de-Sac, parzialmente sommerso dalle acque lacustri dell'Étang Saumâtre. Il territorio fu soggetto nelle passate ere geologiche a due grandi sconvolgimenti orogenetici, che diedero origine agli attuali rilievi montuosi: il corrugamento laramico nell'era mesozoica e, assai più importante per i grandiosi effetti che tuttora in buona parte sussistono, il corrugamento alpino nell'era cenozoica. Tra le formazioni rocciose prevalgono quelle calcaree, che interessano più di 2/3 del territorio; sono diffuse anche quelle vulcaniche e le intrusioni cristalline, parzialmente messe in luce dai processi erosivi. I rilievi più elevati si trovano a sud, dove superano in più punti i 2.000 m; la cima più alta è il Monte La Selle (2.680 m), che si innalza alla radice della lunga penisola sud-occidentale, terminante con l'elevato Massiccio de la Hotte (Morne Macaya, 2.347 m). Più bassi sono i rilievi della tozza penisola nord-occidentale, fronteggiata a nord dall'Isola della Tortuga (Île de la Tortue ), nota in età coloniale come base di corsari.

Clima. La posizione astronomica del territorio nella zona torrida, gli influssi della calda corrente marina nord-equatoriale e lo spirare costante degli alisei di nord-est contribuiscono a caratterizzare il clima haitiano, che è di tipo tropicale ma parzialmente temperato dall'altitudine nelle aree più elevate. Le temperature medie oscillano tra i 28-30 °C dei mesi più caldi e i 23 °C di quelli più freddi; nelle regioni montuose si rilevano però temperature assai più basse, ma raramente le medie annuali scendono al di sotto dei 10 °C; le aree più calde sono le fasce costiere, specialmente quella meridionale, riparata dagli alisei di nord-est, il bacino dell'Artibonite e la depressione di Cul-de-Sac, dove le temperature medie annue superano i 35 °C. Le precipitazioni sono distribuite in modo irregolare: le aree più piovose sono i versanti settentrionale e nord-orientale del territorio, meglio esposti agli umidi alisei di nord-est, quelle più asciutte sono l'arco costiero occidentale, la valle dell'Artibonite e il corridoio di Cul-de-Sac, dove la media annua scende a valori al di sotto dei 500 mm. Le stagioni più umide sono quelle intermedie, primavera e autunno; la più povera di precipitazioni è quella invernale per l'influsso dell'anticiclone, che in quell'epoca si spinge a latitudini meno elevate avvicinandosi sensibilmente all'Equatore. Frequenti lungo le coste sono i cicloni provenienti dalle Piccole Antille.

Flora. La distribuzione e l'intensità delle precipitazioni condizionano il tipo e l'estensione del rivestimento vegetale. Le aree meno piovose dei versanti rivolti a Mezzogiorno e le depressioni della valle dell'Artibonite e di Cul-de-Sac sono caratterizzate da formazioni di savane con macchie di cespugli, erbe grasse e graminacee; nelle aree più calde e umide è diffusa la foresta tropicale, mentre nelle zone più elevate si stende la foresta di aghifoglie, povera di sottobosco. La stretta cimosa costiera del Golfo della Gonâve, tra Gonaïves e Port-au-Prince, è interessata da fitte associazioni di mangrovie.

Idrografia. Il frazionamento del territorio montuoso non consente lo sviluppo di alcun importante corso d'acqua. Il principale è l'Artibonite, lungo 250 km, che nasce in territorio dominicano dalla Cordigliera Centrale e attraversa il territorio haitiano, scendendo a nord-ovest tra le Montagnes Noires e la Chaîne de Matheaux, finché si getta con un piccolo estuario nel Golfo della Gonâve tra le cittadine di Gonaïves e di Saint-Marc. Assai minor importanza hanno gli altri corsi d'acqua, nessuno dei quali supera gli 80 km, tranne alcuni affluenti di destra dell'Artibonite; tutti poi presentano portate assai irregolari, hanno regime tipicamente torrentizio e il loro corso è frequentemente interrotto da cascate e da rapide. Fra i bacini lacustri naturali il più esteso è l'Étang Saumâtre, nella depressione di Cul-de-Sac, che si va lentamente prosciugando.