Spazio fisico

Morfologia. Strutturalmente l'isola di Giamaica costituisce uno dei tratti emersi della grande dorsale caraibica che in direzione est-ovest allaccia la zona istmica dell'Honduras orientale all'isola di Hispaniola, dove la penisola di Tiburon rappresenta il prolungamento dei rilievi giamaicani. L'isola è in complesso montuosa benché in genere priva di asperità; la prevalente morfologia è data dal vasto altopiano che l'occupa per la quasi totalità, sovrastato da una serie di brevi catene essenzialmente formate da calcari del Mesozoico e del Cenozoico. Le massime elevazioni si aggirano sugli 800-900 m (Mount Diablo, 838 m; Mount Denham, 986 m), ma nella sezione orientale dell'isola la catena delle Blue Mountains s'innalza con ripidi versanti sino ai 2.256 m dell'omonimo picco. Tra le catene s'interpongono brevi pianure alluvionali, che si allargano nella parte meridionale della Giamaica, dove si affacciano su coste basse, sovente orlate da lagune e incise da piccole baie; in più punti le formazioni coralline affiorano da un mare assai caldo e poco profondo. Le coste settentrionali invece sono in genere alte e rettilinee e si immergono rapidamente nella Fossa delle Cayman (profondità massima 7.680 m).

 

Clima e flora. Attraversata dal 18° parallelo nord, l'isola ha un clima spiccatamente tropicale, con temperature assai elevate tutto l'anno: Kingston, sulla costa sud-orientale, ha una media annua di oltre 26 °C, passando dalla media di gennaio di 25 °C a quella di luglio di 27 °C. Gli eccessi termici sono però mitigati dall'altitudine: a Hill Gardens, posta a 1.498 m sulle Blue Mountains, le medie invernale ed estiva scendono rispettivamente a 15 °C e a 18 °C. Le precipitazioni, particolarmente copiose nei mesi di maggio-giugno e di settembre-novembre, sono assai elevate, aggirandosi sui 1.800 mm annui; si hanno tuttavia marcate disparità tra la sezione orientale dell'isola, investita dall'aliseo di nord-est dove, sui versanti montuosi più esposti, cadono 5.000-6.000 mm, e la protetta costa meridionale, che ne riceve anche meno di 1.000 (786 mm a Kingston). Le differenze pluviometriche hanno determinato una certa varietà nell'ambiente vegetale, che ha subito altresì notevoli modificazioni con il progressivo estendersi delle colture di piantagione. Savane e boscaglie prevalgono nelle aree meno irrorate, mentre la bella foresta tropicale si accompagna alle più copiose precipitazioni; una fitta frangia di mangrovie orla le coste.

 

Idrografia. L'isola è caratterizzata da corsi d'acqua brevi e impetuosi, sovente interrotti da rapide e cascate; solo il Black River, che sfocia nella costa meridionale, come in genere gli altri principali fiumi giamaicani essendo lo spartiacque spostato verso nord, è parzialmente navigabile. Assai attiva è la circolazione sotterranea, data la prevalenza delle rocce calcaree, ed estesi in genere sono i fenomeni carsici.