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Ambiente umano
Popolamento ed etnia. Gli originari abitanti della Giamaica, gli Aruachi, furono decimati durante l'occupazione spagnola dell'isola; i sopraggiunti europei non furono però mai numerosi. Il grande popolamento si ebbe sotto gli Inglesi, che fecero affluire in misura sempre più rilevante schiavi negri dall'Africa, adibendoli ai lavori nelle piantagioni; si calcola che in cento anni, dal 1680 al 1780, giunsero in Giamaica 600.000 Africani. Attualmente i negri e i meticci costituiscono il 97,3% della popolazione; si hanno poi minoranze di Asiatici (Indiani, Cinesi) e di Europei. L'isola è densamente popolata (235 abitanti/km 2 ), non tanto però come altre terre antillane, e del pari il coefficiente d'incremento annuo della popolazione, dell'0,7% (1985-90), è molto più basso dei valori medi centro e sudamericani. La distribuzione degli abitanti è piuttosto irregolare; le aree più popolate sono le ricche piane meridionali, che fanno capo a Kingston, a Spanish Town e a May Pen, e la fascia costiera nord-occidentale attorno a Montego Bay.
Centri urbani. Negli ultimi anni la popolazione urbana ha registrato notevoli aumenti; nel 1963 era il 30%, nel 1982 il 46,3%, nel 1986 il 49,1%. Unica metropoli è però la capitale, Kingston (660.000 abitanti l'agglomerato urbano, comprendente anche varie cittadine satelliti tra cui Saint Andrew); centro portuale e aeroportuale fiorente di attività economiche diverse, commerciali, manifatturiere ecc., svolge anche un'importante funzione culturale in quanto sede dell'Università delle Indie Occidentali. La città è collegata per ferrovia a Montego Bay , secondo centro del Paese, anch'esso con un vivace traffico portuale. Conserva una pittoresca atmosfera spagnola la cittadina di Spanish Town, fondata probabilmente da Diego Colombo nel 1523 e rimasta dal 1535 al 1872 capoluogo dell'isola.