Storia

Dalla conquista spagnola al colonialismo.

Prima dell'arrivo degli spagnoli il Perú aveva conosciuto importanti civiltà. Almeno due nuclei di rilievo si erano stabiliti in epoca molto antica: i Chimúes al nord e i Nazcas nel centro-sud. Entrambi gravitavano sulla costa, ma erano in rapporti con le tribù dell'interno. Non lontani dai Chimúes vivevano i Mochicas e i Tallancas, che avevano per capitale la città sacra di Chanchan (nei pressi dell'attuale Trujillo). Nel I millennio a. C. si affermò la cultura di Chavín, che raggiunse tecniche elaborate soprattutto nell'uso della pietra. Ma il massimo dello splendore preispanico fu opera degli Inca, il cui consolidamento cominciò a realizzarsi intorno al sec. XII. Alla fine del sec. XV il loro dominio era un impero, che si estendeva dalla Colombia meridionale ai territori che formano l'Ecuador, il Perú, il Cile settentrionale e centrale, la Bolivia e l'Argentina nord-occidentale. La capitale era Cuzco. Agli inizi del sec. XVI la monarchia incaica entrò in crisi a causa di insoluti problemi economici e sociali. Si aggiunse, nel 1525, la decisione dell'inca Huayna Cápac di dividere il regno in due parti, affidate ai figli Huascar e Atahualpa. Ne derivò una lotta fratricida che si concluse nel 1532 con l'assassinio di Huascar. Ma l'anno precedente erano già sbarcati i conquistadores spagnoli, sotto la guida di Francisco Pizarro. Il loro peso fu notevole nella soluzione del conflitto dinastico, perché Pizarro ritenne opportuno sostenere Atahualpa. Comunque, dato che l'obiettivo della spedizione iberica era quello di impadronirsi del Perú, anche Atahualpa, nel 1533, venne eliminato, ucciso per strangolamento. L'aristocrazia incaica tentò di reagire organizzando una controffensiva: ma il tentativo naufragò in seguito alla potenza delle armi da fuoco degli spagnoli. Pizarro fondò nuove città: nel 1534 Trujillo (dal nome del suo luogo di nascita nell'Estremadura) e il 18 gennaio 1535 Lima (così detta dal nome del locale fiume Rimac). Il governo dei vincitori non fu immune da contrasti; infatti Pizarro si vide avversato dal proprio socio Diego de Almagro. Fu uno scontro fatale per entrambi. Vittorioso a Las Salinas nel 1538, Pizarro ordinò l'assassinio di Almagro. A sua volta, il 26 giugno 1541, Pizarro cadde a Lima sotto i colpi mortali di un gruppo di amici del defunto rivale. Conquistato interamente dagli spagnoli, il Perú divenne nel 1542 uno dei due viceregni creati da Carlo V per amministrare le colonie d'oltreoceano (l'altro viceregno fu il Messico). Sotto la sua giurisdizione rientrarono tutti i territori assoggettati nell'America Meridionale. Vi rimasero fino al sec. XVIII, allorché Madrid istituì il viceregno della Nuova Granada (Colombia, Ecuador e Venezuela) e il viceregno del Río de la Plata (Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e parte del Cile). L'amministrazione coloniale del Perú fu quella del resto dell'impero. Perciò diede origine allo stesso tipo di società e di organizzazione economico-politica che si plasmò nelle altre zone dell'America Latina. A Lima, capitale di viceregno, l'oligarchia assunse caratteristiche più rigide, facendo gravare maggiormente sulle classi subordinate il proprio esclusivismo. La fonte del potere risiedeva nella terra e nella proprietà delle miniere (oro, argento, rame). Questa situazione ritardò l'adesione dei creoli peruviani ai moti indipendentistici del primo ventennio del sec. XIX. In ogni modo la rivoluzione coinvolse anche Lima.