Storia

Dopo la definitiva assegnazione del territorio alla Gran Bretagna nel 1815, questo venne organizzato come colonia nel 1832, con capitale Georgetown. Numerosi immigrati asiatici, specialmente Indiani, si dedicarono all'agricoltura, senza però fondersi con i precedenti coloni (ex schiavi) africani, e la popolazione si sviluppò in compartimenti stagni. Nel 1953 fu concesso l'autogoverno interno e nelle elezioni tenute lo stesso anno trionfò il People's Progressive Party (PPP), guidato da Cheddi Jagan, di fede marxista, ma inviso alla comunità afro. Scoppiati tumulti, il governatore britannico annullò i risultati elettorali e per un certo periodo amministrò il territorio con norme provvisorie. Jagan ascese comunque al governo, dopo i successi elettorali colti nel 1957 e nel 1961. Nel 1964 il governatore britannico introdusse il sistema elettorale proporzionale: come conseguenza di questo mutamento le elezioni dello stesso anno portarono al potere i due partiti d'opposizione coalizzati: il People's National Congress (PNC), espressione della comunità afro, e la United Force (UF), partito degli europei. Primo ministro divenne L. F. S. Burnham (PNC) che, concluse le trattative con Londra, nel maggio 1966 poté proclamare l'indipendenza. La Costituzione del 1970 istituì la Repubblica, di cui A. Chung fu nominato presidente. Nonostante la salda maggioranza parlamentare, le difficoltà socio-economiche indussero Burnham (sempre riconfermato capo del governo) a introdurre nel 1977 lo stato d'emergenza. Con la modifica costituzionale del luglio 1978 il premier assunse poi di fatto i pieni poteri, inclusa (dall'ottobre 1980) la presidenza della Repubblica. Nelle elezioni generali del dicembre 1985 il PNC risultava ancora vincitore e venivano nominati Hugh Desmond Hoyte presidente della Repubblica, in luogo del predecessore morto in agosto, e Hamilton Green primo ministro. Come obiettivi prioritari di governo venivano posti la liberalizzazione dell'economia e il miglioramento dei rapporti con il Venezuela, turbati dalla disputa territoriale sulla regione di Essequibo. Si ottenevano comunque progressi solo nel campo delle relazioni internazionali, sia per la normalizzazione dei rapporti con il Venezuela e il Brasile, sia per l'entrata della Guyana nell'OAS (Organizzazione degli Stati Americani) nel 1991, mentre non si facevano passi avanti sul fronte economico. Nel 1992 le elezioni presidenziali e legislative registravano la vittoria del PPP, che vedeva assegnare la carica di presidente della Repubblica a Cheddi Jagan e quella di primo ministro a Samuel Hinds. Alla morte di Cheddi Jagan (marzo 1997), gli succedeva ad interim il premier Samuel Hinds, che cedeva la guida del governo a Janet Jagan, la vedova del defunto presidente. In seguito alle elezioni presidenziali e legislative della fine del 1997, Samuel Hinds comunque ritornava a ricoprire la carica di primo ministro, mentre Janet Jagan veniva eletta presidente della Repubblica. Dopo aver avviato con il leaderdell'opposizione un programma di riforme costituzionali, nell'agosto 1999 la Jagan si dimetteva, incaricando Bharat Jagdeo, ministro delle Finanze, di sostituirla fino alla scadenza del mandato presidenziale. Le elezioni presidenziali del marzo 2001 riconfermavano a capo dello Stato Bharat Jagdeo e il PPP, appoggiato dalla componente indiana e asiatica, riusciva per la terza volta a sconfiggere il suo rivale storico, il PNC. Nell'agosto 2006 si svolgevano le elezioni presidenziali vinte da Jagdeo con il 54.6% dei voti.