Spazio fisico

 

Morfologia. Nei suoi tratti generali il territorio dell'Honduras corrisponde a un vasto altopiano, esteso da una sponda all'altra dell'istmo e percorso da catene montuose con prevalente andamento ovest-est. Geologicamente il Paese poggia su un imbasamento di rocce cristalline che affiora ampiamente nella sezione settentrionale. Piegato nell'era paleozoica e successivamente spianato dalla lenta erosione, tale zoccolo fu violentemente interessato dai moti orogenetici del Cenozoico, propri all'intera area istmica, che provocarono numerose fratture con conseguente fuoruscita di magma; gli espandimenti lavici e gli apparati vulcanici sono presenti nella parte meridionale del Paese, collegandosi a quell'allineamento di vulcani che corre lungo tutta l'America Centrale. Al di sopra dello zoccolo si hanno strati sedimentari mesozoici e cenozoici, questi ultimi particolarmente estesi nella sezione occidentale dell'altopiano; una copertura quaternaria caratterizza la Mosquitia e la pianura costiera nord-orientale.

 

Orografia. L'orografia è complessa, specie nella zona centrale e più compatta dell'altopiano, sovrastata da brevi catene (Montañas de Comayagua, Cordillera de Motecillos, Sierra Opalaca, Montaña La Sierra ecc.) in più punti superiori ai 2.000 m e culminanti nei 2.849 m del Cerro Las Minas, nella Sierra de Celaque; da tale nucleo di alte terre si diparte verso nord una serie di dorsali montuose, dall'andamento sud-ovest/nord-est più nettamente delineato, quali i Cerros de Cangreja (2.435 m), la Montaña La Esperanza, la Sierra de Agalta (2.590 m) e le Montañas de Colón, che talvolta raggiungono il litorale caribico, determinando una costa in alcuni tratti alta e rocciosa: tale è, per esempio, quella fronteggiata dall'arcipelago delle Islas de la Bahía. Il fronte costiero atlantico si sviluppa per 500 km, dal Golfo dell'Honduras al capo Gracias a Dios, ed è orlato di lagune (Los Micos, Guaimoreto, Ibans Ébano, Brus, Caratasca ecc.); qui si estendono le maggiori pianure honduregne, le quali peraltro occupano solo una limitata porzione del complessivo territorio. Tra le principali sono la Piana di Sula, estesa alla foce del fiume Aguán, e soprattutto la Mosquitia, in buona parte paludosa; un'altra vasta area pianeggiante si affaccia a sud-ovest sul Golfo di Fonseca, dove sbocca il fiume Choluteca.

 

Clima. L'Honduras ha un clima tropicale, ampiamente influenzato però dalla marittimità del fronte caribico e, nell'interno, mitigato dall'altitudine. Le coste e i bassopiani registrano temperature medie annue di 27-30 °C, con lievissime escursioni termiche diurne e stagionali, mentre tra gli 800 e i 1.500 m d'altitudine ( tierras templadas ) si hanno medie di 20-25 °C; i valori decrescono ulteriormente a quote più elevate ma non scendono in nessun luogo al di sotto dei 15 °C. Le precipitazioni, copiose da ottobre ad aprile, sono molto abbondanti nella fascia caribica, direttamente investita dall'aliseo di nord-st e che riceve in media 2.500-3.500 mm di pioggia annui (3.600 mm a Tela); si attenuano sulla fascia rivolta al Pacifico e soprattutto nelle valli interne, chiuse agli influssi delle masse d'aria marittime e dove cadono in media 900-1.400 mm di pioggia all'anno (1.000 mm a Tegucigalpa).

 

Flora. Assai ricco è il manto vegetale dell'Honduras: la foresta pluviale, comprendente il cedro, il mogano, la ceiba, la sapodilla ecc., domina nei bassopiani, lungo i versanti settentrionali delle catene montuose e in genere delle aree più umide, cedendo al di sopra dei 1.500 m ai boschi di querce e conifere; la savana occupa invece le zone più asciutte e le coste sono spesso orlate di mangrovie.

Idrografia. La rete idrografica dell'Honduras è nel complesso piuttosto irregolare. Lo spostamento verso sud della linea spartiacque fa sì che i maggiori fiumi sfocino nel Mar delle Antille; vi scendono con vallate spesso tortuose, ma che rappresentano tuttora assai utili mezzi di accesso all'interno del Paese: l'Ulúa , il più importante fiume honduregno, che solca la ricca piana di Sula, il citato Aguán e il Patuca; quest'ultimo è il più lungo corso d'acqua del Paese (se si esclude il Río Coco, che segna gran parte del confine col Nicaragua), di cui attraversa l'intera sezione sud-orientale, ma di scarso rilievo come via di comunicazione, in quanto corrisponde in gran parte alla semidesertica Mosquitia. Due sono infine i principali fiumi del versante pacifico: il Goascorán, che segna per un buon tratto il confine con El Salvador, e il Choluteca, che nasce presso Tegucigalpa.