Ambiente umano

Popolamento. All'inizio del XVI secolo, all'epoca della conquista spagnola, l'Honduras era popolato da circa un milione di Amerindi: nell'area settentrionale dell'altopiano vi erano genti di lingua nahua e maya; questi ultimi avevano edificato splendide città, tra cui la famosa Copán. Nelle regioni centrali e occidentali vi erano tribù di lingua mixe e lenca che, con quelle di lingua caribe della fascia atlantica, costituivano i più antichi abitanti del Paese. Infine, a sud e nella Mosquitia si trovavano le più settentrionali genti di lingua chibcha dell'America istmica. I colonizzatori si stabilirono sulle alte terre che, a causa delle migliori condizioni climatiche e dei fertili terreni vulcanici, sono tuttora l'area più fittamente popolata del Paese, dove si trova anche la capitale. Durante il dominio spagnolo si ebbe una profonda mistione con gli indios tanto che i creoli, i discendenti cioè degli Spagnoli, pur restando i detentori delle leve del potere, sono solo l'1% della popolazione attuale. Dopo la decimazione degli indigeni perpetrata dai conquistadores , tra i secolo XVIII e XIX furono introdotti nell'Honduras neri africani, adibiti al lavoro delle piantagioni; in parte puri, in parte meticciati con gli Amerindi ( zambos ), essi vivono soprattutto nella pianura caribica.

Sviluppo demografico e distribuzione. L'incremento demografico è restato a lungo piuttosto basso; valori molto elevati si hanno a partire solo da questo secolo, in cui si è passati dai 500.000 abitanti del 1910 ai 1,3 milioni del 1950 e agli odierni 6,5 milioni circa. L'Honduras è tuttavia ancora scarsamente popolato: semidesertica (2 abitanti/km 2 ) è La Mosquitia, corrispondente al dipartimento di Gracias a Dios, mentre sulle alte terre e nelle fertili pianure costiere l'addensamento umano è più elevato. Unica grande città è Tegucigalpa, centro politico, storico e culturale nonché attivo mercato di una vasta zona agricola delle alte terre centro-meridionali; notevole sviluppo ha però registrato San Pedro Sula, sede, insieme alla capitale, delle principali industrie del Paese. Seguono i porti caribici di La Ceiba, Tela e Puerto Cortés , sbocco questo di San Pedro Sula.