Ambiente umano

Popolamento e composizione etnica. Con le sue accoglienti e fertili alteterre vulcaniche El Salvador esercitò sempre una notevole attrazione sugli Spagnoli. Essi poterono insediarsi facilmente nel Paese dove mancavano organizzazioni politiche indie in grado di opporsi alla loro penetrazione; i Pipil, il popolo più evoluto di estrazione azteca, insediato sugli altipiani, accettò docilmente i nuovi venuti. In conseguenza di ciò si ebbe una rapida assimilazione dell'elemento indio che oggi, estraneo a ogni organizzazione tribale, rappresenta il 10% circa dell'intera popolazione. In numero largamente predominante sono i meticci o ladinos , pari all'89% del totale e, come in tutto il Centramerica, difficilmente classificabili dal punto di vista dei caratteri somatici. I Creoli sono l'1% e vivono in maggior parte nei centri urbani, in particolar modo a San Salvador che, fondata dai conquistadores, è stata da allora il principale centro del Paese.

 

Sviluppo demografico. La popolazione salvadoregna era agli inizi numericamente assai ridotta; ha cominciato ad aumentare rapidamente nel secolo scorso. Nel 1821 El Salvador ospitava 400.000 abitanti, saliti a 800.000 nel 1894 e a 1,4 milioni al censimento del 1930. Accrescimenti ancor più rapidi si ebbero successivamente: nel 1949 il censimento registrò 1,8 milioni di abitanti. Più in generale, la rilevante popolazione del Paese è in rapporto alla fertilità del suolo nella fascia vulcanica, in cui appunto si registrano le densità più forti, con valori massimi nella sezione centrale, che ospita San Salvador; la densità si abbassa nella pianura costiera, dove predominano le vaste haciendas, e nelle zone più interne.

 

Agglomerati urbani. La popolazione vive per oltre la metà nei villaggi e nelle piccole proprietà, le fincas, oppure negli agglomerati annessi alle grandi aziende. Le città non sono numerose: la maggiore, di gran lunga, è la capitale San Salvador, in una posizione favorevole alle falde del vulcano omonimo e relativamente vicina alla costa, cui è oggi ben collegata da un'autostrada e dove ha il suo sbocco marittimo nel porto di La Libertad. La città ha subito frequenti terremoti ed è stata più volte riedificata; vi si svolgono le principali attività economiche, commerciali e culturali dello Stato. Secondo centro del Paese è Santa Ana, unita alla capitale dalla ferrovia e dalla Carretera Panamericana. A queste stesse linee di comunicazione fanno capo altri popolosi centri delle alteterre, tra cui Sonsonate e San Miguel, che hanno i loro sbocchi portuali sul Golfo di Fonseca.