Spazio fisico

Morfologia. La regione fu sottoposta nell'era paleozoica all'orogenesi ercinica che diede origine a una serie di allineamenti montuosi, successivamente logorati e peneplanati dall'erosione meteorica; in seguito fu più volte sommersa dal mare, con conseguente formazione di potenti strati di sedimenti, in prevalenza arenarie, calcari e conglomerati, d'origine sia marittima sia continentale, sovrapposti alle rocce di base risalenti al Cambriano e anche al Precambriano o Archeozoico (scisti in prevalenza, che formano lo zoccolo continentale dell'Africa). L'orogenesi alpino-himalayana cominciò a manifestarsi già nel Mesozoico, raggiungendo però il suo massimo sviluppo nell'era cenozoica; ne ebbero origine i poderosi allineamenti montuosi che interessano il territorio marocchino, disponendosi fra loro paralleli se si eccettua il Rif (Er Rif), con direzione predominante nord-est/sud-ovest: dal Mediterraneo alla valle del Draa si susseguono infatti le catene del Rif, dell'Atlante (Medio e Alto) e dell'Anti Atlante

Rilievi. Il Rif, formato in prevalenza da rocce mesozoiche, si estende ad arco lungo la costa mediterranea con la convessità rivolta a sud-ovest tra la bassa valle del fiume (oued ) Moulouya e lo Stretto di Gibilterra, oltre il quale si raccorda geologicamente con le catene della Cordigliera Betica; è un allineamento compatto, che attinge nel Monte Tidirhine i 2.456 m. A sud dell'accentuata depressione tettonica rappresentata dal cosiddetto "corridoio di Taza", che digrada progressivamente fino a confluire da sinistra nella valle del Moulouya, si erge la catena del Medio Atlante, delimitato a est dalla valle superiore del Moulouya, mentre a ovest digrada dolcemente verso la pianura costiera atlantica del Rharb; ha struttura in parte tabulare e in parte corrugata e tocca i 3.340 m nell'Adrar-Bou-Nasseur. Procedendo verso sud succede l'Alto Atlante che si salda al Medio Atlante mediante la regione montuosa di Beni-Mellal; si tratta di una catena continua, possente ed elevata, con cime superiori ai 4.000 m (Djebel Toubkal, 4.165 m, massima elevazione del Marocco e di tutta l'Africa settentrionale), che si estende per oltre 700 km con fianchi profondamente in cisi da lunghe vallate. La catena si presenta più stretta ed elevata nel settore occidentale, a ovest del Tizi n'Tichka (2.270 m), uno dei suoi valichi principali, più ampia ma con cime ancora molto alte in quello centrale, mentre nel settore orientale è assai più bassa con una serie di minori allineamenti divergenti a ventaglio, trapassando gradualmente nell'arido altopiano che si stende in prossimità del confine con l'Algeria. A sud-ovest l'Alto Atlante si salda mediante il massiccio vulcanico del Dje bel Siroua (3.304 m) con l'Anti Atlante, grande piega che ha fatto sollevare le antiche rocce precambriane e paleozoiche, e che si abbassa a sud verso la valle del Draa e le prime hamada sahariane

Pianure costiere. Il versante meridionale del Rif e quelli settentrionali del Medio e dell'Alto Atlante digradano dando origine a un vasto altopiano, cui succede una serie di pianure costiere, fertili e assai popolate, che costituiscono anzi i vertici della geografia umana del Paese. La maggiore è quella settentrionale (il Rharb), compresa tra il Rif e il Medio Atlante e attraversata dal Sebou; fra le estreme propaggini sud-occidentali dell'Alto Atlante e l'Anti Atlante si apre la piana del Souss, che, come il Rharb, è un'ampia depr essione colmata da recenti alluvioni. Altre pianure atlantiche sono quelle formate dall'Oum-er-Rbia e dal Tensift. Sul Mediterraneo si stende una sola vasta pianura, corrispondente alla bassa valle del Moulouya. Il Marocco ha uno sviluppo costiero di 1.750 km; mentre le coste atlantiche sono in genere unite e basse, quelle mediterranee, tranne che in corrispondenza delle foci fluviali, sono piuttosto alte e frastagliate per la prossimità al mare della catena del Rif

Clima. La posizione astronomica situa il Marocco nella zona temperata calda, ma la sua morfologia e i differenti influssi marittimi, cui è soggetto, determinano condizioni climatiche assai diverse da zona a zona. Il clima mediterraneo interessa la regione montuosa del Rif, specialmente le parti meno elevate del suo versante esterno, il clima atlantico la parte occidentale del Paese, il clima continentale le regioni interne montuose, il clima sahariano tutto il territorio che si stende a sud dell'Alto Atlante. Le temperature sono generalmente miti sulle fasce costiere e tendono ad aumentare procedendo verso sud, dove però vengono mitigate dalla prossimità della fredda corrente delle Canarie: così a Tangeri e a Casablanca la temperatura media annua è di circa 17 °C, a Safi di 20 °C, ma ad Agadir di 18 °C. Dalle aree costiere a quelle dell'interno si accentuano progressivamente le escursioni termiche sia giornaliere sia stagionali; nelle aree più interne le massime assolute estive possono raggiungere i 50 °C (Altopiano di Tadla) e le minime invernali toccare anche i -20 °C (Djebel Toubkal). Le precipitazioni in genere diminuiscono da nord a sud e da ovest a est. L'area più piovosa (oltre 800 mm annui) è rappresentata dal Rif occidentale e dal versante atlantico del Medio Atlante, quella più arida (meno di 200 mm) dai territori desertici meridionali; le pianure costiere e le aree esterne di pedemonte ricevono precipitazioni varianti in media tra i 400 e gli 800 mm, nel resto del Paese si hanno oscillazioni tra i 200 e i 400 mm. La neve è frequente d'inverno nelle aree montuose più elevate, dove, al di sopra dei 2.000 m, persiste sul terreno da 2 a 3 mesi nel Rif, da 3 a 4 nel Medio e ancor più nell'Alto Atlante

Flora. Il Marocco appartiene alla regione floristica mediterranea, benché vi crescano specie mancanti nelle altre regioni dell'Africa settentrionale e presenti invece nella Penisola Iberica (per esempio la tuia ), oppure nelle Isole Canarie, che fino al Cenozoico formavano con il Marocco un'unica entità geomorfologica. Belle foreste si trovano sugli umidi versanti esterni dell'Atlante e sul Rif, dove tra l'altro alligna il cedro; la steppa cespugliosa con predominio dell'alfa e di altre graminacee caratterizza gran parte del Paese. In fine nel Marocco meridionale appaiono specie sahariane o tropicali, come le acacie. Il paesaggio vegetale spontaneo però è stato profondamente alterato dall'uomo, che ha ridotto l'estensione del bosco originario in favore del pascolo, ha messo a coltura vaste aree e ha introdotto nuove specie, come il fico d'India e l'eucalipto

Idrografia. La disposizione dei rilievi montuosi, nella parte centrale del territorio, condiziona la struttura a raggiera dell'idrografia marocchina. Verso l'interno scendono vari corsi d'acqua (Ziz, Guir ecc.), che per essere insufficientemente alimentati si perdono nel deserto e rientrano quindi nella vastissima area endoreica dell'interno dell'Africa settentrionale dando però vita a tutta una serie di oasi. I corsi d'acqua che scendono al mare, grazie alle precipitazioni relativamente abbondanti sui versanti montuosi esterni, hanno uno sviluppo ben maggiore, ma un regime assolutamente torrentizio per la grande irregolarità delle precipitazioni. Alle lunghe magre estive, culminanti in settembre, succedono portate abbondanti e piene violente ma brevi, dovute alle piogge invernali. Essi svolgono inoltre un'intensa azione di erosione e di deposito; sono quindi caratterizzati da profonde gole, frane frequenti, imponenti conoidi di deiezione e abbondante materiale detritico, che ingombra gli alvei fluviali. Il fiume principale è l'Oum-er-Rbia , che nasce dal Medio Atlante e che, attraversati gli altopiani del Chaouia, sfocia nell'Atlantico poco a nord di El-Jadida. Gli altri maggiori corsi d'acqua del versante atlantico sono i citati Sebou , Tensift e Sous. Nel settore sud-occidentale del Paese si sviluppa il Draa, fiume atlantico quanto a foce (raggiunge però l'oceano solo negli anni più piovosi) ma sahariano per origine poiché nasce dal versante interno dell'Alto Atlante; è teoricamente il più lungo fiume (circa 1.200 km) del Marocco, ma il corso medio e inferiore è normalmente asciutto. Il principale tributario del Mediterraneo è il Moulouya , che scorre tra le catene del Medio e dell'Alto Atlante