Ambiente umano

Indice articolo

  1. Marocco
  2. Storia
  3. Economia
  4. Ambiente umano
  5. Spazio fisico

Composizione etnica. Nonostante la profonda arabizzazione del Paese, la popolazione marocchina è tuttora costituita in gran parte dal gruppo etnico berbero, che si è conservato in tutta la sua purezza nelle regioni montuose più appartate dell'interno; l'immigrazione araba, che ebbe inizio nel VII secolo protraendosi per alcuni secoli, non fu massiccia e non riuscì a intaccare la compatta unità etnica del mondo berbero; l'elemento arabo predomina infatti soltanto nelle pianure e nel Rif occidentale. Tuttavia, data la difficoltà se non l'impossibilità di distinguere il più delle volte gli Arabi dai Berberi, si parla spesso genericamente di popolazioni arabo-berbere. Nella regione dell'Anti Atlante si ebbe inoltre un'infiltrazione negra, che ha dato origine a meticciamenti con i Berberi . Caratteristica fu anche l'immigrazione ebraica, particolarmente intensa tra i secolo XIV e XVII; attualmente gli Ebrei sono in netta diminuzione, così come la popolazione d'origine europea, Francesi e Spagnoli

Sviluppo demografico. La popolazione marocchina è cresciuta in questo secolo con un ritmo elevatissimo, per effetto delle migliorate condizioni di vita: nel 1931 era di 6 milioni di abitanti, quasi raddoppiati nel 1961. I valori demografici più elevati si registrano nelle aree costiere, in particolare nella zona di Tangeri e nel retroterra di Casablanca. Procedendo verso l'interno la densità decresce ma in misura ineguale, secondo le possibilità economiche delle varie zone, sino a giungere nella regione sahariana e nel settore orientale del Paese a valori semidesertici (4/5 abitanti/km 2 ). Dove lo consentono le condizioni climatiche e la fertilità dei suoli la popolazione è sedentaria e vive raccolta in villaggi; nelle zone più povere e aride, dove le attività economiche sono strettamente legate alla pastorizia, la popolazione vive in tende e si sposta continuamente alla ricerca di sempre nuovi pascoli per il bestiame. Caratteristici sono nell'Alto Atlante i villaggi fortificati (ksar) a difesa delle razzie che un tempo esercitavano i nomadi del Sahara

Urbanesimo e città. Circa un terzo della popolazione urbana si concentra a Casablanca (o Dar-el-Beida), moderna metropoli industriale, commerciale e portuale, sviluppatasi vertiginosamente a partire dai primi anni del secolo. Il Marocco vanta inoltre quattro città "imperiali": Rabat, l'odierna capitale, Fès, Marrakech e Meknès ; si tratta di antiche città islamiche, sorte in epoche diverse come sedi del governo centrale delle differenti dinastie che si avvicendarono al potere, sviluppatesi come vivaci centri di mercato e recentemente anche come centri industriali e turistici. Di grande interesse è la struttura di queste città e di alcune altre minori: nel Marocco infatti l'urbanesimo islamico ha elaborato i suoi modelli più caratteristici con la cinta muraria, il souk o mercato, le eleganti e splendidamente decorate moschee, la casbah o cittadella, la mellah o quartiere ebraico; accanto alla Medina, o città antica, normalmente su un'area completamente distinta, sono sorti in età coloniale i quartieri residenziali di tipo europeo, che si sono sviluppati in modo autonomo. Città antichissima è Tangeri, in ottima posizione sullo Stretto di Gibilterra, che grazie allo statuto di città internazionale fu centro bancario e finanziario assai fiorente; oggi va riprendendo importanza come scalo marittimo (sbocco in particolare della regione del Rif) e stazione climatico-balneare. Altre città di rilievo sono Salé, quasi congiunta alla capitale, Tétouan, già capoluogo del Marocco spagnolo, i porti atlantici di Safi e Kénitra, e Oujda , importante nodo ferroviario in prossimità del confine con l'Algeria