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Ambiente umano
Composizione etnica. Il fondo più antico della popolazione libica è rappresentato da gruppi berberi che le successive invasioni di popoli arabi (Beni Hilal, Beni Sulaim ) hanno via via confinato nelle aree-rifugio del Paese, e in particolare sopra i rilievi della Tripolitania. Nel Gebel Nefusa queste antiche popolazioni, che vivono nei caratteristici kasr, hanno conservato in parte la loro identità, ma per il resto il Paese è popolato da popolazi oni arabo-berbere, con un'elevata percentuale di Arabi puri. A parte stanno le popolazioni sahariane, come i Tuareg e i Tebu. I primi popolano le oasi della Tripolitania e di gran parte del Fezzan, e cioè le zone ricche di testimonianze umane che rimandano alle più antiche popolazioni sahariane e ai Garamanti d'epoca romana; i secondi sono confinati nelle oasi più meridionali e sono notoriamente popolazioni sahariane con tracce di sangue "nero". Ai Romani si deve la prima colonizzazione delle zone costiere libiche, e con ciò il loro stabile popolamento, che conobbe poi sotto gli Arabi una nuova fioritura. La valorizzazione delle terre libiche non fu però mai piena e successivamente, sotto il dominio ottomano, il Paese conobbe una decadenza penosa. La conquista italiana rivitalizzò, sia pure nelle forme proprie del colonialismo, l'economia libica e creò solide basi al popolamento delle regioni costiere, sia attraverso l'ammodernamento dell'agricoltura, sia attraverso l'impulso commerciale dato alle città
Sviluppo demografico. Al primo censimento del 1931 vi erano in Libia 704.000 abitanti, divenuti 848.600 nel 1936. L'aumento fu però dovuto all'immigrazione italiana: in quell'anno il 13% della popolazione era infatti rappresentato da Italiani (112.600), in larga parte agricoltori. Dopo l'ultima guerra la presenza italiana diminuì; le attività petrolifere hanno però trattenuto in Libia alcuni tecnici europei e statunitensi attirando altresì rilevanti masse di manodopera da altri Paesi arabi. Nel frattempo, col miglioramento generale delle condizioni di vita, la popolazione è sensibilmente aumentata e oggi essa è di 5,6 milioni di abitanti. Le aree più popolose sono quelle intorno a Tripoli e a Bengasi. All'interno la popolazione è concentrata nelle oasi. Si hanno altresì cospicui gruppi di nomadi e seminomadi, che fanno capo però ai centri oasici, alcuni dei quali assai popolosi, come Gadames, Sebha, Gat, Murzuch , Cufra
Centri principali. Oggi nel deserto sorgono i centri petroliferi, che hanno attratto in molti casi gli abitanti delle oasi. L'organizzazione territoriale del Paese fa capo naturalmente ai centri costieri e in particolare alle due maggiori città: Tripoli, che è la più popolosa e la più vivace del Paese, anche per la sua rilevante attività portuale e industriale, e Bengasi, capoluogo storico della Cirenaica, anch'essa con funzioni portuali. Altri centri costieri importanti sono Misurata e Derna, rispettivamente in Tripolitania e Cirenaica, vitalizzate dai loro entroterra agricoli . Sulle coste del Golfo della Sirte sono sorti nuovi centri che fungono da sbocco del traffico petrolifero: tra questi il principale è Marsa Brega. Città di recente fondazione è El Beida , voluta dall'ultimo re senusita, situata sui rilievi cirenaici