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Ambiente umano
Popolamento e gruppi etnici. Già abitata da gruppi affini ai Pigmei o ai Boscimani, l'Uganda fu successivamente invasa da popolazioni agricole bantu, quindi da genti pastorali camitiche: a quest'incontro si deve la nascita dei regni che hanno contraddistinto la storia del Paese. L'istituirsi di un'organizzazione aristocratica si può spiegare con l'avvento dei primi gruppi camitici, che imposero facilmente la loro superiorità di allevatori ai popoli agricoltori. Questi, soggiogati dal genere stesso di vita degli invasori, dalla loro alta statura, dagli animali su cui basavano l'economia, formarono ben presto una classe sociale inferiore soggetta ai pastori; da questa differenziazione di classe trasse origine, verso il XV secolo, il regno di Kitara, che germinò i successivi regni, tra i quali il più potente fu, per lungo tempo, quello di Nyoro (BaNyoro). Il predominio del regno dei Ganda (BaGanda) è recente e si deve all'appoggio ricevuto dagli Inglesi. Anche da ciò derivano il ruolo preminente di questo popolo nell'odierna vita del Paese e la stessa prevalenza numerica (circa 19%). Gli altri principali gruppi bantu sono i BaNyankore (10,2%), i BaSoga (8,5%) e i BaKiga (8,6%). Numerosi sono anche i gruppi nilotici (Langi, 6,1%, Acholi o Acioli, 4,6%, Madi, ecc.) e niloto-camitici (Teso, Karamojong) stanziati per lo più nel nord e nell'est del Paese. In Uganda vivono oggi parecchi Tutsi (BaTutsi) profughi del Ruanda e gruppi niloto-camitici emigrati dal Sudan meridionale. Gli Europei non sono più di 10.000, mentre gli Asiatici (Indiani e Pakistani), venuti in Uganda come nel Kenya all'inizio del secolo, sono stati oggetto di un'espulsione praticamente totale operata da Idi Amin Dada, che ne espropriò le terre.
Sviluppo demografico e distribuzione. Al 1948 risale il primo censimento del Paese, che registrò 4,9 milioni di abitanti. Le maggiori densità si registrano nella fascia intorno al Lago Vittoria, per le favorevoli condizioni offerte dall'agricoltura di piantagione; gli insediamenti in queste zone fertili e popolose sono costituiti da piccoli nuclei familiari sparsi in mezzo alla campagna. Relativamente elevata è anche la densità nella zona del monte Elgon, dove si sono estese le piantagioni di caffè, e nel distretto di Kigezi, una ricca area di tabacchicoltura. Le aree meno popolate sono quella savaniche del nord (area degli Acholi) e del nord-est. Le popolazioni niloto-camitiche di quest 'ultima regione, tra cui i Karamojong, praticano una forma di seminomadismo, spostando i loro villaggi (capanne emisferiche disposte a cerchio intorno allo spiazzo per il bestiame) dopo un certo numero di anni. In tutto il Paese l'urbanesimo è poco sviluppato, ma è in progressiva espansione.