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Spazio fisico
Morfologia. Il Paese occupa la sezione più orientale del continente africano (il cosiddetto "corno d'Africa" tra il Golfo di Aden e l'Oceano Indiano) e rappresenta dal punto di vista geologico e strutturale la fascia marginale della regione etiopica. Il territorio poggia su un imbasamento di rocce cristalline archeozoiche, che raramente però affiora, in quanto è quasi ovunque ricoperto da strati sedimentari, mesozoici e cenozoici; rilevanti sono ovunque le manifestazioni dell'attività erosiva. La parte affacciata al Golfo di Aden, diretta continuazione degli altopiani etiopici, è montuosa, presentando una serie di aridi tavolati rotti da valli e depressioni; l'estremo bordo settentrionale dell'Altopiano Somalo appare simile a una catena, fortemente incisa dall'erosione e dalla degradazione degli agenti atmosferici; il Monte Surud, quasi a picco sul mare, tocca i 2.408 m. Limitatissime sono infatti le pianure lungo la costa settentrionale, che è specialmente rocciosa verso il Capo Guardafui, nudo promontorio all'ingresso del Golfo di Aden. La sezione maggiore del Paese (Migiurtinia, Mudugh) è però formata da lievissimo digradare degli altopiani etiopici che via via cedono il posto, verso sud, a estese pianure costituite da de positi neozoici e da strati alluvionali recenti. A partire dalla valle del Nogal la fascia litoranea, pianeggiante, si amplia; lungo le coste (Mudugh, Benadir) si hanno formazioni dunose, che nell'Oltregiuba sono fronteggiate da un festone di isolotti.
Clima. La "mesopotamia" formata dall'Uebi Scebeli e dal Giuba costituisce la parte geograficamente più importante della Somalia e ciò non solo per la presenza dei due fiumi, ma anche per le migliori condizioni climatiche di cui gode. Si hanno qui le precipitazioni più abbondanti di tutto il Paese (tra i 250 e i 500 mm annui) in generale aridissimo, specie nella sezione settentrionale (da 100 a 250 mm annui). L'aridità deriva dalla posizione della Somalia, che resta parzialmente estrane a alla circolazione monsonica; i venti infatti spirano da nord-est a sud-ovest e viceversa, pressoché paralleli quindi alla costa. Così il monsone umido meridionale, che si manifesta d'estate, lambisce marginalmente il Paese e arreca perciò limitati benefici; le piogge relativamente più copiose si verificano nei periodi di transizione, soprattutto di primavera, e sono dovute a scambi d'aria a corto raggio tra mare e terra, analoghi alle brezze. Le temperature, data la posizione equatoriale del Paese, sono elevate, benché l'azione mitigatrice del mare si faccia sentire sulla costa: a Mogadiscio si hanno oscillazioni annuali trai 25 e i 27 °C, mentre nell'interno la media annua supera i 30 °C.
Flora. Paese poco popolato, la Somalia ha regioni ancora ricche di aspetti selvaggi: nelle foreste a galleria lungo il Giuba e l'Uebi Scebeli si trova gran parte della tipica fauna africana. Altrove si entra nell'ambiente delle savane, per lo più povere, arbustive, con acacie e piante essenziali, come la mirra, l'incenso, l'oricello, prodotti questi che un tempo rendevano famoso il Paese, specie la Regione della Migiurtinia.
Idrografia. Anche idrograficamente la Somalia rappresenta l'estrema orlatura dell'Etiopia; i due unici grandi fiumi del Paese, il Giuba e l'Uebi Scebeli, sono alimentati dall'altopiano etiopico, da cui scendono percorrendo lunghe e ampie vallate, sicché alla Somalia spetta solo il loro tratto inferiore. L'Uebi Scebeli, specialmente, considerato il maggior fiume dell'Africa orientale, ha un bacino esteso e una portata notevole, benché sia soggetto a un regime nettamente torrentizio; esso confluisce nel Giuba dopo un lungo percorso parallelo alla costa, a causa di allineamenti dunosi che ne impediscono lo sbocco nel mare. Per il resto si hanno modestissimi corsi d'acqua che incidono il tavolato della Migiurtinia con un letto quasi sempre asciutto.