Spazio fisico

Morfologia. Prevalentemente montuoso, il territorio del Ruanda occupa nel cuore dell'Africa equatoriale una regione di alte terre, con livello medio tra i 1.200 e i 2.000 m, che strutturalmente si ricollega agli altopiani dell'Africa orientale. Nell'insieme il Ruanda corrisponde a una zolla archeozoica, che lascia ancora scorgere la superficie originaria dell'imbasamento cristallino; essa fu sollevata nell'Era Cenozoica dalle potenti dislocazioni che determinarono il progressivo aprirsi della Rift Valley, la gigantesca fossa tettonica che attraversa l'Africa dal Lago Malawi ( Niassa) al Golfo di Aden proseguendo, oltre il Mar Rosso, sino in Siria. La formazione di tale fossa ha dato vita a un'imponente attività vulcanica; nei Monti Virunga (massima vetta è il Karisimbi, 4.507 m), all'estremità nord-occidentale del Paese, si hanno vulcani ancora attivi. Il territorio si presenta come un vasto altopiano dal profilo in genere maturo; esso si eleva rapidamente dal Lago Kivu (sezione della Rift Valley al confine con la Repubblica Democratica del Congo) verso un'imponente catena montuosa, orlo rialzato della fossa orientale africana, che attraversa il Ruanda occidentale collegandosi ai Virunga; si abbassa infine lentamente verso est in un'area dolcemente ondulata occupata in parte da laghi e depressioni paludose.

 

Clima e flora. Nonostante la posizione astronomica, in piena area equatoriale, la considerevole altitudine determina nel Paese un clima temperato, giustamente ritenuto uno dei più salubri di tutta l'Africa. Le piogge sono abbondanti ma non eccessive (in media da 1.000 a 1.400 mm all'anno, con massimi sui Monti Virunga), distribuite in due distinti periodi, da marzo a maggio e da ottobre a dicembre; le temperature medie si aggirano sui 20 °C. L'intenso sfruttamento dei fertili suoli vulcanici (reso necessario dall'elevata densità della popolazione) ha spogliato gran parte del territorio dell'originaria copertura forestale, oggi per lo più degradata a savana, soprattutto erbacea. Fitte foreste pluviali si ritrovano ancora sui versanti dei Virunga, mentre si hanno formazioni di papiri nelle aree orientali più basse, dove i fiumi tendono a ristagnare. Al confine con la Tanzania si stende il Parco Nazionale Kagera, con interessi soprattutto faunistici.

 

Idrografia. L'altopiano è solcato da una fitta rete di corsi d'acqua dal regime però assai variabile, dipendendo la loro alimentazione dalle piogge stagionali; l'idrografia è piuttosto complessa, in quanto la dorsale occidentale rappresenta lo spartiacque tra il bacino del Congo e quello del Nilo. La maggior parte del Ruanda però tributa al Kagera, ramo sorgentifero del Nilo; solo l'estrema porzione occidentale convoglia le acque attraverso il fiume Rusizi al Lago Tanganica e di qui tramite il fiume Lukuga al Congo.