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Spazio fisico
Morfologia. Oltre il 40% del territorio è costituito da pianure alluvionali costiere e da rilievi al di sotto dei 300 m. La parte restante presenta la struttura geologica tipica del continente africano, tabulare, rigida, senza corrugamenti, interessata da profonde fratture: nella sezione settentrionale, che rappresenta la continuazione diretta degli altopiani dell'Africa orientale, si spegne col bacino lacustre del Malawi (Niassa) il grande sistema delle fosse tettonic he africane (Rift Valley ). L'area degli altopiani ha un'altitudine media di 600 m ed è prevalentemente costituita da rocce precambriane, per lo più da gneiss, scisti e graniti. La porzione settentrionale, a est del Lago Malawi (Niassa), è un lembo di un antichissimo penepiano disseminato di isolati rilievi residuali che raggiungono i 2.419 m nel massiccio granitico del Namuli. Il Mozambico centrale è dominato dall'ampia e profonda incisione della valle dello Zambesi: vi si incontrano sedimenti continentali paleozoici del tipo karroo e soprattutto formazioni mesozoiche. Lungo la stretta fascia costiera tra i fiumi Rovuma e Zambesi affiorano rocce arenacee, marnose e calcaree, testimonianti l'ingressione marina avvenuta durante il Cretaceo. A sud della valle dello Zambesi solo alcuni massicci isolati, frammenti della scarpata orientale degli altopiani dello Zimbabwe, rompono la monotonia del paesaggio, dominato dalla vasta pianura costiera costituita da alluvioni neozoiche: fra questi il Monte Binga (2.436 m), massima vetta del Paese. Rocce effusive, prevalentemente basaltiche, si incontrano nel bacino dello Zambesi e nella catena dei Monti Lebombo, legate alla formazione della Rift Valley. La fascia costiera, originata dalla connessione delle p iane alluvionali dei principali corsi d'acqua, comprende vaste aree paludose e malsane; piuttosto stretta a nord, raggiunge la massima profondità, circa 500 km, in corrispondenza della valle dello Zambesi. La costa, che si sviluppa complessivamente per ben 2.470 km, si presenta alta e scoscesa nella sezione settentrionale incisa da profonde e strette insenature; vi si aprono anche alcune baie panoramiche, come quella di Nacala, splendido porto naturale, tenute sgombre dai sedimenti dalla veloce corrente del Mozambico. Nel tratto centrale, il litorale, sabbioso e per lunghi tratti paludoso, non presenta approdi se non dove formazioni madreporiche assicurano un certo riparo, come a Beira. A sud la costa, sovente orlata da barre sabbiose, si apre in due o ttime baie, quelle di Inhambane e di Maputo.
Clima. Nonostante il notevole sviluppo in latitudine il Mozambico presenta condizioni climatiche alquanto omogenee grazie all'attenuazione delle escursioni termiche dovuta all'ampio contatto col mare e accentuata dall'influsso della calda corrente del Mozambico. Le temperature in genere hanno valori medi superiori ai 20 °C; sui rilievi le escursioni termiche sono più sensibili, ma non si toccano valori elevati se non nelle aree interne più riparate, dove il clima si fa continentale, in conseguenza dello spirare di brezze sostenute. Le precipitazioni sono a carattere monsonico; durante i mesi estivi, da novembre ad aprile, il Mozambico viene a trovarsi nell'ambito di una vasta area depressi onaria su cui convergono i venti dell'Oceano Indiano, gli alisei di sud-est e le correnti monsoniche di nord-est. Le coste settentrionali, da dicembre a marzo, sono investite da violenti cicloni tropicali. I valori delle precipitazioni variano da 700 mm annui a sud a oltre 1.000 mm a nord e raggiungono i massimi intorno ai 1.700 mm sulle alture alle spalle della Baia di Sofala: nelle zone più interne, meno esposte ai venti, si scende verso i 500 mm, con prolungati periodi di siccità nell'inverno australe.
Flora. La vegetazione è assai varia comprendendo formazioni di mangrovie presso la costa, foreste a galleria (con essenze pregiate come il mogano) lungo i corsi d'acqua, boschi xerofili sugli altopiani; prevale soprattutto nell'inte rno la savana, ora arborea, ora erbacea. Il Mozambico ospita il famoso parco faunistico di Gorongosa, uno dei più ricchi del continente, che si estende per 5.200 km2 poco a nord di Beira.
Idrografia. La rete idrografica ha una struttura piuttosto semplice: numerosi fiumi solcano il territorio con andamento grosso modo parallelo, scendendo dalle alteterre dall'Africa australe e sfociando direttamente nell'Oceano Indiano. Lo Zambesi, una delle massime arterie africane, ha qui il suo corso finale e, arricchito da vari tributari tra cui lo Shire e il Luangwa, è navigabile per 400 km. Gli altri principali corsi d'acqua sono, da nord a sud, il Rovuma, che segna in gran parte il confine con la Tanzania, il Lúrio, il Save, il Limpopo . Il loro regime è essenzialmente legato a quello delle precipitazioni; le piene sono soprattutto estive, raramente eccessive ma tali da assicurare una certa navigabilità nei tratti inferiori dei fiumi, navigabilità che è tuttavia spesso impedita dalla presenza di rapide e cascate: quelle di Cahora Bassa, sullo Zambesi, sono oggi occupate dall'omonimo bacino artificiale che alimenta una delle maggiori centrali idroelettriche del mondo. Al Mozambico appartengono infine 6.683 km 2 del Lago Malawi (Niassa).