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Economia
Agricoltura. L'economia di Maurizio offre un esempio estremo di sfruttamento, in pratica, di un solo prodotto: lo zucchero. Le piantagioni di canna ricoprono la maggior parte dell'arativo; lo zucchero rappresenta da solo un quarto del valore delle esportazioni. Tuttavia, per ridurre i pericoli derivanti al Paese dalla pressoché totale dipendenza da una sola fonte di reddito (gravi danni sono stati arrecati dalla siccità del 1983-84 e dal calo del prezzo dello zucchero), è in atto una politica economica mirante a diversificare l'agricoltura (con il potenziamento sia di altre produzioni destinate all'esportazione, come quella del tè, sia di colture alimentari necessarie al mercato interno, specie delle cerealicole, che sono tuttora nettamente deficitarie), nonché a incrementare l'industria e il turismo. Questi settori hanno registrato sensibili sviluppi; in particolare l'industria è stata fortemente favorita dalla creazione di una zona franca, comportante esenzioni doganali e fiscali, e da tutta una serie di altre agevolazioni, volte ad attirare gli investimenti esteri. Per il consumo locale si coltivano cereali (mais, riso), la manioca, patate, pomodori e ortaggi vari, banane; tra le principali colture industriali si annoverano (oltre naturalmente a quella della canna da zucchero) tè, caffè, tabacco, palma da cocco, vaniglia e sansevieria.
Allevamento e altre attività. Un discreto ruolo ha l'allevamento (bovini, caprini, volatili da cortile), mentre piuttosto limitata è la pesca. Sono del tutto assenti le risorse minerarie. L'energia elettrica è per lo più di origine termica e prodotta con combustibili d'importazione. Tra le attività industriali, accanto ai tradizionali zuccherifici, tabacchifici, birrifici, distillerie di alcol, oleifici ecc., sono ben rappresentati il settore chimico (fertilizzanti, materie plastiche) e petrolchimico, il tessile e dell'abbigliamento, l'elettrico e l'elettronico.
Comunicazioni e commercio. Quanto alle vie di comunicazione, buono è il sistema stradale (1.900 km circa), che collega alla costa i principali centri dell'altopiano. Mancano invece le ferrovie. I traffici di importazione e d'esportazione si svolgono tutti a Port Louis; presso la capitale, a Plaisance, funziona anche un aeroporto internazionale molto attivo (compagnia di bandiera è la Air Mauritius). Abbastanza vivace è il commercio internazionale; Maurizio importa prodotti petroliferi, macchinari, veicoli e prodotti industriali vari, cereali e altri generi alimentari, mentre esporta, oltre allo zucchero, tessuti e capi di vestiario, componenti elettronici, tè. L'interscambio si svolge con la Gran Bretagna, seguita dalla Francia, dalla Repubblica Sudafricana, dagli Stati Uniti. La bilancia commerciale registra un costante passivo, ma cospicui apporti valutari provengono dal turismo.