www.unimondo.org/Paesi/Africa/Africa-orientale/Madagascar/Spazio-fisico
Spazio fisico
Morfologia. L'isola del Madagascar, quarta della Terra per superficie, si presenta strutturalmente come un grande frammento di rocce precambriane staccatosi dalle masse gondwaniane dell'Africa e del Deccan . Nel corso di questo episodio il blocco roccioso che oggi forma l'isola ha trovato quell'assetto così caratteristico rivelato dalla sua dissimmetria, con i due versanti orientale e occidentale dalla pendenza diversa, ripido l'uno, digradante l'altro, i ndice di un'inclinazione generale verso ovest subita dalla stessa massa insulare. Le rocce cristalline precambriane affiorano nella sezione centrale dell'isola e su larga parte del versante orientale; quello occidentale invece è caratterizzato da copertu re sedimentarie, man mano più recenti dall'interno verso la costa; esse iniziano con i conglomerati del tipo Karroo, continuano con depositi marini mesozoici, quindi con coperture cenozoiche e neozoiche. La serie di formazioni sedimentarie si conclude con i recenti apporti alluvionali. La sezione centrale è occupata da un vasto altopiano, situato a un'altitudine media di 1.000-1.500 m; presenta forme antiche e mature, qua e là movimentate da rilievi costituiti da emergenze granitiche lungo linee di frattura dell'imbasamento e da coni e platee di recente origine vulcanica. Questi rilievi rappresentano le maggiori sommità dell'isola, culminando a 2.876 m nel Massiccio di Tsaratanana, nell'estremo nord. A fianco dei rilievi vulcanici si aprono alcune aree depressionarie, come quella occupata dai laghi Alaotra e Itasy. Il versante orientale, più ripido, con grandi falesie intagliate nello zoccolo cristallino, termina al mare con una costa rettilinea e sabbiosa, priva però quasi di cimosa. Quello occidentale, digradante alla fascia alluvionale costiera, è movimentato dalle testate delle formazioni sedimentarie che danno luogo a tipiche scarpate a cuestas.
Clima. Il clima presenta caratteri assai diversi specialmente tra il versante orientale e quello occidentale. Il primo, ben esposto all'Oceano Indiano, è costantemente sotto l'influsso diretto dell'aliseo di sud-est che apporta elevate precipitazioni, ovunque superiori ai 2.000 mm annui, con valori massimi di 4.000 mm nella fascia costiera. Sull'altopiano l'aliseo giunge impoverito d'acqua e scende sul versante occidentale come un vento ormai asciutto. A irrorare il versante occidentale, specialmente nella sezione settentrionale, contribuiscono gli impulsi del monsone e stivo che soffia da nord-ovest tra novembre e aprile. Così le precipitazioni sono ancora abbondanti nel nord e nell'altopiano centrale (ad Antananarivo poco meno di 1.500 mm annui), mentre decrescono progressivamente nella sezione sud-occidentale, dove c adono annualmente meno di 500 mm (350-400 a Toliary). Per quanto riguarda le temperature, i valori variano tra le coste e l'altopiano. Ad Antananarivo esse sono mitigate dall'altitudine, ma le escursioni termiche annue sono relativamente pronunciate: dai 15 °C di media del mese più fresco (luglio) ai 21 °C del mese più caldo (gennaio). La costa occidentale ha i valori costantemente elevati: a Mahajanga si passa dai 25 °C ai 27-28 °C, mentre quella orientale, rinfrescata dall'aliseo e dalla più ridotta i nsolazione, registra rispettivamente valori di 20 e 26 °C (Toamasina).
Flora. La foresta pluviale domina sul versante orientale, dove presenta una larga varietà di specie, anche peculiari. Essa si dirada verso l'altopiano centrale dove il manto vegetale è stato estesamente eliminato dall'uomo. Alla pratica degli incendi (tavy) per preparare il terreno da coltivare si deve una degradazione della foresta che ha lasciato formazioni secondarie (savoka) di tipo savanico, nelle quali si impone spesso la palma, conosciuta come "albero del viaggiatore" per gli abbondanti depositi d'acqua nelle guaine fogliari. Le macchie di foresta sempreverde si trovano soltanto lungo i corsi d'acqua e nei pendii più umidi. Il versante occidentale alterna estese praterie di graminacee a formazioni savaniche che si fanno marcatamente xerofile nella sezione meridionale. Le foci dei fiumi sulla costa occidentale sono orlate di mangrovie.
Fauna. Dal punto di vista faunistico il Madagascar, con i gruppi insulari finitimi (Comore, Aldabra, Seicelle e Mascarene), costituisce una regione zoogeografica a sé stante che presenta fortissime divergenze rispetto alla fauna africana e somiglianze con altre parti del mondo. I Mammiferi sono costituiti in prevalenza dalle proscimmie spettanti a tre famiglie esclusive: Lemuridi, Indridi e Daubentonidi. Gli Insettivori sono presenti soprattutto con la famiglia Tenrecidi, esclusiva, e i Roditori unicamente con l'intera sottofamiglia Nesomiin i della famiglia dei Cricetidi. Gli Artiodattili mancano, fatta eccezione per una forma locale di potamocero. Tra i Rettili da notare alcuni geconidi caratteristici; degni altresì di nota gli iguanidi peculiari (assenti in Africa e tipici delle Americhe) . Molto interessante è la fauna entomologica, che annovera tra l'altro stupende farfalle (per esempio Urania e Saturnia). La fauna del Madagascar ha subito gravissimi danni dalla distruzione delle foreste operata dall'uomo, per cui moltissi me specie sono scomparse o sono in via di estinzione.
Idrografia. A causa della dissimmetria dei rilievi, i principali fiumi dell'isola scendono al canale del Mozambico, come il Betsiboka, il Tsiribihina , il Mangoki e l'Onilahy; hanno però regime irregolare, con piene nella stagione estiva e magre in quella invernale, e quindi sono di scarso rilievo per la navigazione interna. Il versante orientale dell'isola è percorso invece da fiumi dal regime abbastanza regolare (Maningory, Mangor o Mananara) date le costanti precipitazioni; sono però brevi, impetuosi, frequentemente interrotti da rapide e cascate e con bacini di limitata estensione.