Spazio fisico

Morfologia. A parte la sezione meridionale a sud della Gambia (la Casamance), il territorio senegalese si appoggia al fiume Senegal e si estende sulla grande depressione centrata sul fiume, una delle caratteristiche aree di subsidenza del continente africano. Il Paese è per gran parte pianeggiante: presenta qualche rilievo residuale solo nella sezione più interna, dove affiora lo zoccolo di rocce precambriane da cui il territorio è geologicamente formato. Sottoposta a diverse sedimentazioni marine nel corso delle ere geologiche, la depressione presenta in superficie coltri cenozoiche marnose e calcaree, interrotte in prossimità della costa da espandimenti vulcanici (dovuti a un'attività eruttiva legata alla nascita del bacino stesso), come quelli che formano la caratteristica Penisola del Capo Verde. Agli strati cenozoici si sovrappongono, su gran parte del Paese, coltri argillose recenti, di trasporto eolico e, nella fascia settentrionale, sabbie trasportate verso sud dai venti continentali che soffiano dal Sahara, come l'harmattan.

 

Clima. Caratteristiche dell'area sudanese sono le precipitazioni via via più abbondanti da nord a sud: la Casamance, con 1.500-2.000 mm annui, fa parte ormai dell'Africa guineana, mentre la fascia bagnata dal Senegal, con non più di 400 mm annui, rientra nel Sahel . Come in tutta l'area saheliana le precipitazioni subiscono cospicue variazioni annuali, legate alla penetrazione più o meno profonda delle masse d'aria atlantiche, a regime monsonico. D'inverno, tra novembre e maggio, predominano i venti settentrionali, continentali, mentre le piogge si concentrano in genere nel periodo estivo; più diffusa è l'umidità nella Casamance. Le temperature, mitigate sulla costa dagli influssi del mare (a Dakar oscillano tra 21 °C, media di gennaio, e 27 °C, media di luglio), raggiungono nell'interno valori massimi spesso superiori ai 40 °C; temperature in genere meno elevate, e soprattutto sbalzi termici meno marcati, caratterizzano la Casamance: a Ziguinchor, dove le precipitazioni superano i 1.500 mm annui, le temperature medie variano da 23 °C a 26 °C.

 

Flora. La limitata quantità delle precipitazioni e la loro distribuzione nei pochi mesi estivi condizionano fortemente, specie a nord della Gambia, il manto vegetale. Dalle aree semidesertiche e dalle steppe del Sahel si passa verso sud a una savana ricca di baobab, di acacie, tra cui l'Acacia senegalensis che fornisce la gomma arabica, e di palme. Nella Casamance si trova un ambiente forestale che prelude a quello tipico dell'Africa guineana con formazioni a galleria lungo i fiumi.

 

Idrografia. Per le scarse precipitazioni e la conformazione tabulare del territorio, gran parte del Senegal è priva di una vera e propria rete idrografica. Il Senegal , uno dei principali fiumi dell'Africa occidentale, scorre maestoso e lento ai margini settentrionali del Paese, segnandone il confine con la Mauritania e, tramite l'affluente Falémé, con il Mali. Benché il regime del fiume, alimentato dalle piogge, sia molto incostante, esso è interamente navigabile; per tale ragione ha sempre rappresentato la principale via di penetrazione nell'interno del continente dalla costa dell'Africa occidentale. Tutto il resto del Ferlo, la regione settentrionale e più estesa del Paese, manca in pratica d'idrografia superficiale; degradata da lunghi processi d'inaridimento, tuttavia non è priva di falde sotterranee. Corsi d'acqua stagionali ha il Senegal centrale a eccezione del fiume Saloum, che sfocia con un ampio estuario poco a nord di quello del Gambia, fiume ormai relativamente ricco d'acque perché alimentato dalle abbondanti precipitazioni guineane, ma che interessa soprattutto lo Stato omonimo. Nell'estrema sezione meridionale del Senegal il Paese ha però un fiume importante, navigabile per quasi un centinaio di chilometri, il Casamance , anch'esso ben alimentato da piogge ormai copiose.