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Storia
Le prime tribù e l'esplorazione europea.
Poco si sa delle vicende storiche della Nigeria del Sud prima dell'arrivo dei portoghesi. Le regioni costiere furono forse sedi, da tempi remoti, di tribù nere, mentre le aree più interne e in particolare quelle corrispondenti alla Nigeria del Nord furono in varie epoche meta di emigrazioni e punto d'incontro di genti arabe, camitiche e negroidi.
L'Islam cominciò a diffondersi in questa vasta zona tra la fine del sec. XII e l'inizio del XIII influenzandola profondamente sia sotto il profilo religioso sia sotto quello politico e culturale. La potenza del regno di Kanem raggiunse d'altro canto – a partire dal 1000-1100 d. C. – anche quelle contrade dove le genti haussa avevano dato vita a numerose città-Stato come Kano, Zaria, Katsina, Daura, Gobir, Rano. Col trasferimento del regno di Kanem a occidente del lago Ciad e col suo assorbimento in quello di Bornu, fu quest'ultimo a estendere la sua influenza sugli emirati haussa a oriente, mentre l'impero Songhai faceva sentire il peso della sua espansione sugli stessi emirati a occidente. Kano, Katsina e Gobir furono, a loro volta, lacerati da ricorrenti guerre intestine fino all'avvento della “guerra santa” lanciata all'inizio del 1800 da ʽOsman dan Fōdio e dai suoi successori.
Nelle regioni meridionali si andarono sempre più evidenziando, a occidente del corso inferiore del Niger, le popolazioni yoruba, e a oriente le popolazioni ibo e ibibio. Le prime avevano dato vita, fin dai sec. XIII-XIV, a regni o imperi caratterizzati da un elevato livello organizzativo e culturale (come i regni di Ife, Benin, Oyo) spesso in lotta per il reciproco predominio. Gli ibo restarono invece divisi in numerosissimi clan privi d'un solido potere centrale. I portoghesi stabilirono, fin dalla loro comparsa su quelle coste nella seconda metà del sec. XV, rapporti con le popolazioni native che furono flagellate nei secoli successivi dalla tratta degli schiavi praticata dai negrieri europei con la connivenza dei capi locali.
Dopo l'Atto del 1807 col quale la Gran Bretagna proclamò l'abolizione della tratta, la flotta inglese iniziò una decisa azione contro le navi negriere sostituendo in quelle regioni al commercio degli schiavi il commercio di materie prime e prodotti locali. Il ciclo delle grandi esplorazioni, iniziato alla fine del sec. XVIII da Mungo Park con la scoperta del corso dell'alto Niger, ebbe poi quali protagonisti principali nella Nigeria Denham e Clapperton (che, attraverso il Sahara, raggiunsero nel 1823 il Bornu), Lander e Barth. A ciò si accompagò una coraggiosa attività missionaria. Nel 1849 John Beecroft fu nominato console per la regione del delta e nel 1861 Lagos venne dichiarata colonia inglese (Conferenza di Berlino, 1884-85). Per iniziativa di sir George Goldie nacque nel 1886 la Royal Niger Company che estese l'influenza britannica dalla costa alle regioni settentrionali avvalendosi dell'opera di F. Lugard. Nel 1897 fu conquistata Benin e il 1º gennaio 1900 (anche a causa di crescenti difficoltà internazionali) le competenze della Royal Niger Company furono rilevate dal governo inglese che nominò Lugard alto commissario del Protettorato della Nigeria del Nord. Nel 1914 le regioni settentrionali e meridionali della Nigeria furono amalgamate in un'unica amministrazione, mentre fu istituito un Consiglio Legislativo nell'antica colonia di Lagos. Numerosi fermenti politici vivacizzarono le regioni meridionali tra i due conflitti mondiali, e importanti modifiche costituzionali furono introdotte dopo il 1945.