Ambiente umano

Indice articolo

  1. Nigeria
  2. Storia
  3. Economia
  4. Ambiente umano
  5. Spazio fisico

Le divisioni climatiche impongono i loro condizionamenti anche al popolamento e all'organizzazione umana. Da sud a nord mutano in Nigeria i gruppi etnici, le loro attività, il loro rapporto con l'ambiente. Varia anche in misura sensibile la densità umana. Tutto ciò è il portato di un secolare assestamento, sul quale hanno inciso però in passato i traffici commerciali che, lungo la via del Niger, hanno tenuto legate le popolazioni nigeriane con quelle sudanesi e, attraverso il Sahara, persino con quelle mediterranee. Proprio a questi traffici si deve il fiorire di quelle civiltà africane (Benin, Ife ecc.) che valorizzarono le risorse locali e che crearono quelle aree di popolamento e quei forti gruppi etnici che caratterizzano ancor oggi la geografia umana della Nigeria.

 

Gruppi etnici. Uno dei gruppi più importanti è quello degli Ibo (18%), popolazione semibantu dell'area forestale guineana, notevolmente evoluti in senso economico-commerciale , concentrati soprattutto presso il delta del Niger (zona degli Oil Rivers). Pressoché uguale consistenza numerica hanno gli Yoruba (21%), popolazione di tipo sudanese, dinamica, in larga parte dedita oggi al commercio e alle attività urbane; sono stanziati a ovest del Niger, negli altopiani che da essi prendono il nome, dove sorgono le loro popolose città. Gruppo parimenti numeroso è quello degli Haussa (21%), che dominano nel nord. A fianco degli Haussa vivono i Fulbe (o Fulani, 11%), dediti al l'agricoltura e, soprattutto, all'allevamento bovino. A questi gruppi principali se ne affiancano vari altri affini, anche di notevole consistenza come gli Ibibio (5,6%) e gli Edo (3,4%), nonché gruppi paleonegritici o marginali come gli Jos, nell'altopi ano omonimo, i Tiv (2,2%) e i Nupe (1,2%) nella sezione mediana tra Haussa e Yoruba, gli Ekoi nell'area montuosa al confine con il Camerun; nella zona del Lago Ciad vivono invece i Kanuri (4,2%), che hanno conservato l'antica struttura feudale arabo-berb era.

 

Struttura sociale e distribuzione. L'organizzazione politica ed economica moderna, sebbene non riesca a eliminare tanto facilmente il tribalismo, determina un inevitabile mescolamento umano, con migrazioni interne di notevole cons istenza, come quelle che hanno portato numerosi Ibo dalle sovrappopolate regioni del sud verso il nord. Un fenomeno caratteristico è oggi comunque il rafforzamento politico e sociale, oltre che demografico, dei gruppi più forti economicamente, il che è a ll'origine di una nuova discriminazione etnica. L'aumento demografico, sia pure in misura diversa, oggi interessa un po' tutto il Paese, che negli ultimi decenni ha visto la popolazione crescere con un ritmo elevato. Calcolata nel 1931 in 20 milioni, al censimento del 1991 la popolazione, che comprende alcune decine di migliaia di bianchi (europei, levantini), ammontava a 88,5 milioni di abitanti. La distribuzione della popolazione tende a decrescere da sud verso nord in rapporto all'attenuarsi della pi ovosità. Se si guarda all'attuale divisione in Stati, si vede che le maggiori densità si hanno intorno ai grandi centri urbani, i poli del tessuto territoriale del Paese: Lagos , Kano, Ibadan, Enugu , con medie tra 100-200 abitanti/km 2 .

 

Urbanesimo. Le attività commerciali innestate dal colonialismo hanno attivato il tessuto urbano e territoriale preesistente specializzando economicamente le diverse parti del Paese, che ancor oggi si può a grandi linee ripartire in tre fondamentali belts: quello della palma da olio, nella zona sud-orientale e del delta del Niger, quello del cacao nella regione sud-occidentale, quello dell'arachide e del cotone del nord. Al servizio di queste aree a specializzazione agricola si è sviluppato un urbanesimo che ha portato a un ulteriore coagulamento umano nelle zone già densamente popolate e con esso la formazione di una maglia urbana molto fitta nel sud, dilatata nel centro, pure rada ma più robusta nel nord. Nuovi centri urba ni suscitati dalle moderne aperture commerciali sono sorti sulla costa, tra cui Lagos, l'ex capitale, è tipica città di creazione coloniale, sbocco primario sul mare della Nigeria, ben allacciata all'interno del Paese; altro importante centro portuale, sul lato orientale, è Port Harcourt, con più di 410.000 abitanti. Nel complesso l'urbanesimo in Nigeria ha uno sviluppo eccezionale per l'Africa subsahariana (naturalmente esclusa la Repubblica Sudafricana), frutto anche di un elevamento sociale che, indo tto dalla politica inglese, non ha esempi quantitativamente eguali in altre parti dell'Africa occidentale.

 

Centri urbani. La popolazione urbana risiede in città di dimensioni notevoli, anche se la vita urbana che vi si svolge non ha la complessità economica e sociale delle città del mondo occidentale, a parte Lagos, metropoli dal volto moderno, nettamente europeizzata nella parte finanziaria e amministrativa, ben distinta dalla vecchia cittadella inglese e dai sobborghi residenziali che si prolungano in vaste bidonvilles. Lagos, che nel suo schema urbanistico e nella diversificazione socio-economica dei vari settori da cui è formata è abbastanza esemplare dell'urbanesimo africano, è la maggiore città "nera" dell'Africa ed è seguita nell'ordine da Ibadan, Ogbomosho, Kano, Abeokuta, Ilorin, Oshogbo, Ilesha, Maiduguri, Ado-Ekiti, Enugu, Kaduna, Port Harcourt , Iwo, Mushin, Onitsha, Zaria , tutte con oltre 300.000 abitanti. Numerosi sono poi i centri di medie dimensioni, che fungono da centri commerciali e amministrativi di territori rurali. Qui la popolazione vive per lo più in villaggi, che assumono forme diverse passando dal nord e dal centro, dove domina l'aggruppamento di capanne circolari, al sud, dove le capanne a pianta rettangolare tendono ad allinearsi lungo le strade.