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Ambiente umano
Gruppi etnici. Così come la vita vegetale, anche quella antropica dipende essenzialmente dalle condizioni ambientali. La popolazione è rada nella fascia sahariana e si concentra per il 70-80% nell'estrema area meridionale, cioè lungo l'asse Zinder-Maradi-Niamey; un relativo addensamento si ha anche lungo le rive del Niger. Benché unita dalla comune religione islamica, la popolazione del Niger, punto d'incontro di razze negre e bianche, è divisa in numerosi gruppi etnici, divisione aggravata da un certo antagonismo tra nomadi e sedentari, tra pastori e coltivatori. Il gruppo più numeroso è quello degli Haussa (Hausa; 54% ca.), popolazione sudanese, cioè negra, che vive anche nella Nigeria. Gli Haussa sono stanziati nella fascia meridionale tra Zinder e Maradi e praticano l'agricoltura (anche di piantagione, a essi in particolare si deve la ricca produzione di arachidi) e il commercio. Lungo il Niger si trovano i Germa (o Djerma; 21%), sudanesi anch'essi e che formano uno dei gruppi più rappresentativi del Paese e che sono oggi numerosi anche nella capitale. Sempre lungo il Niger, ma più a nord, vivono i Beriberi e i Songhai, eredi del grande impero omonimo fiorito all'ansa del Niger, coltivatori e allevatori con qualche parentela con i Tuareg poiché etnicamente rappresentano una mistione tra questi, di origine bianca, e i negri sudanesi. Tra le popolazioni che praticano l'agricoltura sudanese si annoverano inoltre il Mandingo, i Dendi, i Manga. Tra i popoli allevatori il più numeroso (10%) è quello dei Fulbe (o Fulani), che mostrano mistioni di tratti europoidi; gran parte dei Fulbe (come i Bororo) vivono nel sahel facendo migrazioni stagionali con le loro mandrie, ma gruppi minori sono ormai agricoltori sedent arizzati nel sud. Nella regione sahariana vivono i Tuareg (9%), allevatori nomadi per eccellenza, e i Bellah, loro antichi servitori (haratin) di origine negra. Negli ultimi anni, a causa dell'imperversante siccità, molti Tuareg hanno abbandonato le loro oasi e si sono spostati verso sud; la loro integrazione risulta però difficile, anche perché sono le genti sedentarie del sud ad avere in mano la guida del Paese.
Sviluppo demografico e città. La popolazione ha registrato negli ultimi decenni un notevole aumento; nel 1926 nel Paese vi erano 1,2 milioni di persone, divenuti 2,5 milioni al censimento 1959-60 e 7,2 milioni a quello del 1988. Tranne i Fulbe allevatori, che vivono in campagna spostandosi continuamente, e i Tuareg, che però fanno capo alle oasi, la popolazione vive essenzialmente in villaggi. Le città, tranne Niamey, sono di modeste dimensioni; svolgono funzioni di mercato, oltre che amministrative. I maggiori centri sono Zinder, antica sede sultanale haussa, Maradi e Tahoua, tutti nel Niger meridionale, mentre nella regione dell'Aïr è Agadèz , importante stazione sulla Transahariana; Niamey è stata valorizzata dai Francesi come capoluogo già in epoca coloniale, favorita dalla posizione sul Niger.