Spazio fisico

Morfologia. Il territorio liberiano corrisponde alla cuspide sud-occidentale dell'ampia regione guineana, estendendosi per 550 km su quella che in epoca coloniale era chiamata Costa del Pepe e spingendosi nell'interno sino all'orlo dell'altopiano guineano. Prevalgono nettamente le rocce archeozoiche (graniti, gneiss, scisti cristallini); nella sezione settentrionale si hanno però formazioni paleozoiche e, in corrispondenza della pianura costiera, terreni sedimentari cenozoici e neozoici, d'origine sia marina sia alluvionale. L'antichità e la struttura eminentemente rigida del rilievo, rimasto estraneo sin dal Paleozoico a importanti movimenti tettonici, e i prolungati processi erosivi hanno determinato ovunque una morfologia senile, con decisa prevalenza delle forme tabulari. Il Paese si affaccia all'Atlantico con una costa uniforme, in genere bassa e importuosa, benché non manchino alcune eminenze rocciose che formano piccoli promontori (capi Mount, Mesurado, Palmas); segue una fascia di pianura che si addentra più o meno profondamente, secondo lo spazio a essa lasciato dalla ampie dorsali (Kpo Range, Bong Range, Tiehnpo Range ecc.) con cui si frammenta l'altopiano, profondamente inciso dalle valli dei fiumi che scendono all'Atlantico. L'altitudine, che in media si aggira sui 500 m, si innalza col procedere verso l'interno, toccando i 1.752 m con i Monti Nimba, l'imponente massiccio granitico al confine tra la Liberia, la Guinea e la Costa d'Avorio.

 

Clima e flora. Il clima è, come in tutta l'area guineana, caldo-umido. D'estate, nel semestre maggio-ottobre, gli apporti di aria umida dell'Atlantico determinano precipitazioni molto abbondanti (oltre 4.000 mm annui sulla costa, ma nell'interno, con una regolare decrescita, 2.500-2.000 mm); d'inverno prevale invece il flusso d'aria continentale proveniente da nord-est e si ha quindi la stagione asciutta. Le temperature sono in genere elevate tutto l'anno, data la posizione astronomica del Paese, poco a nord dell'Equatore, con medie di 26-30 °C durante la stagione asciutta, di 24-25 °C in quella piovosa; nell'interno peraltro si accentua l'escursione termica, sia diurna sia annua, mentre si abbassa sensibilmente l'umidità atmosferica, che a Monrovia raggiunge medie dell'85%. Tali condizioni climatiche favoriscono la formazione, nella parte meridionale del Paese, della foresta pluviale, con alberi d'alto fusto tra cui il mogano, ma nella quale oggi in più punti si intercalano le piantagioni (di palme, Hevea ecc.) e che sulla costa è frang iata dalle mangrovie. Sull'altopiano si hanno ampie distese savaniche, arborate ed erbacee, e, lungo i corsi d'acqua, foreste a galleria.

 

Idrografia. Il territorio, digradando dallo spartiacque guineano alla costa, fa sì che i fiumi abbiano corso pressoché parallelo, con generale andamento da nord-est a sud-ovest e modesto sviluppo; costretti a superare i gradini dell'altopiano formando rapide e cascate, sono poco o nulla navigabili; inoltre il loro regime è incostante, con forti piene all'epoca delle grandi piogge estive. Da ovest a est, i principali sono il Mano, che segna in parte il confine con la Sierra Leone, il Saint Paul, presso la cui foce è situata Monrovia, il Saint John e il Cestos, che si originano dalle pendici dei Monti Nimba , e il Cavally, al confine con la Costa d'Avorio.