Aspetti economici

Favorita da importanti risorse naturali, specie agricole (per varie colture il Paese detiene il primato o si pone ai primissimi posti tra i produttori africani), e caratterizzata da una notevole stabilità politica che ha permesso al governo di dedicarsi al consolidamento delle attività produttive, la Costa d'Avorio ha potuto realizzare un rilevante processo di espansione economica, tale da farne uno degli Stati nettamente emergenti dell'Africa Nera. Con un'economia essenzialmente liberista, la Costa d'Avorio garantiva assoluta tranquillità agli investimenti stranieri, francesi soprattutto ma anche statunitensi, tedeschi,ecc., che qui trovano abbondanza di materie prime e manodopera a basso costo. Alla fine degli anni Ottanta, però, la caduta sul mercato mondiale dei prezzi del caffè e del cacao ha dissolto in grave crisi il "miracolo economico" del Paese. Una certa ripresa è in atto grazie al rialzo dei prezzi dei principali prodotti esportati, ma la situazione sociale rimane preoccupante

 

Agricoltura e foreste. A tutt'oggi l'economia della Costa d'Avorio poggia essenzialmente sulle attività primarie, in particolare sull'agricoltura. Il prevalente regime della proprietà terriera è il microfondo; si hanno tuttavia grandi e moderne piantagioni in mano agli Europei. I principali prodotti agricoli destinati al consumo locale sono la manioca e alcuni cereali, coltivati sia nelle regioni centro-settentrionali, come il miglio, il sorgo e il mais, sia nella fascia meridionale, come il riso; quest'ultimo ha registrato un forte incremento anche per la realizzazione, nella zona acquitrinosa della costa, di risaie sperimentali sul modello asiatico. Assai più contano però nell'economia del Paese i prodotti agricoli d'esportazione, in partico lare il caffè e il cacao (per il quale la Costa d'Avorio si pone tra i primi posti a livello mondiale). Il governo ha introdotto nuove colture o potenziato quelle già esistenti all'epoca coloniale; l'assai ricco panorama agricolo comprende oggi banani, ananas, cotone, tabacco, canna da zucchero, piante oleaginose (arachidi, sesamo, palme da olio, soia), agrumi ecc. L'altra grande risorsa della Costa d'Avorio è il patrimonio forestale. Estese per circa 1/4 della superficie nazionale, le foreste danno legname assai pregiato, mogano soprattutto; anche in questo settore la Costa d'Avorio è tra i maggiori produttori africani. Il legname in parte alimenta varie segherie locali, ma essenzialmente viene esportato. È stata inoltre avviata la coltura del caucciù, con risultati promettenti.

 

Allevamento. L'allevamento è invece assai meno sviluppato. Nelle aree savaniche centro-settentrionali sono presenti ovini e caprini, oltre ai bovini, mentre un poco ovunque si allevano animali da cortile; si deve però ricorrere all'importazione per soddisfare il fabbisogno interno. Del pari la pesca, praticata in genere con metodi antiquati, dà una produzione piuttosto modesta.

 

Risorse minerarie e industria. Le risorse minerarie sono modeste, limitate a giacimenti di diamanti, di petrolio e gas naturale, di ferro, di nichel, di bauxite e oro. Il petrolio dovrebbe dare un forte impulso alla produzione di energia elettrica e stimolare l'ulteriore industrializzazione del Paese, specie nei settori chimico e metallurgico. Attualmente l'attività manifatturiera è invece basata sulla lavorazione dei prodotti agricoli e forestali, annoverando oleifici, fabbriche di margarina, complessi molitori, industrie conserviere di ananas e frutta in genere, tabacchifici, segherie, cotonifici ecc.; tra gli altri e più recenti impianti industriali sono alcuni cementifici, una grande raffineria di petrolio a Vridi (periferia di Abidjan), stabilimenti metallurgici e meccanici. La capitale e l'area circostante rappresentano la zona di maggior concentrazione industriale dello Stato; questa crescita, avvenuta senza predisporre organici piani regolatori, ha provocato un fortissimo esodo rurale verso Abdjan e quindi un forte squilibrio territoriale, tanto che negli ultimi anni sono aumentati gli sforzi del governo per determinare un più omogeneo sviluppo del Paese mediante il decentramento delle nuove attività industriali.

 

Comunicazioni e commercio. La Costa d'Avorio possiede una linea ferroviaria 660 km che da Abidjan attraversa da sud a nord tutto il Paese, proseguendo poi nel Burkina Faso; ma è sulla rete stradale, una delle migliori dell'Africa occidentale, che si svolge la maggior parte dei traffici. Scarso rilievo hanno invece le vie navigabili interne; i tratti inferiori dei fiumi e le lagune costiere sono però usati per i trasporti locali. Infine il Paese può contare, a sostegno dei sempre più vivaci scambi con l'estero, sull'attivissimo porto di Abidjan e sull'aeroporto internazionale della capitale. Le esportazioni poggiano sempre sui prodotti agricoli e forestali (caffè, cacao, legname, banane, cotone, frutta fresca ecc.), benché un discreto ruolo comincino a svolgere taluni prodotti industriali (tessuti, ananas inscatolati, prodotti petroliferi, burro di cacao, caffè solubile ecc.) e minerari. Oltre alla Francia, gli scambi si svolgono soprattutto con Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Italia, ma in crescente misura anche con taluni Paesi africani come il Senegal e la Nigeria.