Spazio fisico

Morfologia. Il territorio del Burkina Faso si estende nelle vaste regioni centrali della fascia sudanese e corrisponde sostanzialmente al lieve inarcamento crostale che separa la depressione del Niger da quella marginale del Volta. Strutturalmente esso è costituito da un vasto tavolato di rocce cristalline (comprendenti graniti, quarziti, scisti) elevato intorno ai 300-400 m e ricoperto da spessi suoli lateritici, poco adatti alle colture. La struttura tabulare, monotona e uniforme, è rotta qua e là dalla presenza di alture isolate (Inselberge), masse rocciose per lo più granitiche, che nel Burkina Faso sud-occidentale raggiungono gli 800 m nel massiccio del Banfora. A nord il tavolato si abbassa leggermente verso l'area di subsidenza del Niger; un'altra zona depressa si estende a sud, lungo il corso medio del Volta Nero, in corrispondenza del confine con il Ghana.

 

Clima e flora. Il territorio, compreso fra i 10o e i 15o nord, a una distanza dal mare che si aggira fra i 500 e i 1000 km (quindi spiccatamente continentale), rientra in quella fascia climatica dell'Africa occidentale soggetta alternativamente agli influssi dell'harmattan , il vento desertico che durante l'inverno porta da nord-est aria secca e polverosa, e a quelli del monsone estivo di sud-est, proveniente dal Golfo di Guinea. Il Burkina Faso ha un clima tropicale di tipo "sudanese", semiarido, con temperature medie annue sempre superiori ai 25 ° C, precipitazioni modeste, oscillanti intorno ai 500-1000 mm annui; la regione meridionale di Gaoua è però già soggetta a clima subequatoriale con precipitazioni abbondanti (1500 mm) prolungate per più di sei mesi all'anno ed escursioni termiche più deboli, generalmente inferiori ai 7 °C; per contro all'estremo nord le piogge sono inferiori ai 500 mm annui. La vegetazione presenta aspetti diversi secondo il carattere delle precipitazioni. In genere a sud-ovest predomina ancora la foresta rada, mentre al centro prevale la savana. A nord la lunga durata del periodo di siccità esclude lo sviluppo degli alberi e anche le erbe e i cespugli xerofili spesso crescono stentatamente: la savana cede il passo alla steppa e questa a sua volta, quando i ciuffi erbosi cominciano a diradarsi, al Sahel, la sponda del deserto.

 

Idrografia. Data la sua morfologia, che presenta una sia pur tenue linea spartiacque, il Paese ha due fronti idrografici: uno verso est comprende alcuni tributari del Niger, l'altro meridionale si incentra sui principali rami sorgentiferi del fiume Volta , cioè il Volta Nero (o Mouhoun) a ovest e il Volta Bianco (o Nakanbe) a est. L'alimentazione di questi fiumi, strettamente legata al regime delle piogge, conferisce loro un carattere fortemente torrentizio con piene estive e magre invernali; la loro utilizzazione economica, laddove si eccettui la tradizionale attività peschereccia, è peraltro molto scarsa.