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Spazio fisico
Morfologia. Il territorio dello Swaziland corrisponde strutturalmente alla scarpata orientale degli antichi altopiani sudafricani, costituiti per gran parte da scisti e da graniti dell'era archeozoica, e si presenta come una successione di tre principali fasce pressoché parallele ben definite, non solo per ragioni morfologiche, ma anche climatiche, floristiche ed economiche. La sezione occidentale corrisponde al cosiddetto Highveld (in lingua siSwati Inkangala ) o "distesa d'alta quota", situata a un'altitudine media di 1.200 m, fra montagne aspre dalle pendici spesso scoscese e dai pascoli magri; piuttosto piovosa e fortemente intaccata dall'erosione, è tuttavia sfruttabile e ora utilizzata per il rimboschimento. Da questa regione di alteterre, prevalentemente pastorale e forestale, si trapassa gradatamente nel Middleveld (o Ngwane ), posto a circa 700 m di quota, una zona collinare con media piovosità che ben si presta alle piantagioni e alle colture in genere e quindi densamente popolata; a est il Lowveld (Ihlanze) di bassa quota (150-300 m), ricoperto da savane, dove la scarsità delle piogge non esclude ricchi pascoli e un terreno molto fertile. Al margine orientale del Lowveld s'innalza improvvisa la scarpata rocciosa dei monti Lebombo, alta in media 700 m.
Clima e flora. Il clima è temperato dall'altitudine (a Mbabane, posta a 1.163 m, la media di gennaio è di 20 °C, quella di luglio, il mese più freddo, di 12,4 °C), ma d'estate le temperature sono spesso eccessive nel Lowveld. Le precipitazioni, dovute all'apporto dei venti umidi dell'Oceano Indiano, sono concentrate nell'estate australe, tra ottobre e marzo; non di rado scendono sotto forma di violenti acquazzoni. Le quantità massime si registrano nelle zone più alte del Highveld (500-700 mm), riparato verso est dalla catena dei Lebombo. In rapporto a questi valori della piovosità, l'agricoltura è quasi ovunque possibile; la sua espansione ha tuttavia notevolmente ridotto la copertura vegetale spontanea, rappresentata però da un fitto ammanto forestale nella valle dell'Usutu, ma con prevalenza di distese savaniche.
Idrografia. Tutti i corsi d'acqua dello Swaziland sono tributari dell'Oceano Indiano; i principali (Imbuluzi, Usutu ecc.) scendono ricchi d'acqua dai rilievi del Transvaal orientale e, dopo aver attraversato il Paese in tutta la sua larghezza e solcato con profonde gole i monti Lebombo, percorrono l'ultimo tratto in territorio mozambicano.






