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Economia
Profilo generale. Lo Swaziland è un Paese relativamente ben dotato di risorse: è favorito dal clima, specie per quanto riguarda le precipitazioni, che in quasi tutto il territorio sono sufficienti alle necessità agricole; inoltre può contare su discreti giacimenti minerari. Abbastanza sviluppata è l'industria, grazie ai molti investimenti esteri, soprattutto sudafricani, attirati nello Swaziland dalle rilevanti facilitazioni fiscali e dalla presenza di abbondante manodopera a basso costo. Non mancano certo pesanti contropartite, come la marcata dipendenza dalla Repubblica Sudafricana, nonostante il governo abbia dato avvio a talune iniziative di più ampio intervento nell'ambito dell'economia nazionale, specie nel settore dell'industria e in quello bancario e creditizio. Le più recenti trasformazioni economiche hanno interessato anche l'agricoltura, attività che rimane assolutamente fondamentale, fornendo la maggior parte dei prodotti d'esportazione; dal 1975 il Paese è autosufficiente per quanto riguarda il mais, alimento base degli Swazi, e dovrebbe conseguire in breve tempo tale obiettivo con altri generi alimentari di prima necessità.
Agricoltura e allevamento. Arativo e colture arborescenti coprono l'11% del territorio nazionale; tuttavia a poche migliaia di coloni bianchi appartengono le terre migliori, dove ampie disponibilità finanziarie consentono attività di piantagione ad alto rendimento, alle quali si contrappone l'agricol tura povera, di mera sussistenza, che riguarda la quasi totalità della popolazione. Al consumo interno sono destinati i cereali, mais soprattutto, quindi sorgo e riso seguiti dalle patate dolci, da numerosi prodotti orticoli (legumi, patate, pomodori) e frutticoli (banane, ananas e agrumi, largamente esportati). Assai prospera, come si è detto, è l'agricoltura commerciale, condotta in genere in aziende medie o grandi, ben attrezzate; i principali prodotti sono la canna da zucchero, voce fondamentale dell'economia dello Swaziland, il cotone e il tabacco. In mano ai bianchi è anche lo sfruttamento forestale; il legname è in parte lavorato localmente, in parte avviato all'esportazione. È invece un'attività tipicamente swazi l'allevamento del bestiame, che è favorito dalla grande estensione di prati e pascoli permanenti, ma che è ancora ben lungi dall'essere pienamente valorizzato da adeguate tecniche produttive; prevalgono i bovini, seguiti dai caprini e dai volatili da cortile.
Risorse minerarie e industrie . Considerevoli sono le risorse minerarie, che comprendono stagno, oro, carbone e soprattutto amianto; il giacimento di Havelock (Bulembu) è tra i più grandi del mondo. Molto modesta è la produzione di energia elettrica, in buona parte di origine idrica; ciò rappresenta una grave remora per un rapido potenziamento del settore industriale, che tuttavia sta conoscendo una sensibile espansione. Il primo grande complesso venne costruito nel 1964 nella cittadina di Matsapa, il "polo di sviluppo" industriale del Paese, che oggi annovera vari stabilimenti; un altro e più recente centro di industrializzazione si sta realizzando a Nhlangano, nello Swaziland meridionale. Prevale nettamente l'attività di trasformazione dei prodotti agricoli, zootecnici e forestali (zuccherifici, impianti per la sgranatura del cotone, birrifici, conservifici di carne e frutta, segherie ecc.), ma non mancano industrie di diverso tipo, tra le quali uno stabilimento per il montaggio di apparecchi televisivi.
Comunicazioni. Le vie di comunicazione sono piuttosto modeste; il complessivo sviluppo delle strade non raggiunge i 4.000 km e per lo più si tratta di strade semplicemente inghiaiate o in terra battuta; un'importante infrastruttura è però rappresentata dalla linea ferroviaria di 320 km che dal centro minerario di Ngwenya, presso Mbabane, attraversa tutto il Paese, allacciandosi a Goba con la rete ferroviaria del Mozambico fino al porto di Maputo, naturale sbocco dello Swaziland sul mare; nel 1978 è stato completato un altro tronco ferroviario di 93 km, che si raccorda invece a Lavusima con le linee sudafricane e grazie al quale lo Swaziland ha accesso anche ai porti di Durban e di Richards Bay. I servizi aerei sono assicurati dalla Royal Swazi National Airways, fondata nel 1978; principale aeroporto è quello di Matsapa presso Manzini, a circa 40 km dalla capitale.
Commercio. Il commercio interno ha scarso rilievo, dati l'ancor basso reddito della popolazione e la prevalente economia di sussistenza; abbastanza vivaci sono gli scambi con l'estero, che si svolgono eminentemente con la Repubblica Sudafricana e la Gran Bretagna. La bilancia commerciale denuncia un costante passivo; il Paese esporta in prevalenza zucchero, polpa di legno, amianto, cotone, carta, frutta fresca e inscatolata, mentre importa soprattutto macchinari e mezzi di trasporto, combustibili, prodotti industriali in genere. Una certa importanza presenta il turismo; il Paese è visitato da stranieri provenienti per lo più dalla Repubblica Sudafricana.