Ambiente umano

Gruppi etnici e distribuzione . La popolazione dello Swaziland è costituita quasi esclusivamente dagli Swazi (84%); gli Zulu (10%) ancor oggi formano il secondo gruppo etnico dello Swaziland, tuttavia fortemente minoritario rispetto agli Swazi. Verso il 1850 cominciarono a giungere nel Paese i primi coloni bianchi, soprattutto rappresentati dai Boeri, che diedero avvio a una fattiva occupazione e coltivazione dei territori avuti in concessione (oltre ai quali ebbero molteplici diritti di sfruttamento delle risorse minerarie e forestali). Redditizie attività di piantagione si affiancarono all'agricoltura e all'allevamento tradizionali; oggi però i 2/3 del Paese sono territorio nazionale degli Swazi e solo 1/3 del Paese è in mano a fattorie private condotte da compagnie commerciali o da Europei. Questi ultimi sono in numero di circa 5.000, cui vanno aggiunti poco più di 4.000 individui tra meticci (coloureds) e Asiatici. L'incremento demografico è altissimo: dai 180.000 abitanti del 1946 la popolazione è salita a 375.000 abitanti nel 1966 e a 681.000 abitanti nel 1986; l'ultima stima dà una popolazione di oltre un milione di abitanti.

Insediamenti. Le aree più popolate sono quelle del Middleveld centrale e meridionale, dove si superano i 70 abitanti/km2 . Fra le forme di insediamento predomina di gran lunga quella di tipo rurale. Il villaggio tradizionale più diffuso è costituito da un nucleo di capanne dislocate in circolo intorno al recinto del bestiame (kraal); limitato è il numero di africani che vivono in farms di tipo europeo. I maggiori centri, Mbabane, la capitale, Matsapa, principale nodo stradale e aeroportuale del Paese, Manzini, ospitano quasi tutta la popolazione non africana. Le cittadine minori, sorte in genere in dipendenza delle attività economiche dei bianchi, vale a dire accanto alle farms, si aggirano sul migliaio di abitanti e svolgono per lo più funzioni commerciali e amministrative puramente locali.