Economia

Il Lesotho è un Paese poverissimo, le cui sorti dipendono in modo pressoché totale dalla Repubblica Sudafricana che, oltre ad assicurare cospicui aiuti finanziari, offre possibilità di lavoro come minatori a un elevato numero di immigrati dal Lesotho. L'economia è basata sull'agricoltura e sull'allevamento del bestiame, che forniscono buona parte del prodotto nazionale e che occupano gran parte della popolazione attiva.

Agricoltura e allevamento. L'arativo interessa circa il 10,5% della superficie territoriale, mentre quasi il 66% è costituito da prati e pascoli permanenti: sono questi il supporto della maggior ricchezza del Paese, il patrimonio zootecnico, ma il sovraccarico pastorale pone seri problemi per l'elevata erosione e la degradazione dei suoli che inevitabilmente determina. Principali prodotti agricoli sono il mais e il frumento, seguiti da altri cereali, come l'orzo e il sorgo, e da alcuni ortaggi e legumi; le produzioni sono però del tutto insufficienti al fabbisogno locale. La produzione agricola ha segnato una grave caduta dopo la tremenda siccità del 1982-83 che ha distrutto circa l'80% dei terreni coltivati a cereali e a ortaggi, tanto che venne dichiarato lo stato di emergenza nazionale alimentare. Soltanto negli ultimi anni, grazie a un piano rurale finanziato dall'estero, si comincia a notare qualche miglioramento. Quanto all'allevamento prevalgono gli ovini e i caprini, ma abbastanza numerosi sono anche i bovini e i cavalli, questi ultimi largamente impiegati come mezzi di trasporto.

Risorse minerarie e industria. Le attività minerarie sono limitate allo sfruttamento dei non ingenti giacimenti diamantiferi, benché siano in corso ulteriori ricerche minerarie. L'industria è pressoché assente; il settore manifatturiero, al servizio del modestissimo consumo interno, ha tuttavia ricevuto un certo impulso dall'ente di Stato Lesotho National Development Corporation , grazie al quale sono stati realizzati alcuni laboratori per il taglio dei diamanti, piccoli complessi chimici, mobilifici, concerie. Il potenziale idrico del Paese (è prevista la costruzione di dighe e di centrali idroe lettriche) dovrebbe diventare un'importante risorsa tanto da far ipotizzare l'esportazione di acqua ed energia elettrica alla Repubblica Sudafricana e l'autosufficienza energetica del Paese.

Comunicazioni e commercio. L'aspra morfologia del territorio rende particolarmente disagevoli le comunicazioni; la rete stradale si sviluppa per circa 5.300 km, solo in parte percorribili tutto l'anno; mancano le ferrovie eccetto il breve tronco (2 km) che unisce Maseru con Marseilles, sulla linea Bloemfontein-Natal (Repubblica Sudafricana). La capitale è sede di un modesto aeroporto; all'interno del Paese i servizi aerei sono svolti dalla Air Lesotho La bilancia commerciale presenta un costante deficit: le esportazioni sono costituite da lana e diamanti, le importazioni da generi alimentari, manufatti, macchinari e mezzi di trasporto.