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Aspetti economici
Sembrano ancora lontane le possibilità di un pur modesto sviluppo per un Paese che alle molteplici difficoltà d'ordine geofisica, umana ed economica unisce il dramma di una guerra civile che ha reso difficile l'impostazione di un autentico programma economico. Molte regioni soffrono di grave penuria alimentare, anche a causa della perdurante siccità, che a partire dagli anni Settanta ha frequentemente colpito il Paese.
Agricoltura, allevamento e pesca. Oltremodo precaria è l'esistenza di una popolazione che nell'assoluta maggioranza si dedica a una modestissima agricoltura di sussistenza: in particolare a una cerealicoltura povera, rappresentata quasi esclusivamente dal miglio, che sopperisce alle necessità interne unitamente alle batate, al sorgo, alla manioca, ad alcune oleaginose (sesamo, arachidi) e ai datteri; nel Ciad settentrionale l'attività prevalente è però l'allevamento del bestiame. Avviata dai Francesi, la coltivazione del cotone prospera nel Ciad meridionale, dove trova sufficienti precipitazioni e facilità d'irrigazione dei terreni. Mancano adeguate infrastrutture per rendere effettivamente redditizio l'allevamento del bestiame (che ha subito forti decimazioni nel 1972, nel 1982 e nel 1983), che pure rappresenta la seconda principale fonte di reddito e che dispone di vasti spazi: prati e pascoli permanenti occupano il 35% della superficie territoriale. Diffusa è la pesca, effettuata nel Lago Ciad e nei fiumi Chari e Logone.
Giacimenti e industrie. Benché si parli molto dei giacimenti di uranio (che sarebbero ingenti, così come quelli di stagno, tungsteno, magnesite, cassiterite, bauxite, petrolio), sinora quasi inesistente è l'attività estrattiva, limitata allo sfruttamento di salgemma a nord del Lago Ciad. L'attività industriale è basata sulla lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici locali (oleifici, zuccherifici, cotonifici, concerie ecc.).
Comunicazioni e commercio. Mancano le ferrovie e il Ciad scarseggia anche di buone strade; N'djamena è dotata di un aeroporto internazionale. Le esportazioni sono rappresentate prevalentemente dal cotone, seguito da carni, bestiame, pesce ecc.; le importazioni riguardano macchinari e mezzi di trasporto, generi alimentari, prodotti petroliferi, tessuti.