Storia

I primi contatti del Camerun con gli europei si ebbero quando, nella seconda metà del sec. XV, vi giunsero i navigatori portoghesi, ma solo nel corso del sec. XVII vennero radicati stabilimenti commerciali europei; le popolazioni duala fungevano da intermediario tra i mercanti europei e le popolazioni dell'interno. Verso la fine del sec. XVIII la regione della costa cadde sotto l'influenza britannica e la colonizzazione del territorio ebbe inizio nel 1837 allorquando, intensificatesi le relazioni tra inglesi e indigeni duala, il re di Bimbia cedette ai primi un lungo tratto di costa a N dell'estuario del Camerun. Nel corso dei sec. XVIII e XIX, intanto, la parte centrale e settentrionale del Paese era assoggettata dai fulbe che costituirono l'emirato islamico di Adamaua. Dopo quasi un ventennio (1860) una casa commerciale tedesca stabilì essa pure una sua sede presso l'estuario del fiume Camerun e ciò rese possibile nel 1884 la creazione di una vera e propria colonia tedesca, con a capo il barone von Soden, che estendeva la sovranità della Germania sul protettorato del re Bell e sui territori di altri notabili indigeni. Ulteriori ampliamenti della colonia furono possibili quando la Francia, per ottenere il riconoscimento tedesco sui propri interessi a Conakry, cedette alla Germania (1885) il territorio di Batanga e l'isoletta a W di Kwakwa Kriek; parte dei possedimenti tedeschi passarono poi in mani francesi, ma tornarono sotto controllo tedesco dopo l'incidente di Agadir (1911), come contropartita alla rinuncia delle pretese tedesche sul Marocco. Quantunque i progetti tedeschi sulla colonia fossero assai ambiziosi, si sperava di collegare i territori del Camerun a quelli già sotto controllo germanico in Africa orientale, i risultati furono del tutto effimeri; difficoltà d'ogni sorta (ricordiamo la sommossa indigena del 1904) frustrarono le iniziative dei colonizzatori, che nel corso della prima guerra mondiale (1916) furono costretti ad abbandonare il Camerun. L'ex colonia tedesca venne affidata nel 1922 dalla Società delle Nazioni come mandato in parte ai francesi e in parte alla Gran Bretagna; quest'ultima, che aveva ottenuto solo un sesto del territorio, lo riunì amministrativamente alla Nigeria. Divisioni indigene formate da Leclerc combatterono durante la seconda guerra mondiale in Etiopia, nel Gabon e nell'Africa settentrionale.

Nell'immediato dopoguerra, il mandato sul Camerun fu trasformato in amministrazione fiduciaria e poi, sotto la pressione dei leaders indigeni (Douala Manga Bell e Um Nyobè), il Camerun ottenne, nell'ambito della legge-quadro votata in Francia nel 1956, un governo semiautonomo (1957) e poi autonomo (1959). Infine l'ONU fissò per il 1º gennaio 1960 la fine della tutela e la proclamazione dell'indipendenza. In seguito ai risultati del referendum, organizzato sotto il controllo dell'ONU, la regione del Camerun in amministrazione fiduciaria inglese, a eccezione di Adamaua che optò per l'unione alla Nigeria, decise per l'unione alla Repubblica del Camerun in un contesto federale; l'unione si realizzò il 1º ottobre 1961 con la concessione dell'indipendenza alla regione predetta. In pari data venne promulgata la Costituzione della Repubblica Federale. Presieduto da Ahmadou Ahidjo, il governo, fondato su un partito unico di tendenza filoccidentale, l'Union Nationale Camerounaise (UNC, Unione Nazionale Camerunese), dovette affrontare l'opposizione clandestina dell'Union des Populations du Cameroun (Unione delle Popolazioni del Camerun), il cui capo Ernest Ouandié fu arrestato nell'agosto del 1970 e giustiziato nei primi giorni del 1971. Nel 1972, in seguito a referendum popolare, il Paese si diede un assetto unitario. A. Ahidjo, confermato alla presidenza nel 1975 e nel 1980, si ritirò a vita privata nel 1982, cedendo le sue cariche a Paul Biya, primo ministro dal 1975 e numero due del regime. Assunta la carica di presidente del partito nel 1983, l'anno seguente Biya divenne presidente della Repubblica e fu riconfermato nel 1988.

In un clima di agitazione interna, nel 1986, l'UNC mutò il nome in Rassemblement Démocratique du Peuple Camerounais (RDPC, Raggruppamento Democratico del Popolo Camerunese), permettendo quindi elezioni a candidati multipli e avviando una più generale liberalizzazione del regime, nonostante la perdurante repressione delle manifestazioni di protesta suscitate dalla politica di austerità. Alla fine del 1990 l'Assemblea nazionale votò una legge che aprì la via al multipartitismo. Le prime elezioni pluralistiche, svoltesi nel marzo 1992, fecero comunque registrare la vittoria dell'ex partito unico del presidente Biya. Le opposizioni, in particolare il Fronte socialdemocratico dello sconfitto John Fru Ndi, avanzarono l'accusa di manipolazioni e brogli, alimentando una vasta protesta nel Nord-Ovest del Paese che fu repressa con la proclamazione dello stato d'emergenza. Nonostante la cooptazione di alcuni esponenti dell'opposizione nel nuovo governo egemonizzato da RDPC, la situazione interna del Camerun continuò a mostrare alcuni segni di turbolenza con l'esplodere di vari scontri, anche tribali, mentre si complicavano i rapporti con la confinante Nigeria che, nel 1993, occupò la penisola di Bakassi (1993). Ulteriori conferme delle difficoltà incontrate dalla giovane democrazia del Camerun si ebbero nel marzo 1996, quando la decisione del governo di sostituire i sindaci liberamente eletti delle più importanti città del Sud-Ovest scatenò violente proteste, poi represse nel sangue; così anche nelle legislative del 1997 quando il partito di governo (RDPC) e quello di opposizione (SDF) si aggiudicarono un ugual numero di seggi: il presidente Biya si insediò stabilmente al potere soffocando con la forza le voci degli oppositori.

Di questo clima politico risentì soprattutto la stabilità finanziaria del Camerun, in quanto i programmi di uno sviluppo economico del Paese continuavano a essere ostacolati dalle opposizioni e il contenzioso aperto con la Nigeria per il possesso della ricca penisola di Bakassi rimaneva irrisolto. Biya, che per tutti gli anni Novanta si tenne lontano dai problemi del Paese trascorrendo lunghi periodi in Francia, vinse di nuovo le elezioni presidenziali del 2004, giudicate irregolari dagli osservatori internazionali. Doveva essere questo il suo ultimo mandato, ma la norma costituzionale che lo imponeva è stata modificata dal parlamento nel 2008. Intanto il Camerun continua a essere guidato dal RDPC che si è imposto alle contestate elezioni del 2007.